Il giorno dopo la Corrincentro....
Devo dire la verità, ho poca voglia di scrivere. Prima di oggi ancora meno. La mia vena creativa che animava questo blog è stata, ed è, direttamente proporzionale alla soddisfazione che provo per la corsa. Perciò ci voleva la mia, attualmente disputata, settima edizione (non sono mai mancato dal 2009) della Corrincentro di Sassari per portarmi a digitare la password e cliccare di nuovo il tasto che mutamente dice: scrivi un nuovo post. Con questo darò conto di alcuni brevi aggiornamenti di carattere trasversale al capitolo delle mie nuove avventure podistiche del nuovo anno, o almeno si spera che le saranno state. Perciò quello che seguirà è quanto.
Devo dire la verità, ho poca voglia di scrivere. Prima di oggi ancora meno. La mia vena creativa che animava questo blog è stata, ed è, direttamente proporzionale alla soddisfazione che provo per la corsa. Perciò ci voleva la mia, attualmente disputata, settima edizione (non sono mai mancato dal 2009) della Corrincentro di Sassari per portarmi a digitare la password e cliccare di nuovo il tasto che mutamente dice: scrivi un nuovo post. Con questo darò conto di alcuni brevi aggiornamenti di carattere trasversale al capitolo delle mie nuove avventure podistiche del nuovo anno, o almeno si spera che le saranno state. Perciò quello che seguirà è quanto.
In questi ultimi tempi sto combattendo con una fascite plantare, e ultimamente sembra che i plantari stiano leggermente dando un po' di sollievo al mio piede destro. Questo sollievo mi porta a riprendere un leggero allenamento (dal primo gennaio ho fatto 12 piccole uscite, con gara della Corrincentro di ieri compresa). Questo sembra che stia anche riequilibrando la mia povera schiena che, inconsapevole e piena di pietà per i dolori che il sistema nervoso doveva far scivolare ogni giorno dall'estremità podologica al cervello, cercava di caricare il peso solo sulla gamba sinistra.
Come dicevo, dal primo gennaio ho riprovato per l'ennesima volta a saggiare le sensazioni con dei miseri 4 km. E' andata benino, tanto che ho corso qualche breve allenamento fino al 6 gennaio, ogni giorno: sembra quasi che muovermi mi dia ancora più sollievo alla fascite rispetto che al mortale immobilismo dei glutei incatramati al divano o alle sedie. L'8 e il 9 gennaio altri allenamenti, l'11 gennaio ho fatto la gara a Sassari. Una gara più con me stesso: unico obiettivo esterno è stato quello di non perdere di vista mio padre, che alla fine mi darà 50''. Il mio tempo finale sarà di 31'32''. In parte dovuto anche al fatto che nella parte in salita ho camminato per 3 volte: il cuore e i polmoni dovevano prendere fiato pure loro.
Devo dire che sono molto contento. Ho cercato di trasmettere queste mie sensazioni positive anche a chi mi chiedeva come era andata: "E' già tanto che corro un po'", la mia risposta decisa. Certo, se non dovessi preoccuparmi di essere sempre cauto sarebbe un altro paio di maniche.
Poi c'è anche il fatto del peso. Da quando non ho più corso come si deve (diciamo dalla Sardinia Ultramarathon del 2012 in poi) ho preso 9-10 kg.: ora ne peso 63, ne pesavo anche 53 quando rientravo da qualche allenamento. Sono tanti, tantissimi, per un corridore. Si sono proprio sentiti tutti lungo i 6,5 km della gara di ieri, al di là dell'allenamento quasi inesistente (specie dal punto di vista cardiovascolare).
Ma passiamo ad alcuni fatti positivi. La Corrincentro è gustosa come sempre, porta input positivi allo spirito, sopratutto per il fatto che essendo abbinata ad altre iniziative, e con la presenza di stand, riempie la piazza di colori e di volti nuovi. Il percorso è sempre stimolante, e non ti guarda neanche in faccia se non sei preparato: se tu, podista, vedi questo da un punto di vista onesto non puoi che cercare di evitare di mollare. E non si parla della ricerca del traguardo della manifestazione.
Insomma: personalmente sono andato alla Corrincentro perché ci tenevo a non mancare ed a collezionarne un'altra, e perché avevo bisogno del sapore di vita podistico. Spero proprio che le figure influenti che circolavano nella mattinata di ieri abbiano sentito questi sapori, non necessariamente uguali al mio, ma simili, e che possano spingere nell'arricchire questo evento: dare una "mano economica istituzionale" agli organizzatori.. se lo meritano proprio. Cosa avrebbe il centro di Sassari dal punto di vista podistico senza la Corrincentro? Ormai è riscomparsa pure l'idea della mitica Sassari-Osilo. Se penso, se vedo, se sovente leggo di tante iniziative in righe digitali di pseudo sportivi o portatori del pensiero di uno stile di vita sano... o dispensatori di consigli sulla riduzione delle emissioni in città, di gente che, ora che è adulta, insegna agli altri che la bicicletta è salutare, che camminare è un'alternativa alla macchina... ma alla fin dei conti alle vere manifestazioni "per l'aria pulita e contro l'uso ossessivo delle macchine" siamo sempre noi.
E' proprio il ciclismo e la corsa che mi hanno insegnato a parcheggiare da qualche parte e mettermi a camminare per andare nei luoghi. Una più intima verità: da ragazzino mi aveva influenzato molto anche uno dei pensieri di Bruce Lee: "evita di usare l'ascensore, invece fai le scale", diceva.
E' proprio il ciclismo e la corsa che mi hanno insegnato a parcheggiare da qualche parte e mettermi a camminare per andare nei luoghi. Una più intima verità: da ragazzino mi aveva influenzato molto anche uno dei pensieri di Bruce Lee: "evita di usare l'ascensore, invece fai le scale", diceva.
Cambiando argomento, e tornando alla mia corsa, i prossimi obiettivi dovrebbero essere quelli di riprendermi pian piano e buttare giù il peso (mi farà tanto bene anche per la fascite..). La corsa mi darà una mano, perché senza muovermi non riesco proprio a mangiare meno di quello che faccio giornalmente, e di conseguenza provare a dimagrire con la sola dieta. Altra motivazione sarà quella di accompagnare mio padre in alcuni allenamenti, magari fare qualche buon allenamento di "andature" in vista della eventuale partecipazione alla Mezza Maratona del Giudicato di Oristano (il 1° marzo), nella quale si spera di scendere sotto 1h e 40': fare un passo medio leggermente sotto i 4'45''/km. Sicuramente c'è in programma di eseguire degli allenamenti a Platamona, provando a tenere il passo gara per distanze sempre superiori: c'è poco tempo ma sarebbe ottimale fare almeno 4 o 5 uscite di questo tipo entro la fine di febbraio.
Più o meno queste sono le cose che mi sentivo di scrivere in questa serata. Alla fine ho pure scritto più di quello che pensassi.
Spero di avere l'ottimismo per buttare giù, nero su bianco, altri post durante questo 2015. E magari renderne pubblico qualcuno.
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