Il mio sogno? trovare l'anima della corsa.. e della vita.

domenica 29 novembre 2009

Osidda 7120m - 27'28''


Oggi ero ad Osidda dove io e mio padre abbiamo partecipato al 3° Trofeo Osidda di Corsa nel tempo. Un bellissimo paesino di nemmeno 300 abitanti che si trova a pochi km dal fiume Tirso a sud est di Ozieri nella provincia di Nuoro. Qui l'agricoltura, la pastorizia e l'artigianato hanno conservato gli aspetti del passato e le stesse tradizioni di allora. Il centro abitato conserva le basi architettoniche originali. Piccole e caratteristiche casette di granito si arrampicano nelle strette viuzze lastricate del centro storico, dove spiccano balconcini in ferro battuto sostenuti da mensole anch’esse di granito.
Qui a oltre 600 metri l’aria è frizzante anche se son quasi le 10 del mattino e oggi correrò con la doppia canotta anche se tra una gara e l’altra dei bambini si farà mezzogiorno. Ritrovo Ivo e Giuseppe e il mio compagno Alessandro. Anche con loro continuo la mia perlustrazione turistica-sportiva del percorso di circa 890 metri poi ridimensionati a 835 m con Google e GPS. In ogni caso mi lascio andare, sia prima con mio padre, poi con loro, a fare tante fotografie delle tipiche casette della Barbagia. Ritrovo anche Fausto con cui scambio sempre con piacere qualche parola e tra una cosa e l’altra inizio un po’ a riscaldarmi. Faccio ancora un giro e studio un po’ le curve in discesa, sembrano far preoccupare ma in gara non daranno per niente problemi, anzi alle volte sembra di essere la pallina all’interno di un flipper, in una curva in particolare ho la sensazione di essere l’acqua di un torrente impetuoso di montagna che sbatte sul granito. Penso ancora a come ha fatto Rutigliano a passare così veloce in quei punti. La gara stà per partire, oggi il tempo sembra passare molto in fretta, son molto contento di esser venuto e il paese mi ricorda il ciclismo, sport che mi aveva fatto passare da queste parti più di una volta.
La giornata è bellissima e anche il corpo sembra rispondere bene. Tanto bene che forse in partenza esagero un po’ e vado subito davanti in mezzo a gente che so benissimo mi sorpasserà di lì a poco. In questo modo cmq mi evito del caos alla partenza e poi mi lascio sfilare pian piano. La gara però è dura e già dal primo giro vado al limite e faccio tanta fatica. Farò 8 giri così, con botta psicologica al quarto quando penserò..caspita ancora 4 di questi !!! Però pian pian i giri passano e l’ultimo lo farò relativamente con facilità. Osidda quindi mi mette in difficoltà ma io mi son divertito tanto: sali e scendi, curve strette..cosa chiedere di più..non un metro uguale all’altro, partenza relativamente piana, curva a destra e sinistra abbastanza larghe, discesa sempre più pendente fino alla prima stretta chicane su ciottoli grossi che sembrano staccarsi al nostro passaggio, nuova curva a sinistra e destra..si gira intorno ad un piccolo orto cittadino con tanto di olivi e si và verso la strada principale, si rigira a sinistra e poi destra, si fa inversione a U lungo una ringhiera che qualcuno prende come perno per girare e di nuovo veloci in leggera salita per vie strette, passaggio del torrente di montagna a sinistra in discesa sfiorando il granito della casa che quasi quasi ci invitavamo a pranzo dalla signora e di nuovo curva a destra. Qui inizia la salita seria, sembrava quasi che invece del lastricato in granito il piede facesse più grip sul ciottolato e si supera questo breve muretto per tornare sul viale dell’arrivo. Mancano ancora 7 giri ^_^. La mia gara non capisco bene come è..la media è sicuramente poco sopra i 4. Probabilmente un 4’06’’-07’’ come ad Orani come versione più pessimistica, ma sicuramente qualcosa in più potevo fare. Il fatto che non riuscissi a spingere in salita e un costante fiatone mi fanno pensare che oggi il percorso l’ho sottovalutato un po’..i primi 2 giri poco più lenti mi avrebbero sicuramente avvantaggiato. Mio padre rispetta la sua media e sembra migliorare di 8’’/km rispetto ad Orani mentre la maggior parte mi sembra che abbia fatto più o meno gli stessi tempi a km. Continua a parlare e parlare con chi li capita..avesse cosi tanta forza nelle gambe, quanto fiato, sarebbe lì a sfidarmi ^_^.
Il dopo gara sarà rallegrato da premiazione, rinfresco e pranzo, e nel pomeriggio, faccio un breve giro intorno ad Osidda dove potrò ammirare il presepe con sfondo affrescato, la mostra dei quadri di Culeddu Bachisio e Raffaela Santona (molto gentili a rispondere alle nostre domande ed a mio parere molto bravi!) e assaggiare alcuni tipi di miele di un produttore che con gli spostamenti delle api in diversi luoghi riesce a creare almeno una decina di mieli di piante tipiche della Sardegna. Vi lascio alla foto della pemiazione con la presenza del Sindaco.

venerdì 27 novembre 2009

La mia corsa 18/10/2009-27/11/2009

18/10/2009: 12,2 km della gara di Tissi
20/10/2009: 5,120 km a 4’45’’/km
21/10/2009: uscita molto veloce per via della minaccia di un temporale, partito molto veloce per fare almeno qualche chilometro finisco per fare 3800 metri a 4’21’’/km + 1100 tranquilli.
22/10/2009: 8 km a 4’16’’/km
23/10/2009: 8 km a 4’24’’/km
25/10/2009: non ci sono…la sera prima ho mangiato troppe cose che non andavano bene e non riuscivo a correre al meglio…solo 4km a 4’11’’/km + 2km a 4’43’’/km + 1500 metri.
26/10/2009: 11,6km a 4’21’’/km
27/10/2009: 8km a 4’50’’/km
28/10/2009: 10,130 km a 4’14’’/km
29/10/2009: 8km a 4’50’’/km
30/10/2009: pista, 3000 a 3’53’’/km + 800 a 3’30’’/km + 800 a 3’30’’/km + 1200 a 3’39’’/Km + 1000 a 3’36’’/km + 400 a 3’14’’/km + 600 a 3’34’’/km + 800 a 3’35’’/km + 2k a 4’46’’/km. Recuperi da fermo da 4’ ed in parte corrichiando.
1/11/2009: 8km a 4’20’’/km
2/11/2009: 8k a 4’14’’/km
4/11/2009: 13,810km a 4’22’’/km
6/11/2009: 4k a 3’48’’ + 4 km in progressione con media finale a 4’36’’/km
8/11/2009: 17,3 km a Burgos a circa 4’/km.
10/11/2009: 10,1km a circa 4’50’’/km – 5’/km..non so con precisione.
12/11/2009: pista, 2km a 3’56/km + 3’recupero + 1000 a 3’38’’ /km+ 800 a 3’34’’/km + 800 a 3’50’’ /km (completamente andato per non esser riuscito a recuperare bene) + 4km a 4’01’’…era una giornata no! (gli altri recuperi da 5’ in parte correndo e in parte da fermo)
13/11/2009: 8km a 4’18’’/km
15/11/2009: Gara Orani ..7750 metri a 4’06’’/km
17/11/2009: 8 km a 4’17’’/km
18/11/2009: 4 km su strada sali e scendi divisi in 3 ripetute da 1490, 1240 e 1270 metri..(3’48’’/km, 3’33’’ /km e 3’48’’/km) + 4km tranquilli.
20/11/2009: pista, 2km a 3’54’’/km + 1000 a 4’24’’/km + 1000 a 3’26’’/km + 600 a 3’22’’/km + 800 a 3’30’’ /km (recuperi 5’ parte da fermo e parte correndo)
21/11/2009: 8k a 4’23’’/km
23/11/2009: 11k a 4’29’’/km
24/11/2009: 8k a 4’15’’/km
26/11/2009: 5,5k a 4’17’’/km
27/11/2009: appena tornato..oggi gambe perfette..faccio il mio giro test..primi 4570 metri a 3’54’’..tutto perfetto e...e si chiude il passaggio a livello..il ritorno non sarà fatto con la stessa grinta e si chiude con un record bruciato (a quel punto il fatto di fermarmi mi ha rotto il ritmo e perdo più tempo a ingranare di nuovo da fermo che a continuare la corsa veloce) e 4 km in progressione che mi porteranno la media finale sui 8k a 4’07’’.

martedì 17 novembre 2009

Orani - 7750m 31'45''



Domenica mattina ero ad Orani per il XII Trofeo Sant’Andria, ultima tappa del CurriSardiniajò, il campionato regionale sardo che propone delle bellissime gare con premiazione finale.
Questo comune della Barbagia di Ollolai mi rivede con felicità al mio ritorno. Qui infatti son venuto anche a partecipare ad una o due gare (non ricordo bene) di ciclismo e nella stessa zona a pochi chilometri di distanza avevo partecipato ad una gara sempre di ciclismo, nel paese di Oniferi. In pratica questa zona ai piedi del Monte Gonare la conosco molto bene. Nonostante tutto la mattina inizia con qualche dubbio su quale strada prendere in prossimità dell’entrata del paese per poter arrivare al luogo dell’incontro. Infatti il paese è bello corposo e presenta una elevata presenza di edifici che nascondono meraviglie come la parrocchia di Sant’Andrea Apostolo che sarà parte della cornice del nostro percorso.
Da vedere però c’è ancora molto e oltre il santuario di Monte Gonare, il convento dei frati minori, chiesa di Sa Itria (davanti alla quale si passava alla prima curva) c’era ancora la torre Aragonese e il Museo Nivola. Proprio il museo sarà parte del percorso. La gara si snoderà per le vie del paese su terreno lastricato e ciottolato con presenza di parecchi sali e scendi con curve e controcurve.
Come già detto il percorso attraversa il parco dello stesso museo Nivola con la presenza di una breve rampa e un piccolo tratto leggermente tecnico insidiato da uno scolo dell’acqua laterale di una fontana.

Il percorso era della lunghezza di 1550 metri e si doveva ripetere 5 volte con passaggio e conclusione accanto alla sopracitata Sa Itria. La partecipazione alla gara è abbastanza elevata e prevede anche le gare delle categorie giovanili. Io devo essere sincero, un po’ invidio i senior o i master che si aggiudicheranno i primi posti e avranno nel premio finale anche il libro del museo. Anche altre volte avevo sottolineato il mio parere favorevole a questo tipo di premio oltre ai premi in denaro e in natura e questa volta mi dispiace non poter gareggiare per riuscire a ricevere questo premio in quanto non sono nella categoria e nel livello per ottenerlo. Cmq mi fa molto piacere che ci fosse. Il libro probabilmente racconta quanto detto nelle pagine del sito di Orani nella sezione dedicata a Costantino Nivola. Inaugurato nel giugno del 1995, il museo Nivola sorge a sud-est di Orani. Il complesso, progettato dall'architetto Umberto Floris e dall'architetto Peter Chermayeff, è situato sul fianco della collina denominata Su Cantaru e si affaccia sull'abitato, dominando un panorama di grande suggestione. Consta attualmente di tre ambiti: gli spazi esterni, il grande ambiente chiuso dell'ex lavatoio e gli uffici. Le opere esposte documentano tappe significative del percorso artistico di Costantino Nivola, uno degli scultori più originalmente creativi del nostro tempo, e il rapporto, mai interrotto, con la cultura della sua terra di origine. Come se non bastasse la sera non potrò neanche andare ad una visita gratuita al museo per via di un rientro in anticipo a casa. Riuscirò però ad avere il tempo per mangiare qualcosa poco prima, al magnifico e luculliano rinfresco spettacolare che verrà effettuato all’auditorium.
Passando alla gara oggi devo sottolineare la presenza anche di mio padre, che sempre più appassionato dalla corsa credo che ormai si alleni quanto me o poco ci manca. Ad ogni modo fa un bel risultato arrivando 7° di categoria su 17. Inoltre una gara del genere lo mette a dura prova in quanto deve ancora rafforzarsi abbastanza per evitare qualche piccolo problema dovuto ai sali e scendi. Ma tutto va bene e nonostante parta anche troppo forte finisce con una bella media intorno ai 4’50’’/km. Io penso che a volte possa dare molto di più ma lo limita a suo dire la pesantezza alle gambe e non tanto il fiato. Io invece parto molto male, vengo superato da decine di atleti ma mi riporto subito intorno ai primi 20 nella salita appena oltre la curva. Lo scatto mi costa sempre un po’ ma decido di strisciare quasi sulle case per passare almeno 60 o 70 corridori e portarmi sulla visuale aperta senza perdere troppo tempo per il traffico. Da quel momento mi passeranno poche persone e farò sempre un passo simile in tutti i giri. Soltanto ai primi chilometri mi sento un po’ in difficoltà e rallento un poco nelle salite per poi lasciarmi andare di più nei tratti in discesa. Arriverò in buona posizione e anche questa volta contento di vedere intorno a me volti che prima faticavo a tener vicini. Per fortuna il piede non mi darà problemi. Il giorno prima avevo rimediato una sorta di livido che però si era gonfiato e presentava una sorta di nodulo duro causato probabilmente da uno scarpone troppo rigido e legato molto stretto.
In conclusione anche questa giornata è stata stupenda, ho scoperto un paese magnifico. La corsa ti dà la possibilità di vedere più scenari di un luogo e molto più intimamente, si è molto a contatto con l'ambiente che ospita la manifestazione e queste gare iniziano a darmi l’idea di un hobby sportivo-turistico che mi sta risvegliando il piacere di riscoprire la conoscenza approfondita della mia isola e che può essere esteso facilmente anche ai luoghi oltremare. Vi lascio a qualche altra foto del paese e del percorso:

lunedì 9 novembre 2009

Burgos - Bultei (17,3k 1h08'44'')


Ieri mattina ho partecipato alla ottava edizione della maratonina del Goceano, una splendida gara di questa bellissima regione storica della Sardegna che climaticamente separa con i suoi monti il sud Sardegna dai venti carichi di umidità che provengono da nord. Nelle sue pendici orientate a sud sorgono diversi paesini, tra cui Burgos, punto di partenza di questa gara. Proprio Burgos vanta uno splendido scenario per via del suo castello arroccato su una collina dai versanti molto accentuati (vedi foto sottostante). I ruderi del Castello del Goceano, detto anche semplicemente castello di Burgos, sono situati su una collina che domina l'abitato, fondato da Mariano IV d'Arborea nel 1353 intorno al castello, eretto per volere di Gonario, Giudice di Torres, nel 1134. In questo castello fu rinchiusa e morì nel 1259 Adelasia, l'ultima giudicessa di Torres, dopo il cui regno il giudicato cadde nell'anarchia, fino alla vittoria dei pisani sui genovesi per il dominio su quest'ultimo. Il territorio è ricco di attrattive naturalistiche, architettoniche e storiche e dal castello stesso, ma anche dai punti più alti del paese e dalla strada panoramica si ammira uno splendido panorama sull'intera valle del fiume Tirso. Nei dintorni del paese, verso la frazione Foresta Burgos, si possono visitare il bel nuraghe Su Fraile e i resti delle antiche e magnifiche foreste dalle quali, la frazione, prende il nome.

La gara di oggi vede un percorso di 16 km, (poi calcolati come almeno 17,3..forse per alcuni qualche centinaio di metri in più) che dirigendosi verso nord est attraversa altri 5 paesi, Esporlatu, Bottida, Bono, Anela e conclusione a Bultei. La mattina non è delle migliori, anzi ci manca poco che diventi delle peggiori, ma nel senso migliore del termine. Stando alle previsioni, tutto si avvera e batte quel vento freddo previsto che porta piogge e grandine a spruzzate molto forti. Ritiro il numero e mi chiudo in macchina, c’è molto freddo e son indeciso se mettermi anche i pantaloni lunghi. Alla fine decido di correre senza, ma con canotta tecnica sotto, maglia lunga e maglia di società sopra. Alle mani mi metto un bel paio di guanti in lana e son pronto per il riscaldamento. Sicuramente il pantalone sarebbe eccessivo ed inoltre bagnandosi diventerebbe una zavorra. Guardando in giro la maggior parte corre con la canotta, ma io sento molto il freddo e preferisco così.

Ancora ho in mente le gambe che si bloccano nella gara di Osilo, ed oggi non voglio avere per niente quel problema, devo correre per più di un’ora e se arriva il freddo, il sangue va a riscaldare gli organi vitali con conseguente blocco dei muscoli e calo della mia velocità. La partenza, per fortuna, sarà data anche un pochino in anticipo per evitarci di rimanere sotto l’acqua, quando nuvole minacciose si vedevano dietro le montagne e iniziava già a piovere. Il primo tratto di discesa di circa 1500 metri lo faccio con il gruppo big e mi sento veramente bene, neanche mi stanco e tengo bene il passo, son contento, ho preso una bella decisione ad andarmene davanti. Già questo mi appaga, è bellissimo vedere la strada libera con nessuno che ti scappa. So che durerà poco ma anche questo fa parte del divertimento. Ci sarà poi il fatto che non conoscendo il percorso, avrò fatto un ottima scelta. Infatti, arrivando subito a Esporlatu si passa in strette stradine di paese con rampe molto insidiose in discesa che mi ricordano un po’ la gara di Tissi, cmq niente di durissimo, ma con le gambe fredde ci si può far male. Essendo lì davanti e non in mezzo alla calca scelgo bene i punti dove passare e non ho grossi problemi. Il gruppo va via in modo deciso, ma è normale, i primi andranno sotto i 3’20’’/km. Usciamo dal paese e ci aspetta un pezzo della salitina verso Burgos, giriamo per la strada statale e ci dirigiamo verso Bottida. In questo momento iniziano le prime difficoltà, in alcuni tratti il vento mi fa da muro e le tre maglie mi danno un po’ fastidio nel movimento della corsa. Per un’attimo esce il sole e forse penso di essermi coperto troppo. Sinceramente non mi ricordo bene questo pezzo di gara, ma credo di aver tenuto un bel ritmo. Arriviamo a Bottida, l’aria, appena usciti dal paese si fa minacciosa, io accelero un po’ dentro il paese come era solito venirmi anche nelle gare di ciclismo (sarà il contatto con la gente?? o il fatto che c’è sempre poco vento?? Boh) e ci troviamo subito fuori, iniziano almeno 3 km di salita che non sembrano finire mai, vengo ripreso da qualcuno e mi accorgo dalle facce che è tutta gente che va forte. Mi accorgo di essere andato molto bene fino a qui. Inizia a grandinare, ora penso che ho fatto bene a coprirmi. Il petto non mi fa male, i muscoli delle gambe non raggiungono la temperatura sufficiente per bloccarsi e vado del mio ritmo. Certo, non sono in difficoltà palese, ma è critica per tutti, le scarpe son 2 secchi d’acqua, la mia maglia gocciola e per fortuna però i guanti sembrano non essere eccessivamente bagnati. Invidio un po’ la leggerezza di una sola canotta, ma non avrei finito la gara in quelle condizioni. Cmq tra tira e molla, il gruppetto che mi ha preso si divide un po’ ed il primo TM mi sfugge via. Questo gruppetto che si invola riusciro sempre a vederlo fino a qualche centinaio di metri per quasi tutta la gara mentre si allontana sempre più e per tutto il resto del percorso da qui in poi invece io farò il mio ritmo. Finita la salita per Bono ci aspetta una lunga discesa non troppo pendente, ma dove far andare forte le gambe. Vedo in lontananza una master molto brava insieme ad un gruppetto..anche se per la verità ognuno faceva il suo ritmo e spesso e volentieri c’era chi si avvantaggiava di poche decine di metri e poi veniva ripreso e viceversa. Cmq in questa sola occasione cercando per un pò di andare a riprendere il gruppo del TM, e per prima cosa la Master, mi metto d’impegno e cerco di scendere al meglio. Guadagno qualche decina di metri, poi il passo diventa sempre più pesante e la discesa meno ripida e devo rallentare. Mi aggancio con la Master e qualche altro e andrò con loro per quasi tutto il resto della gara dato che avevano più o meno il mio passo. Al penultimo paesino dopo la parte dei sali e scendi cerco di allungare nuovamente in discesa, vado bene fino alla fine nonostante improvvisamente la scarpa destra mi si stringe attorno al piede procurandomi dolore. Al ritorno sul piano e in salita però pago un po’ il conto e devo dire che ne ho poco, vengo ripreso dal gruppo che mi stava dietro e mi riaggancio a loro. Poi a circa un chilometro da Bultei o forse poco più, in un tratto di piano vengo ripreso anche dal secondo Tm, proprio non c’è la faccio ad agganciarmi e nell’ultima discesa per Bultei mi sgancierò anche dal gruppetto della master finendo a poche decine di secondi da loro. In questa discesa ormai sento le gambe doloranti e capisco che probabilmente ho dato tutto e che questa gara era molto muscolare.


Oggi ne ho la prova, dolori muscolari, per me molto rari, ancora mi accompagnano. Nonostante tutto la media finale calcolata per il mio tempo di 1h08’44’’ mi dice che son sceso leggermente sotto i 4’/km e non devo far altro che rallegrarmi di questo risultato. Il percorso, che mi è piaciuto molto, era dispendioso ma regalava buoni tempi se si aveva forza per spingere in discesa e resistenza per fare una buona salita per Bono. Anche l’ultimo tratto non era da sottovalutare, si può pagare caro, più del normale se si arriva troppo stanchi.
Tornando alla gara penso che probabilmente potrei aver fatto un errore nel non bere neanche una volta durante i rifornimenti..nonostante l’intuito mi abbia fatto scegliere per questa opzione. Anche non avendo sete probabilmente 2 o 3 sorsi non mi avrebbero fatto male, anzi.. All’arrivo cmq vengo accolto da bicchieri di tè caldo, una novità per me, che avevo letto solo nei blog. Infatti credo sia la prima volta che lo trovo. Un ottima scelta! La premiazione avverrà in breve tempo dopo la fine della gara e ci sarà ad accoglierci un buon rinfresco con tanto ben di Dio.
Ora mi rimangono le immagini del percorso e della zona, che nonostante conoscessi già, ho vissuto più in profondità, purtroppo durante la gara ero molto concentrato sul percorso e sugli altri atleti ma mi rimane il ricordo di tutto quel verde e quei scenari di cui ho goduto durante il viaggio di andata e ritorno in macchina. Un ottimo percorso, anche se come accadde in questo tipo di gare dobbiamo fare un po’ i conti con le macchine che vengono da dietro. Ogni tanto, forse troppo spesso, mi dovevo girare a controllare le macchine così come era successo per Villanova. Piccolo inconveniente anche all’arrivo dove un’atleta è dovuto passare tra una transenna e il pullman, cmq conscio di tutti i problemi che porta l’organizzazione di una gara di questo tipo non posso che dare parere favorevole per questa giornata e sperare che anche il tempo atmosferico sia clemente per la prossima edizione a cui volentieri vorrei partecipare!!

Saluti. R.Davide

giovedì 5 novembre 2009

Sono ancora qui!!

Scrivo un veloce post per informare il mondo dei blog che son ancora in circolazione..^_^ ultimamente son un pò preso dalle lezioni della facoltà ma spero entro breve di uscire da questa tortura semestrale..hihihi..avrei molta voglia di scrivere ma prendere appunti mi stanca abbastanza e l'ultima cosa che voglio quando arrivo a casa è concentrarmi nello scrivere frasi di senso compiuto..^_^..quindi mi stò prendendo una pausa almeno dai blog, in ogni caso stò leggendo nei vari rari momenti i titoli di tutti i vostri post e delle iniziative bellissime che si stanno proponendo nel sito http://italianblogtrotters.blogspot.com/. Ogni tanto scriverò anche qualche commento appena prendo la pausa per gli esami in itinere. In ogni caso mi stò sempre allenando e questo mese farò le mie ultime gare dell'anno di cui darò sicuramente notizia..la pista stà procedendo bene anche se le curve mi danno sempre problemi per quanto riguarda un non simmetrico affaticamento della muscolatura.. però come faccio a starne senza?? è fantastica..ne ho bisogno. Ultima cosa di nota è il quasi grave infortunio a cui son scampato ieri sera. Brutta storta della caviglia sinistra sul bordo di un marciapiede..ho visto un'anno e mezzo di allenamento andare via..poi però nonostante il dolore del momento sembra che non ci sia nulla di grave, ho messo tanto ghiaccio e oggi sembra praticamente a posto. Forse stasera proverò a vedere se la situazione è sotto controllo con un'allenamento..starò molto attento ai segnali ed aggirò di conseguenza con un eventuale stop..
Vi saluto, a presto!