Il mio sogno? trovare l'anima della corsa.. e della vita.

giovedì 31 luglio 2014

Dall’inizio alla fine.


Universi remoti, sconosciuti.
Pizzi, misteriose curiose vie:
vuoto spensierato di gioie e
densi fronti di lacrimose scie.
Or pensieri-fini come aiuti:
giorni di piena vita son perduti.

Dentro anni soli e risoluti,
vortici di preghiere o malie,
desideri di sogni, voglie e
sconfitte, ree vie: fiducie.
L’accettazione, l’esser accresciuti,
ed io e scopi son adempiuti.

Fragili corpi, di ego cocciuti,
in pace od in dì di ordalie.
Pazienti persi in abulie e
nella serenità di gaie dulie.
L’entropia: epilogo dei vissuti;
anima eterna: per contenuti.

Ribichesu Davide

giovedì 10 luglio 2014

Ho perso un anno

Questa è la versione corta e molto molto molto molto censurata del primo post che avevo fatto sull'argomento. L'altro era meglio non postarlo. Lo lascio in bozza. In sintesi, parlava del mio pensiero sui farmaci e sulla mie emozioni riguardo la vita, i problemi di salute in generale, e il tempo che passa.
In poche parole, invece, oggi ho fatto una visita in ortopedia e dovrò fare una bella terapia di 10 giorni di Gladio, un ciclo di 8 sedute di laserterapia e, probabilmente uso di plantari. Sugli ultimi abbiamo convenuto che saranno necessari se la prima parte della terapia non dà risultati. Naturalmente dovrò stare a riposo, perché sennò è tutto inutile. Per ora penso di rimanere fermo almeno fino ad inizio agosto. E' tutto perso, l'ultra di Macomer me la sogno. E considerando che per me l'inverno è una limitazione, ho praticamente finito di sognare di fare una bella gara come si deve (nel limite delle mie potenzialità) per quest'anno. Tutto come previsto, come avevo immaginato in queste ultime settimane.

mercoledì 2 luglio 2014

Aggiornamenti...

In questo periodo sto sempre correndo, ma faccio soprattutto allenamento. Infatti l'ultima gara a cui ho preso parte, più per puro divertimento che per agonismo, è stata la "Di corsa per un sorriso" (tappa sarda di "Correre Insieme") del 25 maggio scorso, organizzata dalla "mia" Podistica Sassari. In quell'occasione è emersa tutta la mia pessima condizione. In circa 10,3km, da svolgersi in 2 giri, (compresa la parte finale della mitica salita della Buddi Buddi) sono scoppiato e stato costretto dalla mia fatica a camminare ben 5 o 6 volte. Tutto questo perché sono partito senza pensare alla fine, e dopo aver girato intorno alla boa a 4'10''/km di media sono sceso a 4'30''/km di media finale sull'arrivo. E per fortuna che il tratto finale era sul duro tartan dello Stadio dei Pini, perché anche quello sembrava catrame di qualche mondo sconosciuto. No, sembrava una lastra formata da misteriosa materia di un buco nero, che assorbiva ogni goccia di sforzo. Comunque, alla fine, dopo esser stato bruciato in volata dal quarto di categoria, chiudo in terza posizione (escludendo due assoluti) utile per avere il premio di categoria. Che vergogna, essere premiato come Senior con un tempo di 46'32'' (contro i 37'29 di Fabrizio Baralla, che secondo me non ha corso neanche al massimo impegno). Tuttavia mi sono divertito un mondo!. Dovrei farlo più spesso: essere così sconsiderato. Però questo non ha fatto bene al mio problema al tallone e sicuramente mi ha peggiorato nuovamente la mia talalgia. 
Fino a questi giorni, a distanza di qualche settimana, ho sempre tenuto duro, e ultimamente, anche se di mattina non riesco mai a non provare dolore, sono riuscito a fare due settimane con 70km con un lungo che ha sfiorato i 24km. Inizio ad essere contento, ma la preoccupazione non mi lascia mai. E' un vero peccato, perché se il piede non desse problemi potrei seriamente trovare un buon picco di forma entro 2 o 3 mesi, sento di aver ingranato.
Quindi non demordo e aspetto la prossima visita, che dovrebbe essere per i prossimi giorni di luglio. Spero solo di non dovermi fermare nuovamente a causa di qualche terapia da fare per questi problemi fisici. E anche se fosse ho già in mente il progetto del 2015. Se ci riesco dovrò allenarmi proprio bene, non voglio fare gare da sogno solo per andare a vedermi i paesaggi. Vorrei anche correre bene, almeno per quanto mi consente il mio fisico.
P.S. ..domenica ho fatto un bellissimo allenamento, perché è terminato con un bel bagno.. alle volte non ci si rende conto di quanto si possa essere fortunati ad avere il mare a portata di tuffo. Sardegna, che Dio ti protegga..

venerdì 9 maggio 2014

Sardinia Trail e Ultramarathon Lakes Trail

Sarò breve: leggere le notizie del Sardinia Trail, del divertimento e del buon umore dei partecipanti mi carica di energie.. fremo per il fatto di non essere lì.. ^_^ o per non poter essere alla prossima Ultramarathon Lakes Trail a divertirmi.. ma prima o poi ci voglio partecipare!! :)

giovedì 24 aprile 2014

La sfida mancata sull'ETNA.. lo stimolo su nuovi percorsi.

Quest'anno, mentre preparavo la tesi della specialistica, pensavo spesso di riuscire a prepararmi per una bella avventura podistica: la SuperMaratona dell'Etna. E' una gara di cui ho letto nel lontano 2009, (ho ritrovato ancora il mio commento sul blog di Sebastiano Melita) che un amico mi ha riportato alla mente all'inizio dell'anno, proponendomi di parteciparci insieme. Questa volta, devo dire la verità, ero proprio vicino a compiere la scalata. Condizione di forma a parte, che speravo di recuperare in aprile e maggio, avevo già esaminato il percorso, calcolato le pendenze e fatto proiezioni con i tempi e le andature da tenere nelle 3 parti principali di cui, secondo me, si compone la gara. Beh anche quest'anno salta tutto, per vari motivi. Pazienza. Troverò qualche altro obiettivo.
Comunque, a Pasquetta sono andato a provare una particolare salita che volevo usare come campo di allenamento e come strumento da utilizzare per fare delle belle ripetute a maggio, per rifinire l'eventuale preparazione della gara di cui accennavo. Si trova a Monte Doglia. A questo proposito devo far presente che tutte le volte che sono salito sulla sua cima mai ho pensato di passare per lo sbarramento fluviale situato nella parte est della piccola valle ai piedi dei colli. Per cui, quando penso a questa salita, la caratterizzo sempre con l'immagine del laghetto, anche se il suo inizio ideale è leggermente più avanti.
La prima parte è circa 1650 metri, in sterrato, all'inizio poco ripida ma sabbiosa, poi sempre più pendente con tratti di roccia e pietre, grossolane e aguzze. Il sentiero può essere accessibile solo da un fuoristrada, per via di alcuni tratti letteralmente scavati dall'acqua e per dei gradini su roccia viva. La seconda parte è in asfalto, è quella più conosciuta, circa 2,3km, forse in alcuni punti anche più pendente della prima. Le due parti costituiscono la salita che avrei voluto fare come allenamento in vista dell'Etna, magari ripetendola un paio di volte. Come dicevo l'ho provata qualche giorno fa ma non sono riuscito a correrla tutta insieme. Mi sono dovuto fermare all'inizio del tratto in asfalto per recuperare un pochino: all'uscita dello sterrato avevo un crono di 10'35''. La seconda parte, dopo qualche minuto di riposo, l'ho eseguita in 14'36'', ma dovendo camminare per 30'' per due volte.
Devo dire che non è stata una cattiva prova. La media è alta, ben oltre i 6'/km, ma se penso ai pochi km fatti la settimana scorsa (23,2) e il peso che ho messo su, è già tanto che sono riuscito a scalarla discretamente: in fin dei conti sono quasi 4 km sopra il 9%!.
In conclusione, il test su questa salita mi ha lasciato sensazioni molto positive. Inoltre il fascino del primo tratto più il panorama del secondo rendono l'allenamento particolarmente stimolante. La dovrò riprovare al più presto!! Peccato per l'Etna..

mercoledì 16 aprile 2014

...dopo la VII Corrincentro 2014.

Quest'anno volevo cominciare alla grande, fare tanti chilometri, ma così non è stato. Si, mi sto allenando.. ma niente di eccezionale. Di seguito i miei km settimanali di quest'anno svolti fino ad ora: 15/36,58/35,7/31/25,78/14,65/33,85/29,9/11,6/17,68/20/60,28/52,1/31,1/55,8.
Insomma, mi sono mosso, e se penso che la Corrincentro l'avevo già fatta con una condizione carente, è facile capire che la forma, con questi pochi km, è ancora da conquistare. Il 26 gennaio, infatti, non ero andato oltre i 27'.. una media di 4'08''/km. Però mi sono divertito parecchio e, tutto sommato, devo dire che l'avevo fatta molto bene. Siccome non dovevo pensare a correre per battere qualcuno mi ero pure gestito molto bene. Sia chiaro, alla fine sono arrivato sfinito, ma sorridente, senza l'angoscia di quel mezzo km finale. E come sempre è stata una manifestazione che ha portato felicità, una briosa festa. Non la perderei mai, se non sbaglio è la sesta volta che la faccio! Mi manca solo la prima edizione, quanto mi da fastidio!! :) :)
Comunque, per ora non ho fatto nessuna altra gara, oltre la condizione scarsa mi stavo dando da fare per concludere la specilistica in "Pianificazione e gestione dell'ambiente e del territorio rurale", la cui Tesi ho discusso il 10 aprile scorso. Un bel 110/110. Mi rompe un po' perché alla triennale avevo preso anche la lode, ma non mi posso lamentare, è un ottimo risultato, che devo dire, ho cercato con molta pazienza. Era brutto non concluderla, dopo che l'avevo trascurata per un anno per fare un altro corso. Quindi direi che sono andato anche fin troppo bene. Ora si cerca un lavoro che, speriamo, mi renda anche felice, che abbia voglia di svolgere con passione e per cui alzarmi con entusiasmo al mattino. Se non sarà così, pazienza, la situazione è quella che è: ci si deve arrangiare per sopravvivere. Perciò mi prenderò qualche giorno per riflettere su quale sia la possibile influenza che potrò dare al mio destino.
Passiamo nuovamente alla corsa. La corsa è del tutto diversa nei rari momenti in cui si è un po liberi. Al di là di un fastidioso problema sotto il tallone, probabilmente una fascite che riappare quando corro un po di più, quando la testa è leggera si possono esprimere energie mentali nell'atto della corsa, notevoli energie mentali in più. La vita deve essere semplice e sempre gustata, se possibile, con serenità. Perché, voglio proprio dire una verità banale, se la propria vita riesce a farti correre male, allora piano piano ti sta anche uccidendo. Forse non è una regola fissa, anzi, non lo è senz'altro per tutti, ma ultimamemente ci riflettevo sù: mi è sempre sembrato un buon indice del livello di qualità della propria vita.