Oggi ho provato a fare 6 km in un percorso diverso, che di solito uso per provare i 9,1 km. Anche questo, come quello per i 4 km è in discesa ma la parte finale che sfrutterò per i 6 chilometri è più o meno pianeggiante. Sono all'incirca 43 metri di dislivello a favore della discesa.
Comunque dopo la gara di Alghero e l'uscita che mi sono fatto il giorno dopo di 20,450 km alla media di 4 e 35 oggi ho provato a fare questi 6000. Esco di casa e faccio i primi 3km circa di riscaldamento con un passo allegretto semiconcentrato :) .All'inizio dei 6000 mi fermo un attimo, avvio il crono e parto. Dopo un chilometro capisco che non è giornata per faticare. Infatti speravo di concludere subito l'agonia. Dopo 3k comunque la situazione si assesta e riesco a fare gli altri al limite del fiato per concludere con un 24 e 37. Il tempo abbastanza buono però non mi fà neanche sorridere, oggi la fatica è stata superiore della felicità del risultato. Una sorpresa però mi attende. Ritorno indietro per fare come programmato i restanti 9100 metri di ritorno con un passo semplice e piacevole. Il passo piacevole però è stata una continua leggera sofferenza e anche a bassa velocità non ho voglia di correre. In ogni caso tengo duro, anche se c'è un fastidioso vento che ho sentito anche all'andata e in più dolori alle spalle, al polpaccio sinistro e una coscia destra che sembra abbia fatto delle ripetute in palestra e ora cerca di smaltire il gonfiore da sforzo.
Inizio a pensare che dopo 6 chilometri così potrei fermarmi a camminare, svolto al bivio degli ultimi 3,100 km per fare la parte in salita verso casa e stranamente mi sento un pò più leggero. Con questa premessa continuo tranquillamente per fare tutti i 18,200 km totali e ritorno a casa con un passo legnoso ma senza apparente sforzo e concludo tranquillamente anche la corsa di oggi.
Durante l'allenamento di oggi ho pensato alcune cose su cui riflettere:
1) Per il momento forse è meglio non esagerare con lavori di velocità. Sono molto pesanti anche dal punto di vista mentale.
2) Mi manca fiato e resistenza, forse sarebbe il caso di fare uscite più lunghe o con percorsi che mettano in moto a ritmo regolare la componente cardiaca e circolatoria.
3) In ogni caso l'allenamento costante ti salva nei momenti di crisi, riesci almeno a tenere una velocità di base minima.
4) A volte stringere i denti conviene. Spesso dolori "buoni" (si riconoscono subito rispetto a quelli che ti costringono a correre in maniera anormale) e stati di fatica vengono superati con una piccola diminuzione di velocità o con una concentrazione più profonda.
Alla fin fine in questo momento mi sento ben rilassato e vado pure a farmi una bella doccia.
6 commenti:
Ho la sensazione che anche tu fai troppi lavori di qualità(ma forse mi sbaglio)
Credo che a volte quando non si ha voglia di correre il fisico si mette sulla difensiva e le trova tutte (dolorini vari) per convincerti a rinunciare. Sul tipo di lavoro che fai non ho ancora la competenza per consigliarti o valutarti.
Ciao Davide, ti linko al mio blog...così ti tengo sotto controllo ;)
Sei fortissimo!!!
oh non preoccuparti capitan i giorni in cui non si ha voglia..basta fermarsi un paio di giorni, vedrai come scalpiti poi.. :-)
x Mathias: E' proprio vero..oggi faccio fatica a non uscire..ma devo stare buono a farmi il riposino
x Carlo, Dani e Ale: grazie.
ohh un altro sardo, bene bene. Io ho passato un anno completo a Sassari e precisamente al 152°Battaglione Fanteria Sassari. Era il secolo scorso ma ho buonissimi ricordi.
ti linko.
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