Il mio sogno? trovare l'anima della corsa.. e della vita.

domenica 30 novembre 2008

Giorni ventosi


Questa settimana che sta per finire si è caratterizzata dal brutto tempo. Qui in Sardegna ha dato in poche occasioni qualche piccola tregua tra il forte vento e le piogge. Alle volte avevo lezioni e degli impegni e dalla finestra mi auguravo di poter trovare un varco come quello nel mezzo delle detestate condizioni meteo avverse. Comunque dopo il lungo della scorsa volta ho trovato uno spazio solo ieri, dopo 3 giorni di stop. Sono uscito per fare un ritmo più allegro ma dopo 4 km fatti a 4'27'', ho iniziato ad avere fastidio alla gamba destra, credo il soleo, in entrambi i lati verso il basso, intorno al tendine d'Achille. Un fastidio che somiglia più ad un'irrigidimento che a un dolore. Poi di solito prende un po' il muscolo tibiale e mi sembra di avere un legno al posto della gamba. Comunque mi fermo a recuperare camminando 3 minuti alla fine del 6 km che chiudo in 27' e 05'' alla media di 4'41''. Dopo farò altri 3 km a 4'55''. A casa il fastidio scompare e penso a varie cause ma non tutte mi convincono.

Oggi invece penso che sia dovuto ancora ai quasi 28 km che non ho ancora recuperato, probabilmente il freddo mi ha giocato o i km in pineta mi hanno causato un piccolo affaticamento. In ogni caso penso siano le fasce profonde che non erano abbastanza allenate. Inoltre credo che avrei dovuto fare qualche km lento dopo un giorno di stop, per non far addormentare troppo i tessuti e tenere i capillari a lavoro.
Poco fa in un momento di tregua sono uscito subito dopo pranzo a fare qualche km intorno a casa. Un bel circuito tra brevi rettilinei sui marciapiedi e una salita con seguente discesa non troppo pendenti. Il giro è circa 1090 metri e l'ho ripetuto 6 volte più 120 metri per arrivarci. In totale poco più di 6600 metri che mi hanno portato nuovamente ad accusare del fastidio sul finale. Il vento di certo non mi aiuta e neanche le curve. In ogni caso penso che a breve il fastidio scomparirà e per qualche giorno ci starò attento, facendo riposare la parte se durante la corsa si farà sentire.
Comunque questi km sono stati fatti in 30' e 26 alla media di 4'34''. Sinceramene pensavo di averli fatti più piano ma anche se avrei preferito anche un 4'40'' a km, va bene cosi.
Ciao

martedì 25 novembre 2008

27,9 k ..che freddo..


Ciao, oggi il vento è calato (sono contento), però avevo paura della pioggia, oggi volevo proprio uscire e fare tanti km. Ritorniamo a stamattina, sono riuscito a fuggire un'attimo dalle mie lezioni e mi son mangiato velocemente 2 barrette con cocco comprate al volo in un negozietto. Alle 2 circa mi bevo un caffè ed esco subito prima che il tempo cambi. La giornata invece non ha fatto scendere un goccia e anche il vento è rimasto debole.
Farò un bel percorso che mi porta al mare. Passo sulla strada che porta verso il litorale, immersa tra la campagna densamente abitata, per poi uscire sulla strada principale. Oggi pochissime macchine ma qualche ciclista. D'inverno per fortuna da queste parti non passa quasi nessuno. Arrivo a poche decine di metri dal mare e seguo la strada che porta ad una pineta in direzione Ovest che finisce qualche km prima del centro abitato di Porto Torres, luogo dove abbiamo una bella Petrolchimica. Sinceramente da quelle parti mi avvicino poco, (ho già respirato ampiamente passando in bici i prodotti gassosi che libera nell'aria) ma se passo dentro la pineta forse posso respirare ancora un pò di aria buona. In ogni caso entro in pineta e faccio qualche km tra pietre e fango. E' meraviglioso il contatto con un suolo diverso, bellissimo quello con gli aghi di pino. L'aria è fredda e inizio a preoccuparmi dell'orario.....sono circa le tre e mezza e sono a più di 14 km da casa. All'andata ho perso tempo perchè dopo 7 minuti di corsa ho trovato un passaggio a livello chiuso. Comunque torno indietro alla fine della pineta e finisco la bottiglia d'acqua e la butto (in un cestino non vi preoccupate) e mi godo la liberazione di quell'ingombro. Imposto un bel passo e affronto la salita che mi riporterà a 70 metri sul livello del mare in circa 3 km. Tutta la strada però tenderà sempre a salire con vari sali e scendi fino a casa. Sul ritorno mi incavolo leggermente: non è possibile, devo aspettare di nuovo il treno. Stavo iniziando a faticare, e se una fermata ci voleva per rilassarmi un pò, mi scoccia bloccarmi a camminare e correre leggermente rimanendo in stallo a pochi minuti da casa. Ritorno a correre e i vari dolori sembrano moltiplicati, mentre la fatica è sparita. Ritorno molto tranquillo a casa e mi scaldo immediatamente sotto la doccia. Alla partenza si stava bene in maniche lunghe e pantaloncini ma al ritorno ho avuto veramente freddo.
Comunque sono soddisfatto, la salita l'ho fatta bene e dopo 20 km ho anche cercato di andare un pò più veloce perchè mi sentivo bene. Solo negli ultimi 4 km facevo fatica con i muscoli irrigiditi a causa del freddo. Le gambe si sono abbastanza bloccate e mi facevano male le spalle, le mani si sono scongelate in doccia. La prossima volta i guanti me li porto anche se la temperatura sembra ottima.
I chilometri alla fine sono 27, 9 e sono stati chiusi (senza considerare le fermate) in 2h e 13. Mi sembra abbastanza buono come tempo. E' 4'46'' a km.
La corsa l'ho effettuata senza tirare a morte ma anzi facendola per 3/4 con ritmo piacevole senza avvertire disagio. Solo alla fine ho dovuto abbassare il passo per via della pesantezza alle gambe e i vari dolori che si sono manifestati sia un pò alle articolazioni che ai muscoli, ma niente di preoccupante, anzi nella piena normalità.
La più lunga distanza in allenamento ottiene l'etichetta allenamento speciale.
Per ora non mi viene nessuna riflessione particolare quindi vi saluto.

domenica 23 novembre 2008

Voglio che smetta il vento..

Vorrei che facesse anche 0° ma almeno smettesse questo vento rompiscatole! a me dà fastidio!
A parte gli scherzi non è una scusa sufficiente per non allenarsi. Nonostante ogni tanto le folate più forti mi deviano dalla linea retta, il 21/novembre ho percorso circa 13,1 km a 4'44' al km. Il percorso è stato caratterizzato dalla ricerca di un passo che non venisse affaticato dal vento. All'arrivo a casa non avevo fatto una particolare fatica. Oggi invece sono uscito per fare delle ripetute da un km. Tanto freddo e vento, quindi riscaldo le scarpe prima di metterle (vi sembrerà strano ma non è piacevole partire con i piedi congelati..secondo me veramente male) e mi copro bene. Visto che volevo fare del lavoro un veloce, invece che 1,5 km di riscaldamento a velocità blanda, lo porto a 2,5 km e poi continuo a camminare per altri 2 minuti. Poco prima di arrivare al luogo delle ripetute sento una puzza tremenda che forse è dovuta al gatto sul bordo strada, oppure a un pozzo nero. In ogni caso provo la prima ripetuta in leggera salita che chiudo in 4' e 11''. Mi fermo per il recupero di 2 minuti e cambio idea sull'allenamento. Il mio percorso per il km non è agibile, non ci tengo a respirare a pieni polmoni quell'aria maleodorante. Continuo a correre per un'altra strada caratterizzata da sali e scendi e faccio altri 7,5 km a 4'46''. In totale 11 km.
Anche per oggi bene. Appena trovo una bella giornata senza vento faccio un di km, per ora non riesco a correre bene, perchè molte volte corro tendendo a compensare lo spostamento causato dall'aria e mi dà fastidio alla muscolatura. Alla prossima ciao

giovedì 20 novembre 2008

A colpi di mezz'ora

Allora, finalmente trovo un di relax per scrivere qualcosa. Ero rimasto alla dura ma divertente gara di Putifigari. Di solito la gara cade di domenica mattina e in quell'occasione, se la gara è breve faccio un'uscita tranquilla di sera. Questa volta la gara di sabato sera e quindi il giorno dopo per evitare di buttare una giornata d'allenamento, sono uscito a fare un di km. Essendo le giornate imprevedibili, ho preso al volo l'occasione di uscire di mattina. Avevo intenzione di fare 8 km tranquilli e sentire quali danni avevano ricevuto le gambe nella salita e discesa del giorno prima. Come pensavo la situazione non era delle migliori ma non era neanche grave. I 39' e 18 secondi con cui ho finito il percorso sono stati accompagnati da dolorini alle gambe e un di stanchezza. Tutto sommato è andata benissimo. Il giorno dopo, il lunedi, le gambe non avevano ancora recuperato gli indolenzimenti soprattuto ai muscoli tibiali e comunque non era una cosa di cui preoccuparsi per 2 motivi:

1) non dovevo uscire a correre;
2) ero sicuro che il giorno dopo sarebbero praticamente scomparsi.

Il 18 novembre, e cioè martedì scorso, invece sono uscito per la mia giornata di sforzo :). L'allenamento l'ho fatto al buio tra la poca illuminazione artificiale che troverò nel mio giro preferito di 8000 metri. Esco di casa e giro un intorno all'isolato per scaldarmi, poi mi blocco, parte il cronometro e vado. In un'attimo con le gambe leggere mi trovo fuori dal mio quartiere verso il giro di boa. Mentre correvo ho pensato che se sarei passato col miglior tempo ai 4 km, avrei rallentato per fare gli altri. Nel caso contrario, avrei continuato per fare un buon tempo sul totale. Il parziale sarà di 16' e 07. Mi dico ok, per questa volta non ho sviluppato molta velocità nel scendere (non ero proprio partito con l'intenzione di fare metà giro a tutta). Il miglior tempo è infatti 15' e 45''. In ogni caso sono tranquillo e mi sento bene. Decido che terrò un bel passo fino a casa. La salita la faccio proprio bene e arrivo a casa in buona spinta. Mi infastidisco un'attimo perché i lampioni nella mia via sono spenti e quindi devo entrare dentro il condominio per riuscire a leggere che ho abbassato il mio personale su questo giro test di 55''. Il cronometro segna 33' e 26''. Ancora adesso che scrivo non ci credo. La cosa che mi stupisce è che l'ho recuperato tutto nei 4 chilometri del ritorno in salita.
Comunque archiviata anche questa mezz'ora, ieri e oggi sono rimasto seduto parecchio (quasi 12 ore) e credo che ciò mi abbià causato qualche problema. Infatti poco sono uscito a fare almeno un'oretta tranquilla di corsa ma dopo i primi 30 minuti ho sentito dei dolori un fastidiosi a quelli che credo che siano il Soleo sinistro esterno (lo stesso punto che mi ha lasciato fermo dopo la gara di Ossi e lo stesso che ho sentito anche a Putifigari per un'attimo e ogni tanto anche in allenamento) e il peroneo sia interno che esterno (che sembravano più irrigiditi che doloranti). Mi sono fermato subito. Domani vorrei fare un bel di km tranquilli e quindi non voglio arrivare con la stessa sensazione e correre con questi fastidi. Un'altra cosa che mi viene da pensare è che forse è stato anche il freddo che inizia a farsi sentire oppure la scarpa destra che mi ha fatto correre un male (a casa l'ho sentita decisamente allacciata troppo stretta e durante la corsa ho percepito per qualche minuto il tipico formicolio e poi la gamba si è irrigidita. Appena mi sono fermato è scomparso). Comunque 6,2 km in 30' minuti li ho fatti.
Ciao a tutti.

domenica 16 novembre 2008

1à "Maratona" D'autunno a Putifigari.

(6,4k 27'48'')
Insomma, dal titolo sembra che abbia fatto 42 km, in realtà doveva essere 7,2 e sono stati esattamente 6,4.
Ieri sera ho corso la gara a Putifigari, per fortuna il tempo ha tenuto e non ha piovuto. Si son sentite solo delle gocce passeggere. Il percorso però era bagnato e sorpresa delle sorprese sarà caratterizzato da una salita molto tosta. Ma iniziamo dalla partenza.


Oggi ritrovo Mathias e un nuovo amico di nome Paolo con cui chiacchieriamo prima della consegna dei pettorali. Lo start sarà dato con un piccolo ritardo sull’orario ufficiale ma sarà una buona fortuna poiché ci lascerà il tempo per scaldarci.

Partiamo abbastanza veloci e 2 atleti prendono subito la testa della corsa mentre io rimango col gruppetto subito dietro. Oggi non essendoci molte persone fortissime si può tentare di stare lì davanti. La gara continua facendo un bel giro del paese con piccoli strappi dietro a curve cittadine a cui seguono brevi discese. Saranno passati pochi minuti e già si formano dei gruppetti, io resto verso la sesta posizione. Purtroppo non riesco a rimanere coperto dietro ad un atleta abbastanza alto e per un tratto sono in pieno vento. Ragazzi!, avevo un bel freddo nonostante la maglia lunga sotto la canotta. Comunque il percorso continua e ci porta ai piedi della salita, la approcciamo in piena velocità e già la sento sulle gambe. Inizio ad usare sostanzialmente la leva dei polpacci. Inutile, devo spingere!, i primi sono ancora vicini. Il ragazzo davanti a me si ferma perché li si sono slegate le scarpe. Penso che è uno in meno, poi però mi riprenderà lungo la salita. Oggi ero abbastanza contento sull’idea di fare della salita perché mi sembra di difendermi abbastanza bene e nonostante senta il cuore sforzare al limite mi piace il movimento che si ha sulle pendenze elevate. Però andavano tutti forte ed ho perso qualche posizione. Nonostante la salita bagnata e leggermente fangosa bisognava calibrare i movimenti per non perdere comunque l'aderenza sulle suole. Il dislivello era sempre insistente ma il massimo è stato raggiunto verso la fine. Era molto elevato e finalmente ho visto qualcuno subire il colpo. Solo in un tratto che penso fosse abbondantemente oltre il 15 % ho visto chi camminava (ragionando con Mathias sui dati si è scoperto che usando la misura del dislivello e del percorso inclinato si arrivava oltre il 17%. Erano 52 metri da scalare in 300 metri di strada, ma attraverso le formule trigonometriche bisognerebbe usare la proiezione orizzontale di questi 300 metri inclinati, per calcolare esattamente la pendenza). La salita in ogni caso aveva anche un lungo tratto di un km oltre l'8% medio. Io che sono testardo ho avuto la sensazione di fermarmi un’attimo a camminare ma non l’avrei mai fatto ed ho continuato su quelle cadenze recuperando qualche secondo. Nel frattempo il ragazzo delle scarpe mi aveva superato ed io lo ripasserò sul tratto duro. Mentre sforzavo a tutta e poi nel breve tratto prima della discesa pensavo e mi preoccupavo di un dettaglio: infatti si continuava solo a salire e non riuscivo a capire come tornare nel giro di soli 7,2 km in paese. Mi aspettavo che qualcuno dei primi scendesse dalla stessa via in cui noi stavamo ancora salendo, ma non era cosi. Dopo poco abbiamo imboccato una lunga discesa, di chilometraggio e pendenze quasi uguali alla salita. Questa finalmente riportava indietro. Per fortuna la superficie era in cemento e si stava asciugando. Ho avuto paura di farmi male e avendo schiacciato delle deiezioni zootecniche solide :) (cacca) in salita con conseguente perdita di grip, pensavo all’eventualità di prenderne una anche in questa condizione e fare un volo. Alla fine sono riuscito a non forzare troppo sui muscoli ed ho tenuto il passo di 2 podisti davanti a me. Da dietro però ritorna il ragazzo delle scarpe che avevo superato, come ho detto in precedenza, a causa del tratto duro dove se non ricordo male l’ho visto camminare per qualche secondo. In ogni caso mi supera e supererà anche gli altri 2 atleti più avanti. Alla fine della discesa cerco di tenere una buona velocità ed in un attimo la strada ci riporta al paese. Il tempo di raggiungere un’atleta (che sicuramente ha avuto problemi perché è calato di colpo) e superarlo in una piccola accelerazione al traguardo, che è finita la gara. L’arrivo devo dire che mi ha sorpreso perché non pensavo che la gara finisse cosi in fretta. Dietro ad una ennesima discesina paesana invece si nascondeva il traguardo. Questa volta non ho aspettato gli altri arrivi perché avevo veramente freddo e credo che i dolori in prossimità del punto dove il tricipite si inserisce al gomito siano dovuti alla temperatura. Mi chiudo in macchina e mi cambio. Mathias da quanto ho capito si è trovato bene nelle salite e sarà molto contento della sua prestazione su un percorso così duro. Io sono contento perché per i primi km sono stato lì davanti a guardare le schiene dei primi. La discesa sinceramente avrei evitato di farla, ma è stata divertente. Peccato per la giornata, nella situazione di Sassari sarebbe stato un percorso molto bello (era contornato da vegetazione). Forse avrei rischiato di più in discesa, ma può anche essere che mi sarei fatto male. Ogni gara ha la sua storia e non bisogna buttarla via. Il percorso alla fine era molto più corto e come vi dirà meglio Mathias sarà almeno 800 metri in meno. Il vincitore ha fatto 23’ e 52’ mentre io 27’ 48’’. Tutto il contesto però era ben inserito, purtroppo sotto quella cornice il paese sembrava un po’ malinconico ma mi ha fatto veramente piacere fare questa gara, è stata diversa, sembrava da specialisti.


P.S. oggi per fortuna non ho dolori particolari e se riesco mi faccio qualche chilometro. Un pò avevo timore che il percorso mi lasciasse i segni come in occasione della terribile ma fantastica gara di Tissi, Ossi e Usini in cui ho zoppicato per 3 giorni.

giovedì 13 novembre 2008

Dove eravamo rimasti?

Allora, dove ero rimasto? ah si ..avevo fatto la gara domenica scorsa e la sera in un'attimo di euforia fisica ero uscito a farmi un'ora di corsetta. All'inizio mi sentivo veramente bene e per circa 20 minuti ho corso bene (non a quanto, ma il passo era buono) e con piacere di faticare. Il percorso era vario e ho finito rallentando un pochino il ritmo ma con buona spinta. Sono rientrato verso le 18 di sera al buio dopo l'ultima mezz'ora corsa tra le vie e le case. Un bell'allenamento senza faticare eccessivamente.

Il giorno dopo invece ho risentito di qualche dolorino fastidioso ai muscoli tibiali, per fortuna però erano di entità simile in tutti e due e penso sia un fattore positivo perchè reputo che vuol dire che ho corso senza avere posture sbagliate. In ogni caso credo sia stata la discesa della gara e conoscendo benissimo questo sintomo non li ho dato importanza perchè che passa in 2 giorni. L'11 novembre infatti il dolore quando contraevo il muscolo era presente ma sono comunque uscito per fare pochi km prima di andare in facoltà. Ho fatto 8 km del mio giro test in totale tranquillità però senza addormentarmi ed ho chiuso accelerando nel finale per chiudere in 35' e 33''. L'obiettivo era portare a casa un'allenamento (il giorno dopo non sarei riuscito ad allenarmi)e non affaticare troppo le tibie (che comunque appena si sono scaldate non mi hanno dato problemi). Il giorno dopo il dolore è scomparso.

Oggi ulteriore allenamento un più lungo, per fortuna concluso prima della pioggia. Oggi volevo fare come la scorsa volta in cui ho fatto una parte più veloce e poi ho proseguito di resistenza. Stamattina però sono partito più lento per scaldarmi nei primi 2km (certo il riscaldamento è stato poco anche questa volta) e poi ho spinto fino alla fine del percorso ai 9100 metri dove ho fatto il mio miglior tempo che è di 37'30''. Ho recuperato senza fermarmi tornando indietro dapprima con un passo leggero e via via spingendo sempre più fino a circa 2 km da casa in cui ho mollato leggermente sia per un di freddo che subivo e la voglia mentale di non esagerare troppo. I 18,2 km sono stati infine chiusi in 1h20' e 31''. Da ricordare sempre che i miei giri vengono chiusi sempre in leggera salita perchè casa mia è più in alto di qualsiasi posto in cui vado a correre :).

Note: devo sempre stare attento alla respirazione, quando non sono concentrato mi potrebbe prendere il problemino al fianco destro (oggi mi sono accorto proprio in un momento di discesa che ho fatto un' inspirazione profonda che ha causato subito il dolore).
Sono sicuro che sia un piccolo problema che viene descritto nel sito di Albanesi:

Debolezza muscolare - Nei principianti un mancato equilibrio nell'azione fra i muscoli e i legamenti che tengono in sede il fegato e la cistifellea possono creare traumi e spasmi che si evidenziano durante lo sforzo massimale. Anche il diaframma può essere coinvolto, in quanto il soggetto non riesce a gestire con equilibrio la respirazione affannosa e coinvolge quindi nel dolore il diaframma, un muscolo che separa la cavità toracica da quella addominale e che viene prevalentemente usato nella respirazione "bassa" (detta appunto addominale o diaframmatica). Il dolore al diaframma cessa non appena la respirazione si fa più lenta e/o regolare e quindi basta rallentare per avere sollievo. Non appena il soggetto comincia ad acquistare maggior controllo sulla respirazione e a raggiungere un equilibrio anche sotto sforzi massimali, il disturbo scompare. Infine, anche una debolezza dei muscoli dorsali può essere la causa di un dolore al fianco.

Anche se io in quel momento non ero nel massimale ma c'ero quasi arrivato 30 minuti prima. In ogni caso è passato subito e comunque nelle ripetute l'avevo già accusato. E' comunque una cosa di leggera entità e facilmente eliminabile.

Domani se posso faccio una piccola uscita e sabato ho gara a Putifigari!

P.S. oggi piove e quindi scrivo in azzurro.. hihi

Ciao

domenica 9 novembre 2008

1^ Edizione “ CORSA DEI DUE STADI “ Memorial Rosolino Serra “ Serracchino”

(6k - 23'42'')
Stamane ritorno a gareggiare e la sorpresa è stata finalmente ricevere la mia tessera. Inoltre ricevo da parte del mio presidente di società nonchè presidente Fidal provinciale le scuse che chi ha sbagliato li ha chiesto di farmi pervenire. Tutto ormai è finito, oggi corro Sm e va bene lo stesso. L'anno prossimo starò attento che l'iscrizione venga ufficialmente fatta come Tm. Lasciata alle spalle la vicenda della scorsa settimana, oggi rivedo Mathias e con lui farò parte del riscaldamento che oggi sfiorerà i 20 minuti. Con Mathias si parla del più e del meno e della vittoria di Calcaterra. In un attimo passa il tempo e ci mettiamo sulla linea della partenza. Vedo di sfuggita alla mia destra la Mossa, una brava atleta e decido che sarà il mio punto di riferimento. Si parte con relativa calma e oggi riesco a stare in coda ai più forti ed alle spalle delle prime due donne come avevo deciso. La gara che pensavo caratterizzata da discesa, sarà piena anche di strapetti già dal via e ci sarà una importante salita dopo il 3°km. In vista di questa, dopo una lunga discesa perdo il passo della Mossa e cerco di limitare i danni sulla parte finale della salita dove qualcuno prende già il colpo. Gli ultimi 3 km presentavano un'altra lunga discesa che come l'altra forse toccava anche un 5- 6 % di dislivello in alcuni punti. Si gira per l'ultimo km e affrontiamo l'ultima salita decisa prima di entrare nella pineta che ospita l'arrivo. Questo ultimo pezzo me lo ricorderò perchè nonostante abbia mollato il mio gruppetto mi viene da vomitare ma riesco a rallentare il tanto che basta per evitare di fermarmi a rimettere. Comunque riesco a finire tenendo a bada un'atleta che stava per superarmi sotto lo striscione.

Ritiro la mia famosa maglietta s e mi riprendo un . Mathias dopo mi dirà che segnala 6km e 150 metri e credo sia la misura perfetta perchè su Google, che proprio attendibile non è, mi segnala 5920 metri ma non restituisce la lunghezza che deriva dalle pendenze ed inoltre un pezzo di strada che abbiamo fatto neanche l'ho trovata. O meglio, l'ho trovata in costruzione e ho fatto passare li la misurazione del percorso. Cmq 6k c'erano tutti e forse di più. Il mio tempo, di cui sono molto soddisfatto è stato di 23' e 42'' a 3' e 23'' dal vincitore che però ha avuto vita facile e dovrebbe essere arrivato passeggiando. Io mi sono divertito tantissimo, anche perchè non sapevo bene il percorso e queste salite hanno dato molto pepe alla gara e le preferisco rispetto al piano. In ogni caso credo che anche Mathias si sia divertito molto perchè l'ho visto arrivare con un grande sorriso e si è mantenuto allegro fino alla sorpresa.

Infatti sembra che sia entrato in premiazione e cosi sarà. Questa volta le bottiglie vanno a lui e scopro anche che è la sua prima premiazione in assoluto. Sono molto contento perchè è veramente una bella emozione per lui, inoltre il palco era inserito in una bella cornice ed era una giornata fantastica per correre. Lascio al suo post i suoi commenti più approfonditi.
L'organizzazione era perfetta e non ci sono stati problemi. Prima della premiazione ci hanno riempito di panini con vari salumi, yogurt, vino, birra e altro.
Vi mostro qualche foto:

















Le belle foto della premiazione e la nostra fatta assieme le lascio a Mathias.
Buona giornata a tutti, la nostra lo è stata sicuramente!
Aggiunta 1 h di corsa dalle 17 alle 18.

sabato 8 novembre 2008

Calcaterra vince mondiale

Mi permetto di postare un breve post sulla vittoria di Calcaterra. E' un evento talmente importante che sarebbe sacrilegio non parlarne, nonostante tra i blogtrotters si può leggere praticamente dappertutto!

I risultati si trovano qui

Passate anche a leggere e mettere un commento al blog dei blogtrotters cliccando qui

Sono veramente contento di questa vittoria, sia per i fatti che avevano portato questo atleta a prendere in considerazione un decisione diversa che poi ha cambiato grazie alla sua grande personalità che lo ha spinto ad ascoltare tutte le persone intorno a lui che lo volevano al via, e poi perchè sono soddisfatto che un'italiano abbia vinto in una disciplina già di per se faticosa e che nella distanza di 100 km corsa a quei ritmi diventa a mio modo di vedere una prova super impegnativa!
Grazie anche agli atleti che si sono piazzati in buone posizioni come D'innocenti (di cui spero di leggere le impressioni..sei stato bravissimo!!), Rigo (di cui anche per lui spero di leggere qualcosa..altrettanto bravissimo) e Caroni rispettivamente 6° 7° ed 8° e poi ancora il terzo assoluto della Carlin. Purtroppo ancora non ho notizie sugli altri atleti, ma solo chi pensa di partecipare a questa gara ha tutto il mio rispetto e ammirazione (a maggior ragione arrivarci a livello mondiale).

Mi dispiace tanto che sul mass media più importante e diffuso non venga dato il giusto risalto agli atleti e alla manifestazione!

P.S. mi sono fatto 2 conti...sono andati tutti e 4 sotto le 7 ore..che era un limite di 4 e 12 a km..e Calcaterra è arrivato sotto i 4' a km...non dico altro..