martedì 27 dicembre 2011
lunedì 19 dicembre 2011
Statistiche e previsioni per il 2012
giovedì 15 dicembre 2011
Che faccio???? intanto miglioro un vecchio P.B.
Oggi, durante uno di questi miei allenamenti più imprevisti e anarchici in versione “usciamo per tenere la condizione”, mi sono trovato a fare il mio percorso test di 8km nel mio tempo migliore di sempre: 31'58''33. Niente di speciale come prestazione, è un percorso tortuoso ma non impossibile. Però era da tanto tempo che volevo vedere quel 31, scendere sotto i 4'/km, in allenamento mi veniva molto difficile andare su certi ritmi. L'anno scorso avevo fermato il crono in 32' 05'', da quel giorno non ero più riuscito a migliorarmi. Era un ottimo periodo, andavo veloce ed ero molto magro, un buon inizio settembre, una sera perfetta. Forse il periodo più veloce della mia breve vita podistica. Quindi stamattina mi sono sentito estremamente felice quando al giro di boa ho visto quel 15'39''. Ho spinto nei successivi 4km in salita per tenere un buon passo e provare a fare il tempo, è arrivato, con esso la fiducia negli allenamenti costanti, nel non mollare mai. Mi sono sentito finalmente bene come non lo ero da tanto, la corsa mi ha fatto un bel regalo.
Ora spero soltanto di passare un buon inverno e pensare bene a cosa fare nella prossima primavera. Voglio capire quale può essere un obiettivo interessante, su cosa lavorare. Sicuramente passerò per un analisi di questo 2011, da descrivere prossimamente.
sabato 19 novembre 2011
XIV Trofeo Sant'Andria - Orani - 24'20''
Questa è una gara a cui ho partecipato già 2 volte con ottima soddisfazione 2009 - 2010. Quest'anno, naturalmente, dovevo essere tra i presenti. L'accoglienza dell'organizzazione è da premiare. Inoltre il percorso è molto particolare e tra le gare che presentano un circuito dentro il paese è tra i più interessanti. Quest'anno l'ho trovato migliorato ancora di più. Ci sono da fare 4 giri da circa 1600 metri. Rispetto all'anno scorso la partenza è molto più agevole e presenta un pendio, subito dopo lo start, che è molto più moderato, è ideale per far allungare il gruppo e per evitare l'ostacolo dell'anno prima, consistente in una curva e in una salita ripida che si affrontava subito dopo il via.
Come sempre erano presenti anche tutte le categorie e la mattinata ha sorriso a questo evento con una bella giornata e con temperature contenute, non troppo basse.
Serve solo un po di riscaldamento e posso gareggiare con un vestiario leggerissimo. Non c'è freddo e dovrei poter fare una gara abbastanza buona. Alla partenza provo a rimanere tranquillo, non voglio forzare, provo a seguire la scia, intrappolato tra i primi 20 circa. Basta un giro ed inizio ad entrare in difficoltà. Farò sempre più fatica e verrò superato da qualcuno. Arrivo al traguardo con i polmoni che sembrano preda di una crisi asmatica, ho bisogno di ossigeno e quindi le gambe non vanno. Chiuderò con 24'20'' con una media di 3'48''/km se tengo conto dei 6,4km misurati dall'organizzazione con la rotella metrica (mio padre invece chiuderà a 4'25''/km, piano piano inizia a prendere "piede"). Non sono ne contento ne demoralizzato. Non posso fare il paragone perfetto con la scorsa edizione per via della lunghezza e del percorso diverso ma credo di essere andato un po meglio. Una prestazione nella norma. Considerando la difficoltà del tracciato, sempre molto mosso e con numerose curve, posso pensare di poter scendere facilmente sotto i 3'40''/km in gare più facili sulla stessa distanza. Bene o male dopo l'Ultra di Macomer non sono messo così male.
sabato 5 novembre 2011
Sardinia Ultramarathon 60km - 5h03'21''
Ore 9 del 23 ottobre, meno di 24 ore dalla Corsa Verde: siamo pronti alla partenza. Lo speaker, e presidente Pietro Cadoni della CS Fiamma Macomer, inizia l'appello. Passa un po di tempo rispetto all'orario ufficiale dello sparo, ma le risate e le battute che ne scaturiscono, nonché l'applauso per ogni atleta che risponde al richiamo, scaccia i pensieri e aumenta il buonumore. Lo start sarà talmente atteso, dopo questa iniezione di fiducia, che si parte con il sorriso sulla bocca. Calcolavo, se mi andrà bene, arriverò tra le 14 e le 15.. sono appena le 9 e 15 e mi mancano 60 km tra i boschi (è probabile che la cifra esatta sia 57,6k secondo qualche fonte, non cambia il fatto che è una gara molto lunga e con le sue difficoltà), tra zone archeologiche, tra strisce tagliafuoco e sentieri. Partiamo subito con una salita, poche centinaia di metri in asfalto e passiamo subito al primo viottolo. La strada si fa subito più stretta e mentre si inizia a guardare per terra, in modo da evitare i piccoli ostacoli, i più forti iniziano a scomparire dietro i brevi rettilinei e gli arbusti sporgenti. Maya, il cane di Orrù, la vedo accompagnarci gaia nel suo andare e venire, anche lei presto scomparirà da qualche parte, felice e serena tra i podisti, nel suo fare l'elastico tra i runner avanzati e quelli più indietro, andrà ben presto in avanscoperta con il suo padrone. Inizio a concentrami sul passo e seguo chi ho davanti. Dopo un po raggiungiamo una zona con la visuale più ampia. Le gambe girano bene, in una discesa, sulla striscia tagliafuoco, mi riavvicino in modo notevole al primo gruppo. La polvere rossa che ricopre il suolo ricorda l'esperienza di un astronauta sul suolo lunare, ma in questo caso sembriamo i colonizzatori di Marte. Credo che se dovessi pensare di atterrare su questo pianeta, questo tratto di gara sarebbe esattamente parte di quello che mi aspetterei. Ogni tanto evito un canale, scavato presumibilmente dall'acqua, e ogni tanto sfioro qualche roccia affiorante, per il resto mi faccio trasportare dalla discesa e non capisco perché io vada così veloce. Mi diverto a sprofondare in quella sostanza finissima e creo dei buchi enormi, è così soffice che viene voglia di correrci dentro ancora più velocemente, non dà per niente fastidio ai muscoli, ti ammortizza molto bene, quindi decido di spingere un po di più. Dopo un breve tempo questo divertimento finisce e come passiamo su altri sentieri, più rigidi nella loro percorrenza, perdo nuovamente da chi ho davanti. Inizio a impostare un nuovo passo, più rilassante, faccio calare il mio lieve affanno che sento aumentare nei polmoni, una breve salita mi indica meglio che andatura tenere. E' ancora prestissimo, abbiamo fatto pochi km, eppure la gara sembra già nel vivo, meglio non farsi fregare. Arriviamo così ad una discesa ripidissima, quasi dove calarsi con attenzione, come composta di scalini sulla roccia sporca di terra, da non sottovalutare, ci si deve quasi fermare, qualche passo agile e siamo in basso. Saranno stati una decina di metri ma amplifica i distacchi. Cambia lo scenario, secondo me da qui in poi può essere considerata come "zona archeologica". Ora è il turno di un tratto semplice come pendenze ma con dei canaloni scavati probabilmente da un fuoristrada, deve aver trovato il suolo bagnato e ha lasciato impressi, nella terra assettata, i suoi segni. Devo ancora abituarmi a perdere meno tempo nel trovare la strada giusta ed a rendere più automatiche le mie scelte in base agli ostacoli del terreno. Quanti saranno? 3-4Km? Ancora non sono stati sufficienti ad imparare il terreno. Devo iniziare a pensare meno a dove mettere i piedi, devo essere più intuitivo. Fortunatamente arriviamo già al tratto di asfalto che ci porta verso i Betili di Tamuli, le tombe dei giganti e il nuraghe omonimo. Siamo verso il 4° km sicuramente. Con precisione quasi matematica, infatti, troverò il primo ristoro! Sembrava non dovesse arrivare e invece eccolo lì, ci indica che mancano 55km circa. AIUTO! Per la cronaca, ogni 5km ci sarà un punto di ristoro con dolci, succhi di frutta, acqua, coca cola e altro, nonché si aveva la possibilità di farsi portare il proprio rifornimento privato nella postazione preferita! Fantastico. Siamo arrivati quindi ad 1/6 del primo giro, cartello 5K/35K. Un dodicesimo della gara. Bevo, mangio un pezzo di banana e vado avanti. C'è un piccolo giro da fare dentro la zona archeologica, saranno 500 metri, per fortuna ancora non ho perso così tanto. Mentre inizio il piccolo giro i primissimi ancora non l'hanno concluso. Magra consolazione ma ottima motivazione. Esco dalla zona Tamuli, ripasso davanti al ristoro e mi viene in mente che non mi sono guardato in giro, ricordo solo il panorama distante, ho notato solo quelli che in lontananza arrivavano al ristoro posizionato più in basso e poi, poi ricordo sostanzialmente l'erba tra i piedi. Accidenti, non ho visto niente!! Ho perso un occasione di godermi il paesaggio!! Mah, pazienza, sbagli della concentrazione!! Torniamo indietro per la stessa strada, per quelli che saranno 2 km del tratto a bastone. Quindi per totali 4km tra andata e ritorno ti incroci con tutti i podisti che hai dietro e viceversa. Mi accorgo solo ora che quindi rifarò quella ripida discesa, stavolta in salita. La approccerò con tranquillità, con 2 o 3 passi veloci, per evitare troppi strappi, è peggio di una scalinata ripida, ma breve, mentre inizia la mia fatica lei finisce. Mio malgrado, però, inizio a perdere posizioni, subito dopo questo tratto infatti mi supera Olmo e la Mora. Olmo con il suo passo che sembra evidenziare la bassa gravità del paesaggio marziano attraversato prima, la Mora con il suo passo agile, una via di mezzo tra un felino e uno stambecco, con la velocità di uno scoiattolo. Tornando indietro su questa strada incrocio come dicevo, gli altri atleti, ci incoraggiamo. Nel frattempo chi avevo davanti sparisce. Sono passati solo 7km circa, si torna su una nuova parte del circuito, inesplorato fino ad ora. Inizia una lunga striscia tagliafuoco dal fondo abbastanza buono, compatto, con avvallamenti qui e là. Lontano vedo delle maglie, ma le gambe non girano tantissimo, anzi, tendo a difendermi ancora. Ben presto vengo anche raggiunto e superato da qualche altro. Al ristoro del 10°km inoltre me la prendo comoda e vengo raggiunto da almeno 4 atleti. Qualcuno lo sento molto affaticato e mi preoccupo un po, sono io che sbaglio o sono loro? Io non emetto nessun respiro, spesso corro con la bocca chiusa e le gambe sono solo un po' imballate, per ora non me la sento di aumentare. Sarà solo nella salita seguente che inizio a trovarmi più a mio agio. Infatti con il gruppetto riesco a tenere una buona andatura fino al 12° km, lì inizia una ripida salita in sterrato che mette molto in difficoltà. Se non bastasse, su in alto, si vede la sua fine, non proprio una visione d'aiuto. Lontano e piccolina si vede anche qualche macchia colorata di chi l'ha quasi finita! Il respiro dei miei compagni si fa più forte. Io salgo regolare e sembro molto più fresco. Non penso più che ci sia un problema e su qualcuno dei miei compagni d'avventura guadagno alcune decine di metri. Finalmente, giunti verso la cima, si arriva, dopo un breve sentiero, su una zona in asfalto. Riconosco lo spiazzo della parte bassa, zona in cui si passa davanti prima di giungere alla chiesa di Sant'Antonio. C'è da fare anche il breve pezzo di strada lastricata per arrivare al piazzale più in alto, e dato che ci siamo, ci fanno passare per i gradini del giorno prima così da prendere il piazzale da una zona ancora più in alto. Nel frattempo incrociamo chi ha già fatto il piccolo giro di boa di Sant'Antonio. Fuggitivi si inoltrano già per un sentiero laterale fatto anche il giorno prima, si dileguano nel bosco dopo essersi fermati al ristoro posto alcune decine di metri più in alto. Faccio con sollievo i gradini e sbuco dalle rocce, svolto a sinistra ed ecco lì il tavolo con le vivande e le bevande.


giovedì 27 ottobre 2011
Corsa verde 2011 21k 1h35'01''



domenica 16 ottobre 2011
Settembre 2011
3 settembre: gara Stintino 5,130k a 3'38''/km
4 settembre: gara Ossi 13,8k circa a 4'13''/km
6 settembre: 6,5km a 4'32''/km
7 settembre: 8k a 4'21''/km
8 settembre: 54' tranquilli
10 settembre: 4k + 4k lenti
11 settembre: 47,2k a 4'44''/km
13 settembre: 5,5km a 3'57''/km + 2km lenti
14 settembre: 20' lenti + 2 x 1000 a 3'29''/km rec 5'
15 settembre: 8k a 4'04''/km
17 settembre: 5,960 a 3'48''/km gara ad Alghero
18 settembre: 8,7km a 4'31''/km
21 settembre: 9 x 1000 a 3'56''/km rec 400 m attivo
22 settembre: 6,3k a 4'03''/km + 2,1k tranquilli + 10x420 a 3'36''/km rec 1' fermo
24 settembre: 5,680km a 5'05''/km
25 settembre: mezza della wine half marathon 1h25'44'' a 4'04''/km
28 settembre: 10 x 1000 a 3'57''/km rec 400 attivo + 800m rec + 2k a 3'55''/km – di sera 8km a 4'25''/km
29 settembre: 5,2km a 5'01''/km
giovedì 13 ottobre 2011
2^ Maratona della Solidarietà Cagliari 3h10'12''

La mattina, quindi, arriviamo verso le 7 e 15 nel luogo del ritrovo. Chiediamo informazioni, parcheggiamo e andiamo a prendere un caffè in un bar dei portici di Via Roma. Cagliari è una città che purtroppo conosco ancora poco, per questo mi sembra quasi di essere andato a gareggiare fuori dalla Sardegna, tanto mi sento estraneo. In breve arrivano tanti podisti e ritiro il pettorale in mezzo a loro, anch'essi estranei rispetto alle gare del nord Sardegna. Non tutti però mi erano sconosciuti. Ritrovo invece tanti amici e le foto di rito diventano un momento sacro!






La 42,195k quindi mi è andata benone, considerando tutto. Ho realizzato il mio tempo di allenamento e l'unica cosa su cui mi son messo a riflettere non è tanto la mancanza di energia improvvisa ma quanto la presenza di dolori fastidiosi alla schiena e in mezzo al torace, come se le ossa sbattessero tra di loro, quelle mi hanno fatto rallentare più del dovuto e mi creavano fatica nella fatica. Forse, senza quei problemi, avrei perso qualche minuto in meno, in quanto mi mettevano a camminare per dare sollievo a questi dolori, la cui presenza non mi piaceva. Sul percorso non posso raccontare molto, tranne il fascino degli spazi molto più ampi di quelli a cui son abituato. La concentrazione mi faceva tenere la vista occupata dentro di me e su chi avevo intorno. Mi ricordo però di rotatorie, gente felice che ci applaudiva e di podisti che aspettavano la staffetta, che ci incoraggiavano come non mai. E poi quel tifo, subito dietro di noi, mentre arrivavamo alla mezza, chi c'era? Io non volevo guardare per evitare di perdere la concentrazione, pensavo alla presenza di una delle donne di classifica, alla staffetta (anche se non pensavo che si mettessero a correre così forte), a qualche atleta molto conosciuto nel luogo, poi a qualcuno delle handbike. Ma a casa l'ho scoperto, a pochi secondi è arrivato il primo della categoria T11, un real time di 1h25'38''. Non c'è da dire altro che: Andrea Cionna. Mi ricordo poi di lampi di paesaggi e lunghi rettilinei, il breve pezzo di sterrato, sopratutto il su e giù dei primi km, la lunga discesa verso il 10° km. E poi il Poetto, non ho visto il mare ma lo percepivo. Mi ricordo la sella del diavolo e il suo clima quasi tropicale, lì c'era proprio l'inferno! E dopo è stato anche peggio! Ci sono sceso dentro all'inferno. Non pensavo che ci potessero essere le corsie dei taxi tutte per noi! Però era scontato che per tornare verso il purgatorio e il paradiso si dovesse passare per un cavalcavia e un altra montagna di poche centinaia di metri, che dava l'illusione di non finire mai e di essere l'ostacolo per arrivare in un nuovo mondo.
Tutta questa fatica e queste prove mi hanno pure tolto l'appetito e ricordo ancora bene quel bel vassoio pieno di cibo che non riuscivo a mandar giù. Per fortuna, però, sono riuscito ad avere le forze per salire sul palco e prendere il premio come secondo di categoria (consiglio di rafforzare le risorse per i master e amatori). Cagliari è stata una bellissima esperienza, ero qui perché era una maratona sarda, perché ero curioso, perché dovevo tentare un'impresa impossibile, perché c'era Anna, per gli altri amici, per chi mi aveva convinto ad esserci, per Calcaterra, perché dovevamo ricordare Efisio, perché corro, perché sono fiero di essere un podista.
A proposito, questa era la mia prima maratona ufficiale.. anche se in allenamento ne avevo già fatte varie.

sabato 1 ottobre 2011
Sardinia Wine Half Marathon 1h25'45''

domenica 18 settembre 2011
5° Memorial Gianni Sardà Zanardi 5960 m 22'40''

giovedì 15 settembre 2011
Agosto 2011
4 agosto: 5,6km a 4'28''/km di mattina + 5,8k lenti e 6,7k a 4'12''/km di sera
5 agosto: 10,6 km lenti
6 agosto: 6,3km alla 12^ Corri Banari a 3'47''/km
8 agosto: 8 x1000 a 3'48''/km rec 3' fermo
10 agosto: 47,8K a 4'55''/km
11 agosto: 5,8km lenti + 4 x 1000 a 3'57''/km rec 3' fermo
13 agosto: Gara Ploaghe 5,080km a 3'43''/km
14 agosto: 11,5km a 4'21''/km
15 agosto: 6 x 1000 a 3'36''/km 3' rec fermo
16 agosto: 16,3k a 5'06''/km
17 agosto: 10 x1000 a 3'41''/km 2' rec fermo
19 agosto: 3,7km a 4'29''/km + 3' rec + 1500 a 3'26''/km + 5,4km a 4'41''/km
21 agosto: 17,7km (Dal mare alla Montagna 2011) in 1h 25'09'' a 4'49''/km
24 agosto: 12,3k a 4'38''/km
25 agosto: 6 x 1000 a 3'31''/km 3' rec fermo
27 agosto: Gara Oschiri, 4,650 a 3'44''/km
28 agosto: Gara Mores, 4,850 a 3'41''/km
30 agosto: 20,6km a 4'28''/km
31 agosto: 31,2km a 4'42''/km
martedì 6 settembre 2011
XI Ossi Tissi Usini (13,840k circa) 58'08''


domenica 4 settembre 2011
4^ edizione Stintino Corre 5,130k 18'36''
Ieri sera a Stintino ci stava per scappare una tempesta, ma per fortuna ci si è divertiti lo stesso e la gara si è disputata senza problemi: tuoni, fulmini e lampi si sono tenuti lontani. Circa 5km di bellissimo percorso panoramico (nella mia pignoleria userò per la mia media 5130 m) con la strada viscida ci hanno accompagnato per cale e calette fino al giro di boa. Il ritorno per il paese è molto suggestivo. Quando per una delle ultime curve ci si apre a noi la prima parte del porto si è al massimo della bellezza. Un calore umido che saliva dall'asfalto e i fulmini già lontani facevano venir voglia di altra pioggia per rinfrescarti, ma il vento del ritorno ha fatto sentire di meno la tipica sensazione del pesce fuor d'acqua. Una corsa un po particolare, con una breve discesa appena dopo la partenza, per uscir dal paese, dove il piede faceva fatica a tenere l'asfalto. L'aria era difficile da respirare e anche al ritorno la scarpe facevano difficoltà ad aderire. Infatti, siccome il percorso era esattamente uguale all'andata, al ritorno ritroviamo la salitina per entrare nell'ultimo rettilineo d'arrivo, e bisognava cambiare totalmente il movimento naturale di gambe per trovare un gesto con cui trasmettere spinta al suolo. Un ultima volata in curva ed è finita. Non ho molto da scrivere su questi 18 e poco più minuti di gara.
Una partenza veloce, resisto fino al giro di boa, che arriva velocissimo. Risento un po nel tratto leggermente in discesa ritornando al paese e poi tengo duro nel finale. Ho tanto bisogno di ossigeno, ma non mi sento sfiancato, in disagio come in altre occasioni, chiudo bene a 3'38''/km di media. E' la gara più veloce da me disputata in quest'anno. E se non è la più veloce, per effetto di una misura impossibile da definire perfettamente, la ritengo migliore in ogni caso, per via del caldo, dell'umidità e della strada scivolosa. Sono molto contento!! Peccato per lo scenario rovinato dal tempo meteorologico, ma Stintino era bella anche così, anche con quelle raffiche di vento. Prima della partenza veniva una voglia matta di correre, ci si sentiva un po elettrici. Più tardi la giornata si conclude con un ottimo rinfresco a base di panini, tramezzini e frutta. Le premiazioni fortunatamente si svolgono sotto una pioggia sottile che fa tanta atmosfera e poi a casa. Ottima giornata in una meta turistica bellissima. Peccato per gli scempi che mi creano piaghe nell'ottimismo, mentre percorro la strada di andata e ritorno: potevamo nuotare nell'oro, si è sbagliato tutto.
giovedì 1 settembre 2011
Corri San Giovanni Battista 4,850K - 17'53''
