Il mio sogno? trovare l'anima della corsa.. e della vita.

lunedì 27 agosto 2012

11^ Dal mare alla Montagna - 1h29'45''


Quanto mi ha fatto riflettere l'ultima “Dal mare alla Montagna". Domenica sera, 19 agosto, lungo quelle salite, in particolare nel secondo tratto che porta a Villanova Monteleone, ho provato vecchie fatiche, le stesse del 2009, l'incubo di questa gara infernale. Sapevo che la preparazione non era minimamente vicina a quella dell'anno scorso, sia come km, sia come lavori, ma supponevo, visto anche il buon esito dell'allenamento al Limbara di poter correre sul 1h27'30'' circa. Invece niente, il peggior tempo delle 3 edizioni da me disputate (2009 e 2011). Non mi consola molto che la giornata fosse estremamente calda e umida (quando sono tornato a casa è stato l'unico giorno di quest'estate in cui una fitta foschia ha coperto la zona di Sassari fino all'1 di notte), in quanto se da una parte certi atleti hanno visto tempi più alti, altri hanno migliorato o confermato il proprio tempo. Insomma, non ero pronto o ero troppo stanco. Non mi sento neanche di aver fatto troppo forte il primo tratto, mi sono imposto di arrivare senza fiatone ai piedi della prima salita e così è stato. Ho addirittura salutato qualche persona con voce molto chiara. Eppure qualcosa non ha funzionato, dopo poche centinaia di metri, dove la pendenza aumentava, la gara si è fatta piuttosto dura e, nell'ultimo tratto rettilineo di forte pendenza, mi sono trovato in crisi, incapace anche di rallentare per faticare meno, non ci riuscivo proprio, dovevo tenere quel passo o avrei camminato.


Neanche la ritrovata pianura mi ha fatto riprendere, le gambe erano piuttosto rigide e poco reattive, sono andato benino fino all'incrocio da cui nasceva la seconda salita per il paese d'arrivo, Villanova Monteleone, ma solo perché la strada era molto facile. Mi raggiungono e mi superano in 4. Negli ultimi km è arrivata la crisi piena, dolori al ventre, stanchezza profonda, nausea, incapacità di spingere, di faticare. In certi punti volevo mollare e camminare, riposarmi sul bordo strada. Eppure la gara non era compromessa del tutto, ed ero cmq tra i primi 15 uomini. Piano piano, aiutato anche dalla presenza di Paola e Fabrizio, a cui sono riuscito ad agganciarmi, e da qualche mio rallentamento di poche decine di metri per riuscire a riprendermi, ho visto aprirsi le porte di Villanova. Come uscito dai gironi, ho rivisto le stelle, anche se avevano la forma di una bella discesa lungo freschi giardini. Un ultimo sforzo e sono arrivati anche i bambini che davano il “5”. La mia faccia, sotto il traguardo, sfiduciata dal mio tempo segnato nel display affianco all'arrivo, credo che rimarrà ancora nella mia mente per un po, ma ben presto verrà cancellata dalle settimane.

Piuttosto, la cosa peggiore è stata la riflessione delle ore successive. Guardando le nebbie che avvolgevano la mia casa, aspettando di vederle svanire per mettermi a dormire e respirare meglio nel sonno, ho pensato particolarmente alla corsa, alla fatica, al valore che ci attribuisce, al battersi contro se stessi, al non mollare. E devo essere sincero, mi sono accorto di essere un po pazzo e che qualcosa non va. Se le impressioni e le sensazioni dovessero rimanere inalterate nella nostra mente, sono convinto che non correrei più. Ma poi si riesce ad intravedere delle piccole luci, quelle del cielo, stavolta. Appaiono nel buio dopo il grigio uniforme. Vedi i bagliori lontani della città, vedo Sassari in lontananza e i pensieri si fanno più aperti, liberi, leggeri. Ti accorgi che esistono mutevoli realtà, alle volte dure e celanti, alle volte luminose e appaganti, nonostante il punto di vista sia lo stesso. 1H29'45'', questo il mio tempo. Non male, ma nelle giuste condizioni può essere tutt'altro, devo ricordarmelo, perché sennò finisco di amare la corsa, di faticare, capire che in rapporto alle mie capacità di base in questo sport, al lavoro svolto, si può anche soccombere ad un tracciato ma tutta la fatica non è poi così dura, siamo solo noi che dobbiamo accettare quanto possiamo pretendere, quale è il giusto equilibrio che ci regala più serotonina. Oggi vorrei già prepararmi per la prossima edizione, c'è una sorta di rivalsa, di sfida a quel caldo, non così pesante (se penso che avevo lo stomaco ghiacciato durante l'arrivo e mentre mi cambiavo), a quelle salite (se penso a cosa significherebbe affrontarle con gentilezza e leggerezza), a quella distanza (se penso a come sarebbe con tanti km sui piedi). Per il resto, il finale di gara è sempre straordinario, il pubblico all'arrivo fa sempre grande piacere. Gli accompagnatori lungo il percorso sono un sollievo ad un' alternativa solitudine che potrebbe abbandonarti ad arrancare su qualche tornante. Spero che questo appuntamento si riempia sempre di maggiori miglioramenti. Per esauriti faticatori come me è un appuntamento sul quale fantasticare, e prima o poi nuove persone vorranno provare questa gara.... e saranno felici dopo averla conclusa, anche se con i visi stravolti.

Durante questa settimana le condizioni non sono state brillanti ma ho comunque corso i miei km che avevo in programma. Devo pensare a cosa preparare e quante settimane di riposo fare dalle gare, perché Villanova mi ha un po traumatizzato... ma ho vinto io. In fin dei conti, solo ora mi rendo conto che è stata un buonissima giornata.
P.S. all'arrivo della Dal mare alla montagna volevano farmi accomodare in autoambulanza... pensavano che stessi svenendo... ero troppo bianco... ma io sono andato a bere, nonostante le loro insistenze... che scena... hahahahahahah

4 commenti:

Pimpe ha detto...

ragazzo , col caldo tutto si complica.. stai alle sensazioni non a cronometro.. hai fatto un'ottima gara!! ;-))

Davide R. ha detto...

Grazie Pimpe!!!!!!!!

... E io corro! ha detto...

Domani saró a Tissi per la 12 km ( sempre se mi faranno correre, non ho avuto alcuna risposta alla mail di iscrizione). Chissà se ci si incontra...

Ps. Ho letto il tuo resoconto del 2008 , spero di non morire, sono in vacanza e per nulla in forma. La mia intenzione era quella di una passeggiata :)

Davide R. ha detto...

Ciao, ho visto solo ora il tuo commento!!! (mi dispiace per la questione dell'email... qui in Sardegna sembra che ci siano più difficoltà del previsto...) Io non ho fatto la gara di Tissi per quest'anno.. ieri mi sono allenato e basta.. ma mi avrebbe fatto piacere incontrarci in tal caso!!!! Eh si qualche salita corta e ripida c'è... eventualmente se ripassi per questo post fammi sapere se hai corso e come è andata!!! Buone vacanze!!!!!