E’ un vero piacere essere tornato a Nuoro. Avevo proprio voglia di esserci per via di diversi motivi. L’arrivo in Piazza D’Italia è come aver fatto un viaggio per andare a trovare un amico che sai ti offrirà come sempre ogni possibile agio per farti trovare la migliore accoglienza. Numerose maglie subito riempiranno gli ampi spazi del luogo di ritrovo, numerose chiacchierate faranno passare in un attimo il tempo e ci si trova presto a fare una spedizione sul nuovo percorso offerto dalla Corri Nuoro.
Posso dire che il tracciato ora è divisibile in due entità che possono assimilarsi allo Yin e Yang. La parte nuova, molto femminile, più intima e stretta, introversa, misteriosa, con la forte presenza dei luoghi in cui visse Grazia Deledda, il nostro premio Nobel per la letteratura. Poi la parte conosciuta, molto maschile, ampia, calda, solare e attiva. Due forze, due parti, due entità che non possono coesistere separatamente. Che sia una premessa ad un ulteriore futuro successo e miglioramento della Corri Nuoro? Sicuramente ci troviamo di fronte ad una gara che in tre anni, di cui ho visto la storia, ha saputo dare il massimo e che non accenna a sentirsi soddisfatta ma crede sempre con lo stesso entusiasmo a ciò che fa. Ne è testimonianza tutto il contorno che resta immutato e che è indice di grande lavoro! Dalla sicurezza del tracciato, al mega rinfresco del dopogara, alle premiazioni, alla cortesia, ai chip, alla trasparenza con cui tutto è fatto. E questo solo per elencare alcune delle caratteristiche che in questi 3 anni mi hanno portato da queste parti senza batter ciglio. Dicevo del tracciato e della gara: quest’anno sono sempre 4 giri ma con chilometraggio totale di 11,2km invece che 9,520km. Come sempre il sottoscritto parte un pochino troppo forte ma per fortuna questa volta mi do una calmata in più (per fortuna sottolineo!!). Mi lascio prendere solo dalla prima leggera salita del Corso Garibaldi, la dovrò affrontare solo altre 3 volte e quindi tiro un pochino. Mi sento agile e provo a recuperare qualche posizione, riuscendoci. Entro nella parte nuova abbastanza mossa e con la presenza di un piccolo strappo di 20 o 30 metri e le cose iniziano a sentirsi più pesantine. Tiro nuovamente i remi in barca e mi preparo per difendermi nel piano. Si va verso il traguardo e la strada diventa leggermente in discesa. E’ finito il primo giro. Inzio il secondo con la voglia di attaccare nuovamente in prossimità della leggera salita piena di pubblico. Passiamo in Via Brigata Sassari, Via Deffenu e nel piccolo tratto in forte discesa per il Corso. Questa volta però mi sento più affannato e mi difendo.
Da qui sarà un continuo affaticamento e mi sentirò sempre meno in spinta e dovrò stare attento a non bruciarmi totalmente. Mi sembra quasi di avere l’asma. Perciò mi metterò ad un passo leggermente inferiore e chiuderò senza farmi troppi rammarichi e senza nè progressioni e ne volate finali, perdo posizioni ma non tento neanche di evitare i danni. Al traguardo qualcuno mi dice che sono molto bianco, sarà una particolare fatica o altro ma chiuderò cmq con un 3’55’’/km e un tempo finale di 43’50’’. Niente di eccezionale, infatti speravo in un 3’50’’/km. I miei calcoli a freddo però me li ho fatti e so di essere in linea con i risultati dell’anno scorso, ho studiato le medie anche degli altri e sul campione considerato stimo che un 60-70% potrebbe aver peggiorato di qualche secondo la media come è successo nel mio caso o cmq ha fatto rilevare tempi simili (è logico se si prende in considerazione il tracciato più lungo e più variabile). In sintesi: stessa performance che non mi desta preoccupazioni ma che mi fa riflettere sul fatto che non ho migliorato per niente. D’altra parte questa gara mi ha sempre dato problemi come nel caso della Corrincentro. Ma dopo questa analisi direi di cambiare argomento e tornare al discorso iniziale: ho parlato già molto dell’eccezionale prodotto offerto dalla Corri Nuoro nel 2009 e 2010 e direi che quest’anno la sensazione anche durante la premiazione è la stessa. Per il resto non so perché ma quando devo andar via un po’ di nostalgia mi viene sempre. Quella piazza mi lascia una sensazione particolare, come se dovesse essermi successo qualcosa di speciale in qualche altra vita, o forse è stato il forte impatto della prima edizione a cui ho partecipato. Che mi riservi qualche cosa in futuro? Non so, sembra che tutto dica che dovrò tornarci ancora e ancora!
Articolo sul sito Amatori Nuoro:
9 commenti:
Davide...che voglia di Sardegna...complimenti, stai andando alla grande. Dai, che manca poco...
Ottima descrizione della manifestazione, il circuito mi è davvero piaciuto molto, anche se le caviglie non sono d'accordo. Considerando che questo è un circuito per chi sta allenando anche forza lattacida, non sei andato male, anzi, non ne farei un problema. Al momento il fondo è l'unico terreno sul quale ti devi concentrare per la Pistoia - Abetone. Ci vediamo a Sorso!
mi piace l'analisi 'orientalista' del tracciato, molto originale... ;) tu sempre al top!
X Anna: Grazie Anna... manca troppo poco :) che paura!!!!
La prossima volta dovrai farti il bagno nelle sue acque!!
X Grezzo: Grazie!!! si infatti a breve sparirò dalle scene sarde, giusto dopo Sorso ^_^
X Yogi: hahahahaha, giusto per stare in tema col mistero che percepisco in questa gara :) ...quella atmosfera che si legge nei libri di Grazia Deledda..
Sei forte Davide!!!!
Grazie Ezio!!!!!! :)
viaggi sempre forte Davide......bravo
Grazie Lello!! :)
Dai, Davide...non farti condizionare se sei un pò stanco...e non sarà un mal di gola a fermarti...
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