Il mio sogno? trovare l'anima della corsa.. e della vita.

martedì 23 agosto 2011

10^ "Dal mare alla Montagna" 17,7km 1h25'09''




E' già passato più di un giorno dalla 10^ edizione della “Dal mare alla Montagna”. Questa tosta competizione doveva essere la mia gara d'esordio nel 2008. Motivi burocratici l'avevano fatta saltare, l'anno dopo, invece, l'avevo completata con mia grande soddisfazione. Nel 2010, nuovamente, non ho potuto partecipare per un importante impegno, ed ora, un altro anno è passato. Non potevo farmela scappare, avevo molta voglia di riprovarla. Qualche giorno prima, e fino a poche ore dallo start, questa corsa mi metteva un po di tensione: è l'indice che mi aspetto dalle gare che mi stimolano particolarmente, quelle che mi piacciono, quelle atipiche. Posso dire che se una gara mi fa timore e mi mette un po di preoccupazione, quella è una gara che mi interessa molto! La "Dal mare alla Montagna" parte dalla spiaggia di Poglina, posta a pochi km da Alghero, sulla panoramica che va verso Bosa, e arriva fino al paese di Villanova Monteleone. Essa è un bel test, una vera e propria sfida in miniatura: è 17,7 km circa (rispetto all'anno scorso, misure più accurate, mi mettono nella posizione di indicare cento metri in meno), quasi 700 m di dislivello, temperature delle 18 di pomeriggio di un agosto sardo che spesso vede le sue ultime fiammate proprio durante questi giorni e un sole riflesso sul mare che ti cuoce letteralmente. Questi che ho elencato sono alcuni dei punti che fanno di questo percorso una delle gare più dure della Sardegna, o perlomeno, una di quelle che ho disputato. Se poco poco la si prende sottogamba diventa molto molto faticosa. I primi 4km sono semplici, sali e scendi che invogliano a spingere, ti si asciuga la bocca ma non senti fatica, e solitamente chi ti sta davanti ti porta a spingere troppo. Dopo questo tratto inizia la salita più dura, costituita da curve e tornanti esposti al pieno sole: ti fanno capire quanto hai fatto lo stupido nel primo tratto. Se inizi questo ostacolo con il fiatone sei spacciato! Quando si vede il rifornimento ai piedi della salita sembra di iniziare “Les Deux Alpes” o qualche altra importante salita dei giri ciclistici più importanti del mondo. Non è tutto: la nostra gara in questione sembra che comprenda due salite principali, questa che sto analizzando e quella più semplice che porta a Villanova, di cui parlerò in seguito. Ma è un errore, pensandoci bene ha 3 salite. La prima (di circa 4600m) infatti presenta una breve discesa dopo 2,3 km, in cui sembra di recuperare, invece ti dà solo un piccolo sollievo per la più ben difficile seconda parte in cui un lungo rettilineo ti illude, ti fa pensare che la tua sofferenza giungerà al suo termine, quello ben visibile lassù. Nel frattempo ti logora la volontà, ma ci può stare, pensi che alla fine di questo lunghissimo taglio nella parete tutto giunga al termine, sopporti la fatica. Solo un passo costante ti lascia quasi indenne. In realtà, questa seconda salita, presenta altri 400 metri ben nascosti dal monte, dove chi ne ha di più inizia a scapparti via dalla vista. Da qui la corsa diventa più fresca, si scende, lontano si vede la montagna di Villanova Monteleone: devi arrivare là dietro, il paese è un po più avanti e ben nascosto. Il corpo inizia a farti capire subito quanto hai speso, non si riesce a recuperare perfettamente lo sforzo precedente che difficilmente si è riusciti a modulare. O si recupera o si continua a spingere con una lieve difficoltà, cercando di non perdere posizioni o di andare a recuperarle. Non ci si può fermare, siamo a metà gara e bisogna darsi una mossa! Chi ne ha acquista distacco sugli inseguitori e raggiunge discretamente e velocemente l'incrocio che fa da segnale d'inizio alla seconda salita. E' quella che accentua le differenze. Se la prima salita bene o male può solo succhiare le tue energie, questa ti fa pagare il conto. Sono circa 5km abbastanza continui, che non presentano grosse pendenze, qualche tratto un po' più leggero della media e qualche altro un po più pesantino. Si può fare molta velocità, ma solitamente a me inchioda le gambe. Quest'anno però è andata decisamente meglio e non mi sento di dire che abbia avuto grossissime difficoltà. In ogni caso, la parte finale dell'ultima asperità, è una liberazione. La strada si fa piatta e poi, all'entrata del paese, si butta in discesa. Numerose persone del centro cittadino ti fanno il tifo e molti ti incitano dicendoti che dietro non hai nessuno, che sei arrivato, che sei bravo, che manca poco alla fine. Vai avanti e, dopo la prima ondata di applausi, arrivi alle ultime centinaia di metri. Se ti guardi indietro la strada non ha più l'ampia visuale di prima e temi che da dietro la curva ti sbuchi qualcuno che scende a 2'30''/km e ti bruci in seduta stante!! Bambini ti corrono affianco e molti ti chiedono il “cinque” da dietro le transenne. Io, per fortuna, sono in solitaria, non devo fare volate, passo da una parte all'altra e cerco di accontentare quante più mani posso. In un caos che non senti, perché lo scenario generale ti distrae completamente l'udito, si arriva sotto l'arco. Vedo quasi per caso il display che segna 1h25' e 09'', mi scappa un gesto di gioioso rammarico: generalmente, in queste occasioni, si preferisce vedere un minuto in meno e la cifra 58 – 59 tra i secondi. Sono contentissimo lo stesso, speravo in 5 minuti di miglioramento, ho migliorato un po' meno, ma 1h e 25' era un obiettivo da avvicinare il più possibile. Sapevo che valevo questo tempo e il difficile era realizzarlo, non si sa mai cosa può accadere. Rispetto al 2009 tolgo 4'19'', 2'10'' per anno: mmmmmmm.... non sò come interpretarlo... riflettendo sui dati delle Sassari - Osilo avrei dovuto migliorare 4'07''... previsione rispettata... ma con un Ma e anche un Forse.


Se scendiamo più nel particolare, la mia gara è stata abbastanza armoniosa, forse troppo forte nella prima salita, sicuramente con un calo nel finale, ma senza evidenti cedimenti. Sicuramente nei tratti “semplici” devo lavorare di più e il gap, su questo terreno, lo devo colmare, soffro troppo e non riesco a faticare bene come nel tratto più pendente. D'altra parte sono soddisfatto della prova e mi sembra che rispetto a gare più corte e veloci sia andata un po meglio, mi son sentito più a mio agio. Cambiando discorso, questa gara mi ha lasciato stupito per la sua bellezza umana, si nota molto di più il tifo del pubblico del paese, e anche quello del popolo podistico assume una sfumatura caratteristica. Accompagnatori e podisti non in gara si trovavano numerosi lungo il percorso per sostenerti e tenerti su. Mentre nelle gare che possiamo definire "normali", a questo aspetto normalmente ci si assuefa, lungo i tornanti e questi 18km la gioia di avere accanto a se, anche se a bordo strada, una compagnia nella fatica e che fa il tifo ai partecipanti, praticamente indistintamente, risulta di forte impatto. Quando anche chi non doveva correre viene per vedere e per dare una mano, per godersi il suo sport da fuori, nonostante il mare a due passi e l'aria che ti brucia, allora si è raggiunta la materializzazione di ciò che una passione può far nascere. Devo dire che poi sono stato contento anche dei rifornimenti, erano abbastanza numerosi. e grazie a tutti, l'acqua non è mai stata un problema per nessuno. Anzi, non vorrei esagerare, ma il caldo l'ho sentito solo per qualche centinaio di metri nel cuore della seconda parte della prima asperità, quando il riflesso del sole sul mare mi bruciava la guancia destra. E' stata dura, mi piace che sia stata così dura, perché in questa fatica ho capito che sensazioni percepirò se dovessi diventare più bravo. Ringrazio ancora tutti quelli che hanno fatto il tifo e che hanno seguito la competizione!! Fa sempre molto piacere e ci si sente meno soli, soprattuto ci si diverte molto di più, tutti insieme!!
Il primo posto di categoria è una ciliegina sulla torta, ma molto di più mi piace pensare che arrivo a sfiorare le prime dieci posizioni assolute, arrivando 13° maschile e 16° assoluto (la Pinna, la Manca e la Pili sono straordinarie). Servono ancora circa 3-4 minuti per entrarci, ma se penso alla media stratosferica di Rutigliano, che nonostante non migliori il suo record di 1h03'50'' fa registrare 1h06'48'', allora forse ci posso riuscire, 240 secondi non sembrano così tanti.
Pensare di rifarla mi mette un po di agitazione, sicuramente è un banco di prova a cui tengo specialmente e porterò rispetto.



10 commenti:

Giuseppe ha detto...

Bellissimo racconto, bellissima esecuzione, puoi fare ancora molto su questo percorso.
Devi solo abituarti alle partenze un po' più accorte, obbiettivo facilmente raggiungibile.

alina ha detto...

finalmente ho capito cosa non va nel mio blog e riesco a tornar blogger attiva :) chiamalo se vuoi impeto della gioventù.. impareremo a gestirci.. è un errore di tanti di partir così.. un grosso abbraccio

Anonimo ha detto...

Di questa gara ho uno splendido ricordo dell'anno scorso, sempre in spinta e sempre in rimonta grazie ad una partenza soft.. Grazie al tuo post mi sono tornate in mente tante belle sensazioni! Ah, comunque 4' e rotti in meno è tanta roba!!! :-) Fausto k9

Davide R. ha detto...

X Giuseppe: :) questa volta non mi sono fatto prendere dalla fretta.. ma forse ancora un po più lento andava meglio! :) Ti ringrazio!!
X Alina: questa volta ho fatto quasi da bravo.. errore o divertimento?? ancora non riesco a capirlo... un bacione Alina!!
X Fausto: e infatti avevi fatto un ottima gara!!! e mi ricordo che in questo senso eri eccezionale... in tutte le gare in cui ci siamo trovati hai sempre fatto un finale in crescendo.. Grazie Fausto!!

Lucky73 ha detto...

Certo che puoi farcela! I miglioramenti sono netti ecco come devi interpretarla quindi il prossimo anno ti voglio nella TOP 10!

Anna LA MARATONETA ha detto...

Davide...ma questo post è bellissimo...Complimenti, mi sembrava di esserci e di viverle in prima persona, queste emozioni...

Anna LA MARATONETA ha detto...

...e complimentoni per la gara...

Davide R. ha detto...

X Lucky 73: e dai!! proviamoci!!! :)
Grazie!!!
X Anna: GRazieeeeeeeeeeee!!! sopratutto per il post... a dirti la verità... non mi sembrava di averlo fatto così bello!! grazie ancora!! :)

Mapi ha detto...

Come sempre, arrivo in coda... ahahahaha!!!
Davide, io ero e lì e ti filmavo (avrai presto il filmato!!) e rileggendo il tuo bellissimo resoconto mi sono emozionata come quella sera! si perchè è una gara che emoziona, anche per chi non la corre, come me... Il panorama che ti lascia senza fiato, la gente meravigliosa... è una bellissima gara e l'hai fatta benissimo! In effetti queste sono le TUE gare... l'avevo notato...!
Ciao caro! A presto!

Davide R. ha detto...

Grazie Mapy!!!!!!!!!!!!!!! :)
a presto!!