Il mio sogno? trovare l'anima della corsa.. e della vita.

sabato 1 ottobre 2011

Sardinia Wine Half Marathon 1h25'45''






Domenica mattina scorsa ho partecipato alla 1^ Sardinia Wine Half Marathon. Organizzata dal Currichisimagna e con l'aiuto della Podistica Sassari, era una gara a cui non potevo rinunciare. Essa si svolgeva nell'ambito, e come finale, di tanti eventi legati alla valorizzazione del territorio di Usini e dei suoi vini. A pochi km da casa mia, e con un percorso che conoscevo perfettamente per un buon 90%, dovevo proprio cercare di fare una buona prova. Solo qualche tratto del finale non l'avevo mai provato, ma per il resto erano strade super affrontate in bici e a piedi. Questa gara, nonostante quel che mi sembrava e che ritenevo abbastanza semplice sulla carta, ha riservato molte sorprese, sopratutto sul finale, sul tratto prima e dopo il giro di boa intorno al 10°km. Lì, infatti, si incontrava un tratto di sterrato di circa 850 metri sia in discesa che in salita. Tutto il ritorno era pure controvento, leggerissimo con tutta onestà, ma fastidioso. Una bella mazzata, e poi, per non finire, si saliva tra piccole salitelle e lunghi falsopiani fino a quasi un km dal paese. Ma partiamo dall'inizio, prima di tutto devo raccontarvi del bel luogo di ritrovo, che è stato predisposto nel parco del lavatoio di Usini. Il fresco e verde giardino dava un'ottima sensazione e rallegrava lo spirito, di ampio spazio, è stata un'ottima scelta! Tutto era perfetto, fino alla tranquillità di poter disporre dei bagni del parco fino all'ultimo momento! Dal luogo di ritrovo ci si è spostati in Via Roma, dove c'era il punto di partenza della 21,097km, misurata perfettamente ed omologata dai predisposti a livello nazionale. Da via Roma, mentre il sole iniziava già a farsi sentire,(era una giornata splendida) si è dato lo start. Si procede quindi verso destra, invece che prendere Via San Giorgio si va in direzione di Sassari e si arriva al bivio con la SS127bis dopo circa 2,5k. Si gira a sinistra e si procede fino al 5° km, incontrando in tal punto un altro bivio, si gira a destra per andare verso la chiesa di San Giorgio, che è situata intorno al 10° km e dove era stato approntato il giro di boa. Si torna quindi indietro sempre dritti, prendendo poi, all'incrocio incontrato in precedenza, la strada davanti a sé che porta all'entrata di Usini in Via San Giorgio. All'entrata di Usini si gira però a destra in corrispondenza del 16°, e per 2km di strade interne e in mezzo alle campagne, si raggiungeva nuovamente Usini per poi imboccare Via Pietro Nenni, in direzione di Ittiri. Dopo 700 metri di rettilineo si tornava per le campagne girando sulla sinistra, dopo poche altre centinaia di metri si arriva in Via Rinascita e si prendeva l'ultimo km e mezzo praticamente tutto in discesa, fino al traguardo. E' un percorso molto complesso ma era fortemente tenuto sotto controllo con una consistente presenza di uomini e di mezzi. Gli spugnaggi e l'acqua erano abbondanti e non ci si sentiva mai soli neanche nel punto più remoto del tracciato. Mi sentivo sempre protetto, ho corso senza pensieri, tranne quello della fatica. E' una mezza che riserva sorprese in ogni momento, ma molto affascinante per la presenza di discese dove spingere, di lunghi rettilinei, e di tratti tecnici e ampie visuali che si sono intervallate con tratti più intimi di vigneti/olivetti e di strade interne di paese. L'arrivo, poi, è all'interno del parco del lavatoio, che diventa una sorta di passerella finale come quella all'interno di un campo di atletica, ma tra il verde. Qui si può disporre subito del ristoro e della degustazione presente nel famoso gazebo con i vini del territorio. C'era il vino anche lungo l' itinerario. Al 15° km, se non sbaglio, in un momento di parziale lucidità, purtroppo non me la sono proprio sentita di prendere un bicchiere di vino al volo, mi son ricordato invece della promessa dell'organizzazione e dell'associazione Giravigna di disporre i gazebo di assaggio sia nel parco che lungo i 21km. Un po invidiavo alcune persone della non competitiva: allegramente si prendevano con divertimento la loro corsa e passavano tranquillamente per i ristori, mentre io piegato con la schiena in due, mi mettevo i problemi se era opportuno bere dell'acqua anche a questo ristoro, oppure no. Pensandoci bene, non è invidia, è solo voglia, un giorno o l'altro, di fare una gara totalmente in tranquillità e vederla da quel punto di vista, magari fermarsi a bere senza il tempo che ti spinge, e assaporare, come nel caso di questa Wine Marathon, due bicchieri di vino, continuando poi a correre... ma passiamo alla mia gara: dopo un primo km a 3'48'' lascio perdere l'orologio e mi metto a seguire da lontano i primi 7: Dietro, tutti sono già lontani, mi domando se non sto facendo una delle mie follie, poi, invece, mi dico che i primi 10km tendono tutti a scendere, tranne per una leggera salita intorno al 4°, e grazie a questo e alla compagnia di Graziano, (unico che si stacca subito dal restante gruppo alle spalle e viene a farmi compagnia) con cui faremo metà del percorso insieme, mi decido a rimanere sul quel passo. Devo dire che mi ha veramente fatto piacere non stare solo per gran parte del tragitto. Alla fin fine quindi non cambia niente durante tutta la gara, parto 8° e arrivo 8° assoluto. Le sensazioni sono state ottime fino al giro di Boa, ma la successiva salita in sterrato mi affatica moltissimo, dovrò in seguito rallentare un po per prendere fiato e affrontare il lungo rettilineo costituito da un falsopiano in salita. Non finisce più, la mente ti rende noto che lontano ancora non si vede l'incrocio. Il passo non cede del tutto, e tra un pensiero e l'altro, e la sensazione di essere raggiunto da una decina di corridori, mi ritrovo alle porte del paese e con le salitelle più dure alle spalle. A 5 km dal traguardo però sento le gambe pesanti e capisco che qualcosa non va, ho paura di fermarmi, mi sento svuotato. Ascolto sempre se arrivano dei passi, ma devo dirlo, non ho il coraggio di voltarmi. Mentre nei primi km la sicurezza mi ha fatto controllare un po la situazione, e mi sono voltato diverse volte, verso il decimo, al giro di boa, c'è stata l'ultima opportunità di vedere forzatamente come ero messo. Tra calde vie di campagna e muri a secco, porto avanti la mia agonia fino a quando l'ultima salita mi ha quasi fatto mollare. Mi chiedevo quanto avrei perso se avessi camminato per un minuto. Le cicatrici dell'Abetone sono ancora fresche. Mi veniva quasi voglia di aspettare chiunque ci fosse dietro, e poi andar fino alla fine insieme a lui, sperando ci mettesse un po ad arrivare, per potermi riposare almeno 30 o 40''. Eppure corro anche su quel pendio e ancora non sento nessuno! C'è solo la discesa, mi riprendo un po e guardo dietro, non c'è nessuno!!!! Sono 8°, almeno devo provarci, anche se forse qualcuno è dietro quella curva lì, posso tenere il vantaggio!! Accelero in discesa e dopo 500 metri riguardo, questa volta posso vedere più strada, a 200 metri non c'è anima di podista. Ormai sicuro, arrivo alle porte del parco, finisco la mia gara con un applauso, un sorriso gigante e un tuffo nell'erba. Sono super contento!!! Finisco con un ottimo tempo, nonostante la sensazione di “essere fermo” che ho avuto negli ultimi 5km, porto a casa 1h25'45''. Anche il resto della giornata sarà veramente ottimo, la premiazione, con i miei primi soldini ufficiali, mi riempie di ottimismo, così come i dolci, le caramelle e l'ottimo vino di Usini. Devo proprio complimentarmi per l'ottimo lavoro messo in piedi: una gara di quel livello costa parecchio, eppure l'organizzazione è riuscita a metterci dentro tutto, dagli ottimi premi, alla sicurezza, alla solidarietà, a tutti gli altri aspetti. Per il resto potete vedere tante foto e informazioni nel sito dell'associazione Currichisimagna. Io vi lascio, alla prossima!!! :)

5 commenti:

Francarun ha detto...

Sei il Numero Uno, orami un TOP RUNNER a tutti gli effeti !

Anna LA MARATONETA ha detto...

Complimentoni, Davide....e dai retta a me, hai fatto bene a non prendere il vino!!! Ma i primi 10, dunque, erano a scendere??

Davide R. ha detto...

X Franca: Grazie Franca!!! io direi un amatore che se la cava a livello locale.. ^___^
X Anna: ^___^ si.. da sinistra a destra c'erano dal 1° al 10°... ma mancava ancora qualcuno in quella foto :)

traps ha detto...

Finalmente un sardooooooo!!! :-)
Non ho ancora letto un tuo post ma volevo innanzitutto salutarti! Io vivo a Torino, ma sono di Tempio!
Ti seguirò...

Davide R. ha detto...

X Traps: ciao!!!! se guardi tra i miei link e i miei preferiti ne troverai altri :) Sono contento anche io di sapere che un altro sardo scrive: ti inserisco subito tra i miei link!!
E in bocca al lupo per il tuo sogno!! :)