Il mio sogno? trovare l'anima della corsa.. e della vita.

venerdì 29 aprile 2011

Marzo e aprile 2011

1 marzo: 11km a 4’17’’/km
3 marzo: 3,3km a 4’21’’/km + 3x1000 a 3’50’’/km (baldinca) rec 1000 lenti + 4,3km tranquilli
4 marzo: 5,650km a 4’49’’/km
5 marzo: 30,7km a 4’25’’/km
6 marzo: 5km a 4’43’’/km
8 marzo: 3,2km a 4’20’’/km + 4x1000 (Baldinca) a 3’38’’/km rec 2’ fermo + 5,2km tranquilli
9 marzo: 10,5km a 4’23’’/km
10 marzo: 4km a 4’10’’/km + 12x420m a 3’25’’/km con rec 1’ fermo + 1,5km tranquilli
11 marzo: 8,6km a 4’38’’/km in collinare
13 marzo: 4,530 15^ Corri Uri a 3’49’’/km
14 marzo: 11,9km a 4’35’’/km
17 marzo: 1,5km + 6x420 a 3’32’’/km con rec 1’ + 3,7km con allungo di 800 metri in salita.
18 marzo: 8,790 a 4’17’’/km con 3 accelerazioni di 870 (3%) a 4'11’’/km + 2km leggeri.
19 marzo: 5km lenti
20 marzo: 11,790 del 7° Trofeo Monte Acuto Marathon a 3’59’’/km
22 marzo: 4,4km a 4’25’’/km + 6x420 a 3’34’’/km con rec 1’ + 1,5km lenti
23 marzo: 6,780km a 4’19’’/km + 4x420 a 3’33’’/km con rec 1’ + 1,9km lenti
24 marzo: 30,150k a 4’29’’/km
26 marzo: 10,580k a 4’19’’/km + 4x420 a 3’33’’/km rec 1’ + 1500
27 marzo: 7,7km lenti con salita (mattina), 2km lenti + 12x420 a 3’28’’/km con rec 1’ + 2km lenti (sera)
29 marzo: 33,860km a 4’41’’/km
30 marzo: 9,7km a 5’19’’/km
31 marzo: 4k a 4’28’’/km + 14x420 a 3’29’’/km con rec 1’ + 1,5km lenti
2 aprile: 5,680km tranquilli
3 aprile: gara Nurachi, Mezza a 4’04’’/km + 15,2km dopo 6 ore a 4’34’’/km
5 aprile: 3,3km a 3’55’’/km + 4,7km a media intensità
6 aprile: 11,5km a 5’23’’/km
7 aprile: 10x550 a 4’25’’/km con recupero in discesa
8 aprile: 1,5km lenti + 4x420 a 4’02’’/km con rec 1’ + 1,5km lenti
9 aprile: Mezza 150 anni a Ploaghe, 1h25’14’’ a 4’02’’/km
11 aprile: 42,6km a 4’40’’/km
13 aprile: 2k + 6x580 a 3’43’’/km con rec 1’ + 2k
14 aprile: 8km a 4’34’’/km
15 aprile: 3x840 a 4’58’’/km con rec in discesa
16 aprile: 11,5km lenti
17 aprile: 25k a 4’46’’/km
19 aprile: 2k + 7x580 a 3’34’’/km rec 1’ + 1,5k
20 aprile: 1,2k + 5x840 a 4’50’’/km rec discesa
21 aprile: 2k + 6x640 a 3’41’’/km con rec 1’ + 2k
22 aprile: 5x1000 a 5’23’’/km rec in discesa
23 aprile: 6,3km lenti
25 aprile: 13,6km Sassari Osilo 1h00’34’’ a 4’27’’/km
27 aprile: 35,1k a 4’50’’/km
29 aprile: 8k a 4’35’’/km

martedì 26 aprile 2011

29^ Sassari Osilo - 13,6k 1h00'34''



Premetto che d’ora in poi scriverò solo le cose positive in quanto eventuali fatti negativi o critiche le terrò per me. Amando questo sport e scrivendo nel blog per puro piacere personale e come attività di svago e piacevole distrazione d’ora in poi seguirò questa regola. Rileggendo il mio precedente post sulla gara di Ploaghe mi dispiace scrivere delle verità evidenti e negative quindi cercherò di dare al mio blog una chiara direzione orientata solo ai contenuti positivi e ometterò il resto in quanto non ritengo indispensabile il mio commento su eventuali aspetti che tutti possiamo notare.

La Sassari Osilo è una gara che mi piace particolarmente, le strade di casa e il percorso movimentato mi ispirano parecchio. Ieri quindi volevo provare a migliorare il tempo dell’anno scorso. Sapevo che poteva essere difficile, e le condizioni meteo non erano buone e mi davano qualche pensiero in più. Il freddo non era proibitivo ma un po di vento misto a pioggia l’abbiamo preso. Da un certo punto di vista è stato anche molto divertente. Correre sotto la pioggia tira fuori un lato selvatico dentro di noi. Non sempre odio queste condizioni ma chi mi conosce bene sa che in ogni caso preferisco il caldo, anche se mi potrebbe cuocere lentamente. Caldo che oggi non sarebbe stato un problema grazie ai numerosi ristori presenti e ai bicchieri di carta rigida molto comodi.
Quindi fatti i conti e tolto un minuto dal tempo di un anno fa a causa della deviazione di circa 200 metri presente in quella edizione, dovevo fare 1h e 00’ 54’’ per confermarmi. Tra una cosa e l’altra la gara non andrà male. In breve è da sottolineare il tratto iniziale di gara con sensazioni altalenanti corsa insieme ad un ottimo corridore di Nuoro, Luigi, che mi ha anche messo in guardia dalla mia andatura tendente a strappi. Il punto cruciale invece è il mio distacco preso da quest’ultimo in un tratto normalmente a me congeniale: la discesa in prossimità del lago di Bunnari. Per finire direi che mi devo accontentare del mio successivo passo più lento, senza però cali gravi negli ultimi km. Ma torniamo indietro. La partenza sarà cauta, niente apripista per più di un km come 12 mesi fa e rimango subito in difensiva intorno alla 15à posizione, oggi partono tutti forte ma il vincitore dell’anno scorso e odierno alla fine non farà un tempo molto più basso, anche perchè era già straordinario, c’è da dire che però l’anno scorso mi era rimasto dietro per più di un km andando ad un passo decisamente lento per i suoi valori e forse avrebbe potuto fare ancora meglio: Bahi Nour Eddine nella passata edizione mi aveva impressionato ancora di più nella sua accelerazione. Oggi invece tutti vanno via veramente agili da subito, che bravi! Passa anche quella che sarà la prima delle donne, Eleonora Bazzoni: ottima andatura!! Oggi ho occhi per tutti quelli che mi stanno davanti, non so perché li guardo salire veramente bene e ne studio i loro movimenti di gambe, sembra che la pioggia dia linfa vitale ai runners!! Niente cedimenti, la prima salita mi sembra che non dia problemi a nessuno ed anche io ne esco bene. Nel sali e scendi più avanti inizio ad avere un po’ di sensazioni strane: mi sembra di averne e poi invece le gambe si appesantivano e poi ritornavano in spinta. Arrivo alla discesa e il passo di chi è insieme a me sembra insostenibile: forse dovevo crederci di più e buttarmi per seguirlo. Rallento e vado con un nuovo passo, inizia la salita, dapprima leggera, poi si entra lungo lo sterrato, mi supera un altro atleta e si arriva al pezzo più duro. Davanti, lo vedo allontanarsi con l’aumentare della pendenza. Sono 2,5km circa con una bella e impegnativa rampa in cemento verso gli ultimi centinaia di metri poco prima del tratto più leggero all’interno del paese che comunque si fa sentire fino a quasi gli ultimi 200 metri. In questa salita mi trovo con poco fiato e le gambe non vanno molto leggere. Mi devo accontentare di un andatura più ridotta ed a passi corti e lenti. Arrivo nel paese grazie anche al tifo dei numerosi amici che mi hanno rubato un sorriso ogni volta, fin dai primi km!! Entro in paese relativamente tranquillo, si torna nel piano degli ultimi metri e allungo il tanto per togliere qualche altro secondo al tempo finale. Chiudo non stanchissimo ma di più non potevo dare. Guardo l’orologio 1h00’34’’, 4’27’’/km di media per salire di 361 metri in poco meno di 14km (come avere il 2,6% di pendenza continua: vista così, sono stato lento).






Sorrido pensando che poco prima avevo dichiarato il mio tempo finale intorno ad 1h e 00’30’’. In cuor mio però speravo di scendere almeno sotto l’ora. Pazienza, con le sensazioni degli ultimi 5 km di oggi mi sentivo talmente incatramato che avevo pensato di chiudere in 1h e 04’. Tutto sommato sono contento per quei 20’’ in meno sul tempo finale. La giornata comunque è veramente piacevole, si chiacchiera molto con tutti gli amici e il freddo non si sente più, per fortuna non pioverà nel dopo gara. Nel frattempo gusto delle crostate e dei dolci messi a disposizione dell’ organizzazione. Ci voleva proprio un po’ di dolce dopo tutte quelle calorie bruciate!! Riesco a rientrare anche 3° di categoria e ogni volta che in questa tipologia di gara salgo in premiazione mi fa molto piacere in quanto amo la salita fin dal ciclismo, anche se nella corsa ci devo lavorare su ancora tanto!










Un ultimo sguardo al panorama che si può ammirare da Osilo è d’obbligo. Grande Sassari-Osilo, nel tracciato e nel mio immaginario l’adoro perché la sentivo nominare da ragazzino e ora l’ho fatta per la quarta volta! Questa gara è stata interessante anche per valutare lo stato del periodo. Se la quantità non ha dato benefici, anzi forse mi stà affaticando, spero invece che alla luce dei pochi cambiamenti nelle gare “veloci” ci sia d’altra parte un miglioramento sostanziale nella resistenza. Mi sembra che proseguendo la mia preparazione ad intuito me la stia giocando: i pensieri contrastanti che ne nascono, e su ciò che stò facendo, mi divertono, spero che alla fine siano abbastanza vincenti. Nelle prossime settimane vedrò di riflettere per bene. La prossima mezza mi chiarirà meglio alcuni aspetti.
Vi lascio al saluto di Benito!!



venerdì 22 aprile 2011

Buona Pasqua... e un pensiero all'Abetone.

Prima di tutto volevo augurare felice Pasqua a tutti e spero passiate una bel lunedì dell'Angelo!!






Mancano poco più di due mesi alla Pistoia Abetone. Devo dire che detto così sembra che ci manchi ancora tantissimo, ma quando entro nel sito e vedo la scritta "62 giorni 19 ore 55 minuti 26 secondi" mi viene un po di tensione. Per questo tipo di gare non mi sento mai pronto (intendendo con pronto la certezza di arrivare in condizioni accettabili) e non basteranno di certo anche i prossimi 2 mesi. Oggi, 24 aprile, guardavo un po la situazione: ho 378 km di allenamento in più dell'anno scorso e in 4 mesi sono abbastanza. Ho già corso un lungo di allenamento su terreno abbastanza collinare di 42,6 km, cosa che avevo fatto solo il 12 giugno di un anno fa, la mia seconda maratona potrei dire. Eppure più mi avventuro oltre le 2 ore di corsa e più mi sento impreparato. Non sempre i lunghi vanno come vorrei e devo lasciar recuperare il corpo. L'intero corpo, non solo i muscoli. Anche non rinunciare alle gare è un problema ma d'altra parte sono importanti per non addormentare il passo e per avere stimoli. Ora vorrei cercare di andare qualche altra volta oltre le 3 ore ma è sempre più difficile se non trovo la giornata giusta. Infatti escludendo i giorni di gara (che sottolineo molto importanti ai fini della preparazione e dello stimolo) e le settimane di scarico e i giorni feriali rimangono ben pochi giorni in cui fare i lunghissimi e in quel giorno tutto deve andare bene. Ancora non sono in grado di sopportare il peso di più di 3 ore di corsa ed è facile andare in crisi. Inoltre ci sarà il fattore temperatura: ancora il vero caldo non è arrivato e ancora devo sapere come reagirò quest'anno a temperature oltre i 28° gradi dopo 40km di corsa. Comunque lo spirito è alto e mentre l'anno scorso ero preso dallo sconforto per non farcela perchè in questo periodo ero ancora in alto mare, quest'anno ho meno pazzia ma molta più consapevolezza di quello a cui stò andando incontro. Se dà una parte, 12 mesi fa il pensiero era di concludere e farcela a tutti i costi, quest'anno c'è la voglia di far meglio e di migliorare dai 5 ai 10 minuti il tempo finale. Scendere a 4 ore e 30 sarebbe il massimo ma non voglio fare previsioni azzardate. Vorrei scendere almeno sotto le 4 ore e 38': 7 minuti almeno! In ogni caso anche se dovessi andare sotto le 5 ore andrebbe bene, quella gara presenta molte difficoltà e se la mente molla un attimo sei fritto, basta poco per perdere tantissimo tempo, ogni problema si amplifica. Quest'anno poi è molto probabile che il caldo sia maggiore e ciò può dare ancor più problemi sulla ricerca del tempo finale. Nota positiva penso sia il fatto che mi sento un po più forte in discesa, per questo motivo spero di arrivare meno appesantito sugli ultimi 17km!!


Due mesi quindi, forse è questo l'inizio del conto alla rovescia, iniziano i primi pensieri, i primi dubbi, la tensione per la gara e perché no?: paura. Una bella e positiva paura. Queste sensazioni mi aiuteranno nelle prossime settimane. Se sarà come mi aspetto, tra qualche decina di giorni neanche le giornate storte riusciranno a rovinarmi i lunghi. Ma rimando le prossime sensazioni a quando mancheranno circa 40 giorni: lì la mente non avrà più distrazioni, respirerò di nuovo l'aria delle piramidi.

domenica 10 aprile 2011

Mezza 150 anni Unità D'Italia Ploaghe 1h25'14''


Ieri pomeriggio in una bellissima giornata primaverile discretamente calda e un po ventilata sono andato a fare i 21km della mezza di Ploaghe. Devo dire che non vedevo l’ora perché ero molto incuriosito dal tracciato e volevo scoprire se mi sarebbe piaciuto oppure no e se potesse adattarsi alle mie caratteristiche, se mi avrebbe fatto penare oppure no. Era l’occasione per festeggiare il 150° anno dell’Unità d’Italia e inaugurare il nuovo impianto di atletica di Ploaghe. Devo dire che sono molto contento per i runners della zona e in particolare per la società di Ploaghe. Anche per il nord Sardegna questo impianto sarà una nuova punta di diamante. Mi fa invece, ahimè, ricordare il campo di baseball che stanno facendo vicino a casa mia, che ritengo meno interessante per lo sport isolano e che non avrà forse un buon futuro, ma non entro in merito e spero che il futuro stesso mi smentisca. Quindi mi preparo e inizia il riscaldamento. Tanti gli ottimi nomi per questa competizione e devo dire che oggi mi sento abbastanza bene e sono contento di partecipare ad una gara con tanti bravissimi atleti. Il caldo non mi dà brutte sensazioni e la voglia di partire è tanta. Correre di sera è un bel ritorno a questa fascia oraria. Così si parte proprio dalla pista fuori paese, si fa un anello, e si esce verso la prima salita che porterà al circuito cittadino in paese e poi ancora su, fino al punto più in alto, alla periferia di Ploaghe. Nel giro di 3 km si saliva di 110 metri. La prima parte di salita però presentava la pendenza maggiore. Nel circuito invece si faceva la parte più piatta di questa leggera salita e la parte della discesa meno pendente che riportava alla parte bassa del paese. Il ritorno, dopo 5 giri, invece presentava la parte della salita iniziale più pendente da fare velocissima al contrario per tornare al campo di atletica. In pratica una mezza con una difficoltà iniziale e un una parte centrale mossa e con delle curve e discesa finale. Nel complesso, però, abbastanza veloce e scorrevole nel finale, con un piccolo sterrato negli ultimi 600 metri e il giro di pista finale. Nell’ultima discesa inoltre si poteva scendere con buon passo, più forte di quanto si pensasse, e si poteva recuperare la perdita che si accusava all’inizio. Per spiegarmi meglio, in pratica, il mio tempo è stato di 1h25’40’’ ma secondo la fidal è stato 1h25’14’’. Non so in quale punto hanno preso il timing ma in ogni caso la difficoltà del tracciato è stata simile alla recente mezza su sterrato di Nurachi in cui avevo chiuso in 1h25’41’’. Anche i primi hanno fatto segnare tempi che non erano, naturalmente, come quelli di una mezza piatta e distacchi dal mio tempo che risultavano invariati da quelli di una settimana prima. Parlavo del circuito in paese: devo dire una cosa spiacevole, infatti già prima della gara regnava la confusione e si parlava di 3-4-5 giri. Io alla fine ho capito che fossero 5 perché me lo ha confermato un signore dell’Atletica Ploaghe che so essere persona particolarmente affidabile e in gamba. Ma purtroppo anche prima del via è stata diffusa la notizia che i giri sarebbero stati 4. Comunque parto senza problemi perché ci assicurano che ci sono i cartelli chilometrici. Effettivamente in paese ci sono i cartelli e noto subito quello che segnava, mi pare, il 18° km del 5° giro. Quindi mi metto a seguire i cartelli e mi sento sicuro.




Certo, ho sempre paura di perdere il conto perché basta poco a distrarsi e quindi sto molto concentrato. Vado avanti così fino alla fine del 3° e mi sento dire da chi segnava i giri che il 4° sarebbe stato l’ultimo. Mi arrabbio abbastanza tanto sul momento e dentro me stesso perché mi vengono mille dubbi e mi sento preso in giro. Inizio ad assillarmi e penso che abbiano accorciato la gara. Inoltre davanti e dietro non ho nessuno perché vedo solo nel rettilineo il mio avversario più vicino. Inizio a chiedere alla gente e a qualcuno che era sulla strada quanti giri mancassero e senza risposta, alla fine, sapendo che sono a 1h e 07’ di gara tolgo via i dubbi e mi convinco che non si può accorciare una mezza: arrivo verso la fine del 4° giro preparandomi eventualmente a bisticciare con chi, addetto al controllo, mi avrebbe detto, a questo punto, di tirare dritto. Invece non c’è nessuno che mi dica niente e mi faccio un altro giro. Davanti a me vedo un atleta e mi tranquillizzo. Ancora un po’ dispiaciuto dall’accaduto mi infastidisco anche delle troppe macchine che ci sono sul percorso ma ormai mi è passato tutto e continuo a correre affianco ad una colonna di macchine che si muove sulla strada di gara. Prendo la discesa e sparo tutto quello che ho. Arrivo presso il campo, mi faccio l’ultimo tratto di sterrato e l’anello e finisco abbastanza stanco ma meglio di Nurachi.



Dopo qualche minuto avrò tante conferme di gente che è stata indotta in errore. Penso che il dubbio più grande fosse il mio, e cioè che avessero accorciato la gara a nostra insaputa, insomma ti vengono mille dubbi e si tende ad affidarsi a chi controlla la gara. Comunque saranno molti gli errori dei podisti e chi avrà fatto un giro in meno sarà anche escluso dalla premiazione. Mi dispiace molto. Per il resto ho notato dei problemi nel ristoro per via della presenza del caldo, forse uno al giro era poco perchè dal bicchiere non si beveva molta acqua. Tornando alla mia gara ho fatto una condotta molto cauta all’inizio e poi regolare, il caldo mi ha dato una mano e devo dire che gli ultimi 3 giri li ho fatti meglio dei primi 2. Alla fine ho finito 12° assoluto e siccome premiavano i primi 15 son salito a chiedere se mi dovessero dare i soldi perché nonostante il regolamento proibisca i premi in denaro ai Tm ho notato che qualche volta i soldi ai Tm erano stati stati dati. Così come regola mi è stato detto che non posso averli, così ringrazio e aspetto la premiazione in natura. Certo, farmi la foto tra gli assoluti, per una volta, sarebbe stato bello. Vabbè se ne parlerà per quando sarò senior o M35.


Comunque è stata una gara molto interessante e spero che diventi una delle gare top del panorama sardo. Per il resto devo fare i complimenti agli organizzatori perché questa scelta dei numerosi giri prima mi aveva destato delle perplessità ma poi mentre facevo la gara mi sono trovato a fare una competizione molto intensa, di concentrazione e mi sono appassionato a questa particolarità. Era forse la prima volta che facevo una gara così lunga in circuito. Devo fare i complimenti anche per quanto riguarda la cena. Ci hanno veramente trattato benissimo e quindi sono sicuro, che senza gli inconvenienti, questa mezza che era al debutto possa regalare molte emozioni in futuro. Per concludere direi che questa volta sono abbastanza soddisfatto del tempo in quanto, confontando il risultato con quello di Nurachi, mi sembra di aver percepito una freschezza migliore, forse dovuta al fatto che ho digerito meglio il caldo e forse perché il tracciato mi agevolava. In ogni caso anche questa volta ho avvertito un buon recupero nelle gambe e ne sono lieto.


lunedì 4 aprile 2011

VI Edizione della Mezza Maratona di Pischeredda 1h25’41’’


La mezza di Pischeredda a Nurachi è sempre una competizione ben organizzata e validissima. Mi ha fatto proprio piacere tornarci per la terza volta. Bellissimo percorso che ormai conosco molto bene e ottimo dopo gara con pranzo e posto a sedere. Premiazioni e pacchi gara sempre al top e ci incorniciano sempre ottime giornate. Il primo anno a dire il vero un po’ freschino ma si sta sempre bene. Non posso parlare bene di qualche zanzara di troppo :), e quest’anno, dei moscerini dello stagno, ma questa, però è la natura e sono condizioni che caratterizzano certe competizioni, non è una fattore per dare nessun commento negativo a Nurachi, anzi è quasi divertente ripensarci. Quindi anche quest’anno voto 10 a Nurachi e pensiero sicuro quale competizione da rifare per il prossimo anno (non mi dilungo oltre sulla descrizione della competizione in quanto ne ho parlato già nel 2009 e nel 2010). Oltretutto devo tornare per migliorare il tempo. Quest’anno non ci sono riuscito e anzi peggioro di 1’23’’. Devo dire che ci sono rimasto male e non sono soddisfatto. Arrivo 1° di categoria e di questo sono molto contento. Anche il 17° posto assoluto mi riempie di contentezza ma per il tempo beh, ancora oggi mi fa sentire un po’ deluso.


Comunque prima o poi doveva succedere, questa è la prima volta che non miglioro il tempo di una gara ed era la mia 70a competizione. Analizzando meglio la situazione, ma mi sembrano un po’ tante scuse, direi che quest’anno il clima caldo improvviso ha dato un po’ di problemini a tutti. Davanti i migliori hanno accusato anche 3 minuti circa sul loro tempo migliore, se non di più. Il percorso che è in buona parte sterrato quest’anno era molto più polveroso e meno compatto. Le scarpe scivolavano in maniera più consistente disperdendo molta energia. Un leggero vento tirava nella parte interminabile dello stagno e dava una brutta sensazione di disagio. Si sentiva caldo e poi il sudore ti raffreddava il corpo. I moscerini, consistenti nel primo giro, mi entravano negli occhi e nella gola e tendevano a farti rallentare per cercare di evitarli e non respirarli. Io che solitamente respiro a bocca spalancata ho avuto qualche fastidio. Anche il mio peso è leggermente elevato rispetto a maggio dell’anno scorso, un chilo in più, nel mio caso lo stimo 3,5’’ a km. Comunque il pensiero rimane che dovevo almeno fare un tempo uguale all’anno scorso ma per il resto meglio che non approfondisca ulteriormente la questione perché delle variabili e dei risultati degli altri atleti ne devo tener conto. Una cosa però mi sorprende, sarà la voglia di Pistoia-Abetone, però la sera, a distanza di 6 ore e con una bella birra in corpo, son riuscito a fare altri 15km su un circuito mosso e alla buona andatura di 4’34’’/km. Le gambe erano molto leggere e mai mi era capitato di fare una cosa simile. Questo è un punto importantissimo. Anche oggi il recupero lo definisco molto interessante. Per quanto riguarda la gara ci son anche altre cose da segnalare: sicuramente la partenza è stata troppo veloce come al solito e nonostante mi stessi controllando, la visione di alcuni atleti davanti e di quelli intorno, mi ha fatto passare in 11’17’’ ai 3000. Se il cartello era giusto ritengo in ogni caso un passo troppo veloce che ieri non mi potevo permettere neanche nelle pazzie di inizio gara, ma che è cmq più lento dell’anno scorso. Passo più lento (per fortuna viste le considerazioni di fine gara) anche ai 10000, che segnalano 39’28’’: sul momento speravo in un tempo più basso.


Realizzo che cmq il 2° giro di 10,5 km mi troverà molto più resistente, ma non sarà così. Insomma sono quasi sicuro che ne ho di più. Invece nel secondo giro, nonostante avverta una sensazione del tipo “mi sento fermo”, ma a cui non do credito, vado a peggiorare molto e invece di sentirmi quasi in spinta come 11 mesi fà, faccio fatica. Spero comunque in 4’/km ed invece chiudo in 1h25’41’’, un 4’04’’ che mi dà proprio una nota di disappunto.


Sono arrivato molto stanco ma in 30’ stò abbastanza bene. Concludendo direi che ho fatto proprio bene a scendere per la mezza invece che fare una gara più corta. Una bella gara ricca di pensieri ci vuole e in ottica piramidi credo che mi farà bene. Direi che è stato un lavoro di forza-resistenza-veloce e il caldo mi ha aiutato a simulare certe condizioni. Non a caso durante un momento di giramento di testa ho usato lo stesso espediente che ho usato durante la salita dell’Abetone, dei leggeri e brevi rallentamenti che mi hanno subito fatto passare tutto. Sabato poi farò un altra mezza abbastanza problematica con qualche salita e con del movimento. Nel quadro dell’allenamento voglio insistere e non lasciarmi distrarre da queste ultime considerazioni e continuerò con dei lavori di ripetute corte su diversi terreni e spero mi facciano aumentare la frequenza dei passi e risolvere il mio bruttissimo vizio di usare la forza, problema che mi trascino dal ciclismo. Spero mi diano anche un po’ di stile in quanto ultimamente la mia corsa si è abbruttita e spero mi consentano di non perdere velocità. Per finire ringrazio gli amici runner del sud Sardegna, e non solo, per la bella giornata!


Ringrazio Patrizia per la foto con la birra :) mi piace troppo!