Il mio sogno? trovare l'anima della corsa.. e della vita.

lunedì 4 aprile 2011

VI Edizione della Mezza Maratona di Pischeredda 1h25’41’’


La mezza di Pischeredda a Nurachi è sempre una competizione ben organizzata e validissima. Mi ha fatto proprio piacere tornarci per la terza volta. Bellissimo percorso che ormai conosco molto bene e ottimo dopo gara con pranzo e posto a sedere. Premiazioni e pacchi gara sempre al top e ci incorniciano sempre ottime giornate. Il primo anno a dire il vero un po’ freschino ma si sta sempre bene. Non posso parlare bene di qualche zanzara di troppo :), e quest’anno, dei moscerini dello stagno, ma questa, però è la natura e sono condizioni che caratterizzano certe competizioni, non è una fattore per dare nessun commento negativo a Nurachi, anzi è quasi divertente ripensarci. Quindi anche quest’anno voto 10 a Nurachi e pensiero sicuro quale competizione da rifare per il prossimo anno (non mi dilungo oltre sulla descrizione della competizione in quanto ne ho parlato già nel 2009 e nel 2010). Oltretutto devo tornare per migliorare il tempo. Quest’anno non ci sono riuscito e anzi peggioro di 1’23’’. Devo dire che ci sono rimasto male e non sono soddisfatto. Arrivo 1° di categoria e di questo sono molto contento. Anche il 17° posto assoluto mi riempie di contentezza ma per il tempo beh, ancora oggi mi fa sentire un po’ deluso.


Comunque prima o poi doveva succedere, questa è la prima volta che non miglioro il tempo di una gara ed era la mia 70a competizione. Analizzando meglio la situazione, ma mi sembrano un po’ tante scuse, direi che quest’anno il clima caldo improvviso ha dato un po’ di problemini a tutti. Davanti i migliori hanno accusato anche 3 minuti circa sul loro tempo migliore, se non di più. Il percorso che è in buona parte sterrato quest’anno era molto più polveroso e meno compatto. Le scarpe scivolavano in maniera più consistente disperdendo molta energia. Un leggero vento tirava nella parte interminabile dello stagno e dava una brutta sensazione di disagio. Si sentiva caldo e poi il sudore ti raffreddava il corpo. I moscerini, consistenti nel primo giro, mi entravano negli occhi e nella gola e tendevano a farti rallentare per cercare di evitarli e non respirarli. Io che solitamente respiro a bocca spalancata ho avuto qualche fastidio. Anche il mio peso è leggermente elevato rispetto a maggio dell’anno scorso, un chilo in più, nel mio caso lo stimo 3,5’’ a km. Comunque il pensiero rimane che dovevo almeno fare un tempo uguale all’anno scorso ma per il resto meglio che non approfondisca ulteriormente la questione perché delle variabili e dei risultati degli altri atleti ne devo tener conto. Una cosa però mi sorprende, sarà la voglia di Pistoia-Abetone, però la sera, a distanza di 6 ore e con una bella birra in corpo, son riuscito a fare altri 15km su un circuito mosso e alla buona andatura di 4’34’’/km. Le gambe erano molto leggere e mai mi era capitato di fare una cosa simile. Questo è un punto importantissimo. Anche oggi il recupero lo definisco molto interessante. Per quanto riguarda la gara ci son anche altre cose da segnalare: sicuramente la partenza è stata troppo veloce come al solito e nonostante mi stessi controllando, la visione di alcuni atleti davanti e di quelli intorno, mi ha fatto passare in 11’17’’ ai 3000. Se il cartello era giusto ritengo in ogni caso un passo troppo veloce che ieri non mi potevo permettere neanche nelle pazzie di inizio gara, ma che è cmq più lento dell’anno scorso. Passo più lento (per fortuna viste le considerazioni di fine gara) anche ai 10000, che segnalano 39’28’’: sul momento speravo in un tempo più basso.


Realizzo che cmq il 2° giro di 10,5 km mi troverà molto più resistente, ma non sarà così. Insomma sono quasi sicuro che ne ho di più. Invece nel secondo giro, nonostante avverta una sensazione del tipo “mi sento fermo”, ma a cui non do credito, vado a peggiorare molto e invece di sentirmi quasi in spinta come 11 mesi fà, faccio fatica. Spero comunque in 4’/km ed invece chiudo in 1h25’41’’, un 4’04’’ che mi dà proprio una nota di disappunto.


Sono arrivato molto stanco ma in 30’ stò abbastanza bene. Concludendo direi che ho fatto proprio bene a scendere per la mezza invece che fare una gara più corta. Una bella gara ricca di pensieri ci vuole e in ottica piramidi credo che mi farà bene. Direi che è stato un lavoro di forza-resistenza-veloce e il caldo mi ha aiutato a simulare certe condizioni. Non a caso durante un momento di giramento di testa ho usato lo stesso espediente che ho usato durante la salita dell’Abetone, dei leggeri e brevi rallentamenti che mi hanno subito fatto passare tutto. Sabato poi farò un altra mezza abbastanza problematica con qualche salita e con del movimento. Nel quadro dell’allenamento voglio insistere e non lasciarmi distrarre da queste ultime considerazioni e continuerò con dei lavori di ripetute corte su diversi terreni e spero mi facciano aumentare la frequenza dei passi e risolvere il mio bruttissimo vizio di usare la forza, problema che mi trascino dal ciclismo. Spero mi diano anche un po’ di stile in quanto ultimamente la mia corsa si è abbruttita e spero mi consentano di non perdere velocità. Per finire ringrazio gli amici runner del sud Sardegna, e non solo, per la bella giornata!


Ringrazio Patrizia per la foto con la birra :) mi piace troppo!


martedì 29 marzo 2011

"Risveglio di fine marzo" di Ribichesu Davide :)

Alla fine della galleria umida, un'aria tiepida,

una luce non più fiocca e malinconica.

Arrivano lampi di breve asfalto e carica,

arrivano orizzonti lontani di timing infiniti.

Una lotta interna martirica,

un equilibrio di sacrifici impuniti.

Sono giorni di risveglio dalla radica.


lunedì 21 marzo 2011

7° Trofeo Monte Acuto Marathon 11,790k 47'


Il 7° Trofeo Monte Acuto Marathon è stato una garanzia anche quest’anno! Il percorso, si sa, è veramente bello e in soli 11,790 km mette profondamente alla prova. Salita iniziale dove non dormire, prime rampe ripide in discesa dove usare un po’ di tecnica, seguente discesa dove spingere bene e poi i brevi tratti di relativa pianura con la conclusione delle salite finali: questo è il menù che ogni anno mi fa sempre più faticare! Ma non è solo il percorso che rende un ottima manifestazione il Trofeo Monte Acuto, è il clima di festa che mi aveva colpito il primo anno in cui ci partecipai, è una premiazione veramente ricca con tanti premi e bei cestini, è il pranzo finale come ogni anno.

Insomma, bisogna tornarci perché questa manifestazione lo merita e tutto è curato: dai ristori al pacco gara. Quest’anno purtroppo viene tutto lievemente rovinato da un meteo un po’ capriccioso prima della partenza: ha fatto tanta pioggia durante il ritiro dei pacchi gara e ciò metteva un po’ di pensieri. Il freddo e il vento mi hanno fatto scegliere di mettere la maglia lunga ed evitare qualche sorpresa. Durante la partenza però la giornata si apre e si scalda. Lascio addosso in ogni caso la maglia e mi rilasso. Comincio il riscaldamento ma poi vengo sorpreso dalla partenza mentre chiacchieravo, mi accorgo di aver fatto si e no 500 metri. Pazienza, mi muovo un po’ sul posto e dovrei essere pronto. Dopo lo sparo prendo qualche leggero colpo nella lotta per le prime posizioni e riesco ad inserirmi subito tra i 15 e imposto il passo per il tratto di salita che misura meno di 2km. Si sale veloci ed io entro come al solito in difficoltà. Non riesco a respirare e sentirmi sciolto ed energico come vorrei. Comunque mi difendo senza arrivare al temuto 100% e lascio andar via il gruppo che volevo tenere. Svoltiamo a sinistra e ci buttiamo in discesa: le prime rampe non fanno altro che agevolarmi come sempre: adoro queste pendenze abbastanza elevate con curve. Senza spaccarmi recupero qualche posizione e provo ad avvicinare degli atleti ancora più lontani. In poche centinaia di metri però la pendenza si fa sempre più bassa e non riesco più a recuperare metri a nessuno e sto lì a poche decine di metri senza pretendere troppo da me stesso. Se non sbaglio qualcuno che era vicino a me mi dice che eravamo sui 3’15’’/km: non mi sembrava.

Arriviamo in brevissimo tempo verso metà gara e la strada spiana in frazione di San Nicola. Inizia a fare caldo e dopo una rotatoria attendo il punto in cui vado in crisi. Sono già provato ma, al contrario, proprio in questo breve rettilineo quasi piatto mi sembra di poter dare qualcosa in più. Entriamo nelle vie del centro abitato e qualcosa inizia a non andare, le brevi salite mi mettono in difficoltà: mi accorgo solo ora che nonostante tutto ho dato troppo in discesa, forse con 3-4 secondi al km in meno, chissà. Comunque raggiungo qualche componente del gruppo che stava davanti a me e sto con loro. Svoltiamo ancora in altre vie, sono tutti sali e scendi e faccio molta fatica, nell’ultimo provo ad accelerare e a liberarmi della compagnia ma devo di nuovo rallentare e mi recuperano i pochi metri. Usciamo da San Nicola che mancano pochissimi km. Qui inizia un pezzo di strada larga in salita che riporta ad Ozieri e qualche folata di vento in più mi fa cedere di schianto. Mi sento fermo e ho voglia di camminare ma continuo, davanti a me non vanno molto più forte, sono in equilibrio tra la forza che mi danno le figure da seguire e lo scenario degli spazi più ampi. Mi supera qualcuno: il mio compagno di squadra e la prima delle donne. Li guardo allontanarsi. Entriamo nella strada mezzo sterrata che risale ormai sulle porte di Ozieri, se non sbaglio zona chiamata degli Orti. Non so perché mi ricordo che ci fosse della pianura dove riposare un po’. Le gambe invece capiscono meglio e non vanno, diventa un inferno. Ho quasi l’impressione di essere alla fine di una maratona piena di difficoltà, sono appesantito, senza fiato e con tanta voglia di fermarmi. Ma davanti non si sono allontanati molto, vanno quasi del mio passo, non mollo e continuo. Le brevi salite si susseguono senza pietà su momenti di tratti leggeri, ti vogliono mandare a terra, vincerti, consumarti come onde che si sbattono sulla fragile costa.
Manca poco e siamo arrivati. Vado avanti e manca solo l’ultima rampa che non è terribile ma quando sei stanco diventa lunghissima e 2 volte più pesante. Entro nuovamente nell’abitato e sulla strada principale. In poche centinaia di metri perdo ancora qualche secondo da chi ho davanti e vengo superato da qualche altro bravissimo runner tra cui un fenomenale MM60! Ho da fare la piazza e l’ultima salitella finale che diventa un ulteriore prova, ma quella non la senti particolarmente perché in fondo c’è il riposo. Mi guardo costantemente dietro in preda all’insicurezza: finisco, finalmente!

Sarà una buona prova, non pensavo, mi sentivo lento ed invece, come volevo fare, tolgo qualcosa alla prestazione dell’anno scorso: 47’ spaccati contro il vecchio 48’16’’. Devo dire che sono contento. Lavo la stanchezza con un buon frullato e mi cambio. Son contento anche di essere andato in premiazione, 3° di categoria, e come sempre qui ad Ozieri il premio in natura è sempre ricco e questa volta c’è in aggiunta anche un bel libro sulla storia del doping scritto da Mennea. Mi piace ricevere dei libri come premio!! Come sempre tutta la giornata passa in fretta perché ci si trova bene e siamo già al pranzo. Serviti e riveriti e con buon cibo e vino-birra a volontà passiamo un bellissimo pomeriggio prima di tornare a Sassari. L’anno prossimo farò di tutto per esserci di nuovo e tentare di migliorare il 47’ e magari anche il 19° posto assoluto. Alla prossima!!

domenica 13 marzo 2011

15^ Corri Uri 4,530k 17'19''

15^ Corri Uri presente!!! Parliamo di uno dei paesi più rilevanti quando si porta in causa il carciofo del nord Sardegna, ed infatti non come l’anno scorso, ma invero come due anni fa, la competizione podistica è abbinata alla 21^ sagra del carciofo. Tanti stand, tante bancarelle e tanta gente al lavoro per proporre i loro buonissimi prodotti! Purtroppo però la giornata ventosa e la pioggia và e vieni rovina un po’ il tutto. Di positivo c’è il fatto che non è freddissimo e il riscaldamento pre gara non sarà una sofferenza inutile tra l’aria gelida. Tutte le categorie sono presenti ma nonostante tutto la partecipazione non sarà elevatissima e ciò toglie ancora di più un po’ di brio alla manifestazione. L’anno scorso invece il clima molto migliore aveva reso il tutto molto più allegro! Comunque il mio spirito è abbastanza gaio a differenza di quanto questo tempo atmosferico mi indisponga normalmente.

Ho voglia di gareggiare e ritrovo tanti amici che fanno passare il tempo molto in fretta. Detto ciò è normale che il riscaldamento si trasformi in uno dei momenti migliori della giornata e con questo direi di passare alla gara.
Questo percorso odierno, a quanto mi è stato detto, è quello di 3 edizioni fa in cui non ero presente. Si caratterizza per una partenza in leggera discesa, doppia curva a sinistra e salitella verso l’uscita del paese che passa davanti alla chiesa di Santa Croce e poi si avvia per il cimitero. Per arrivare davanti al cimitero si fa qualche altro centinaio di metri in piano e ci si ritrova al giro di boa. Questo è anche il tratto dove il vento frescolino mi fermava letteralmente. Dopo aver girato si torna indietro e si incrociano gli avversari, e giù per una lieve discesa si torna all’arrivo. Il circuito è da ripetere 5 volte e secondo il garmin dovrebbe essere intorno ai 906 metri per un totale di 4530 metri. Queste sono le lievi difficoltà. Per il resto gran parte del fondo stradale a lastricato e ciottoli dava qualche problemino in più del previsto e in curva e nei punti più pendenti si scivolava in maniera leggera. Quindi una gara semplice ma tirata che nel suo complesso non era da sottovalutare. Io però ci ho messo del mio per rendermi la vita difficile e appena partito scatto avanti come un assetato verso l’oasi e mi posiziono secondo. Dopo le prime curve rallento e sventato il pericolo di intasamenti alla prima curva mi faccio raggiungere. Non vorrei appesantirmi le gambe e aspetto qualcuno che mi tiri e mi protegga dal vento. Niente da fare, passo bene alla fine del primo giro e alla salita del secondo mi impiombo comunque. Forse la prima accelerazione è stata troppo forte!!!!Perdo posizioni e non vado. Comunque niente panico, dopo un po’ di problemi ritrovo una buona gestione. La gara sta però per terminare e negli ultimi giri e dopo un'altra posizione persa cerco di riprendere chi mi è davanti, senza riuscirci.

Una gara strana ma molto bella: i primi giri quasi sorrido solo per il semplice fatto che corro e durante questa galoppata mi sento un po’ meglio delle scorse gare. Sto bene e nonostante le gambe pesanti sono sereno e felice. Arrivo distrutto e il fatto di aver avuto la voglia di accelerare verso la fine è una buona cosa!. La media finale è da 8+, speravo leggermente meglio, ma non la butto: 3’49’’/km. La condotta di gara però è disastrosa. Riesco a ricavare le mie medie al giro grazie all’aiuto del mio vice allenatore ed era meglio non leggerle: 3’30’’/km – 3’50’’/km – 4’00’’/km – 3’57’’/km – 3’51’’/km. Cambiamo argomento!!
Purtroppo unica cosa negativa, che non vorrei mai scrivere, è la non presenza dell’acqua che se fosse per un motivo di soldi, con l’aggiunta di soli 0,50 euro, (che avrei ben pagato se penso che oggi c’era da sborsare solo 1,50 di Fidal) la sua apparizione avrebbe dato alla gara un atmosfera di ottima impressione. L’acqua non dovrebbe mai mancare. Per il resto mi sono molto divertito e ringrazio gli organizzatori. In ogni caso c’è sempre da apprezzare un percorso totalmente chiuso al traffico e lo sforzo fatto per dare vita ad una manifestazione che ci regala una domenica diversa e in compagnia degli altri podisti.
Comunque, archiviata questa gara, in cui fortunatamente rientro 2° sul podio e prendo un bel cestinetto, penso alla prossima corsa che servirà come test per capire a che punto sono rispetto all’anno scorso. Stesso percorso, stesso periodo!! Ottimo, non chiedo di meglio!!

martedì 1 marzo 2011

Gennaio e febbraio 2011

Chiudo febbraio con un mese di allenamento in più... 184 km in più rispetto all'anno scorso considerando il giorno 28 febbraio. Sono più che soddisfatto, anche i tempi in generale sembrano leggermente migliori e anche i lunghi mi sembrano positivi... se mi dovessi sbilanciare, sui lunghi, trovo una condizione pari a quella che avevo ad aprile dell'anno scorso. Spero di continuare con questo trend.
1 gennaio : 5,1km a 5’17’’/km
2 gennaio : 10km a 5’12’’/km
3 gennaio : 6,2km a 4'14’’/km + 2’ rec + 4km a 4’29’’/km
5 gennaio : 4km a 3’53’’/km + 2’ rec + 6km a 4’27’’/km
6 gennaio : 19,460 km a 4’41’’/km (con accelerazione fino alla fine dopo 35’ circa)
7 gennaio : 10,3 km a 5’15’’/km
8 gennaio: 6,5km a 4’21’’/km + 3x420 (3’25’’/km – 3’22’’/km – 3’13’’/km con rec 3’) + 2,3 km a 4’34’’/km
9 gennaio: 21,3km a 4’17’’/km in collinare
11 gennaio: 6,5 km a 4’13’’/km + 2x420 (3’15’’/km – 3’13’’/km con rec 3’) + 2,870 a 4’25’’/km
12 gennaio: 14,9 km 4’28’’/km (rec camminando al 30° e 52° di 2’)
13 gennaio: 10km a 4’49’’/km
14 gennaio: 6,9 km a 4’26’’/km + 3’ rec + 420m a 3’13’’/km + 2,9km a 4’46’’/km
16 gennaio: 6,2km gara Corrincentro a 3’59’’/km + 6 km in serata a 5’10’’/km
18 gennaio: 15,9 km a 4’30’’/km (con camminata di 3’ al 40° compresa)
19 gennaio: 16,4km a 4’25’’/km
20 gennaio: 4,1km tranquilli + 2x640 (3’34’’/km rec 3’) + 2km tranquilli
23 gennaio: 5,4km Cross Olbia a 3’53’’/km
24 gennaio: 10,1km a 4’31’’/km
26 gennaio: 24,7km a 4’31’’/km
27 gennaio: 10,2km a 4’38’’/km
29 gennaio: 13,6 km a 4’24’’/km
31 gennaio: 27 km a 4’38’’/km
2 febbraio: 5,2 km a 4’31’’/km + 5x240m 4% rec discesa cam a 3’41’’/km + 5,3 km tranquilli.
4 febbraio: 5,6 km a 4’21’’/km + 5x240 4% rec discesa cam a 3’39’’/km + 3,9 km tranquilli.
5 febbraio: 31km in bici: sintesi a 26,9 km/h di media.
7 febbraio: 21,3km a 4’40’’/km.
9 febbraio: 2,5km in 10’51’’ a 4’20’’/km + 4x1000 (Baldinca) a 3’43’’/km rec 2’ fermo + 1km molto tranquillo.
Dopo 2h e 30, 7,6km molto tranquilli.
11 febbraio: 5,6km a 4’15’’/km + 6x240 4% rec cam. disc. 3’32’’/km + 5,4km a 4’35’’/km.
12 febbraio: 6,1km a 4’42’’/km
14 febbraio: 8,2km a 4’27’’/km
15 febbraio: 20,450 km a 4’23’’/km
16 febbraio: 3,7km a 5’06’’/km
17 febbraio: 2,85 km tranquilli + 3x1000 a 3’56’’/km rec 1000 metri corsa lenta (Baldinca) + 2,2km tranquilli
18 febbraio: 5,270km a 4’11’/km + 1’30’’ rec fermo + 5,270km a 4’18’’/km
19 febbraio: 3,4km a 5’50’’/km
20 febbraio: Gran fondo Sulcis, 25k a 4’16’’/km
21 febbraio: 8km a 4’38’’/km
22 febbraio: 8,5km a 4’25’’/km
23 febbraio: 4k a 4’18’’/km + 4x420 a 3’24’’/km media rec 2’ fermo + 1500 tranquilli
24 febbraio: 9,2km a 4’27’’/km
25 febbraio: 4,3km a 5’05’’/km
26 febbraio: 28,2km a 4’31’’/km
28 febbraio: 3km a 4’15’’/km + 4x1000 (Baldinca) a 3’39’’/km rec 2’fermo + 2,6km tranquilli.



lunedì 21 febbraio 2011

5^ Gran Fondo del Sulcis Memorial Mandaresu-25k 1h46'30''

Febbraio doveva rimanere un mese vuoto dal punto di vista delle competizioni podistiche. Ma una possibilità c’era. Da gennaio vedevo questa Gran Fondo del Sulcis sul calendario, a 226 km da casa mia. Un bel viaggio! La distanza e il mese freddo non mi avevano invogliato molto e preferivo non farla. C’è da dire che sentivo parlarne molto bene e il fatto che fosse un percorso in mezzo ai boschi mi stimolava parecchio. Inoltre era un ottimo lungo da fare come allenamento tosto per la mia partecipazione alla Pistoia Abetone. Indeciso, dopo un pò avevo lasciato perdere e mi sono concentrato su altri impegni. Poi però l’imprevisto arriva con Anna Giunchi. Deve sbarcare in Sardegnaaaaaaaaaaaa per la prima volta e parteciperà alla corsa. Inizio a parlarci un po’ e lei mi dice più volte di venire. Un duro colpo viene assestato: avrei proprio voglia di correre e di conoscere la leggendaria Anna!! Poi entra in causa anche Sergio Fulgheri, mi invoglia anche lui, dovrà partecipare, inizia uno scambio di informazioni e qui devo ammetterlo, ho già deciso, ma siamo agli ultimi giorni. Così a una settimana dalla gara mi faccio iscrivere! Sergio mi ricorda la Pistoia Abetone! L’ho conosciuto lì, lui di Santadi, io di Sassari e ci si trova all’Abetone! Lui è una persona gentilissima e un atleta molto forte, capace di arrivare secondo dei sardi dietro al formidabile Efisio Usai nell’ultra di 50km in salita più famosa d’Italia.
Così si arriva al giorno della gara, si parte e in un lampo ci troviamo alla chiesa di Santa Lucia (e suo piccolo parco), a pochi km da Capoterra, e sede del ritrovo.


Troviamo subito i gentilissimi coniugi Sole che mi spediranno delle bellissime foto e chiacchieriamo con loro. Più tardi prendo il numero ed eccola: Anna! La riconosco subito e lei mi vede e mi stritola in un abbraccio. Ci si accorge subito della sua spontaneità! Che dire di Anna?: ci ho passato questo breve tempo tra pre e dopo gara ma con lei ci si prende confidenza subito, sembra che la conosci da sempre, una persona educata e solare, energica e molto in gamba!!! Sono proprio contento di averla conosciuta e spero di rivederla presto!!!! Poi trovo Sergio e ci si mette tutti a chiacchierare. Oltretutto ci dà le ultime dritte sul percorso e la sua gentilezza si trasforma in un permesso per mio padre per far parte delle macchine dell’organizzazione. Con tutte queste belle cose il momento dello start arriva più che presto e ci troviamo subito a macinare il primo km del percorso. Davanti Secci e Salaris (vincitore della maratona sulla sabbia la settimana scorsa) volano via dai primi metri e in pochi minuti non li vedrò più fino al traguardo, in cui giungono con posizioni immutate. Noi comunque siamo quasi subito intorno ai 4’/km e trovo sempre in Sergio un compagno di gara per quasi metà del tragitto. Abbiamo lo stesso passo e credo, anzi, che un po’ mi abbia aspettato, secondo me poteva andar via anche prima. Inoltre devo ringraziarlo per l’incoraggiamento che mi ha dato nei momenti di difficoltà arrivati durante i primi km in cui la strada prendeva ad impennarsi veramente, cioè circa verso il 14° km.


Ma la gara come era?? Splendida! Purtroppo non ho visto molto intorno a me, ero molto concentrato e zitto. Lo sguardo sulla strada o sulle schiene e le curve davanti a me. Ma lo so, ne sono conscio dello spettacolo ai fianchi: il verde incorniciava la vista periferica, ho lampi del laghetto e del ruscello, note del suono dell’acqua che scorre, le montagne in fondo alla strada, le nubi che annunciano pioggia e poi purtroppo l’impegno mi ricorda molto di più la ghiaia, questa strada tenuta praticamente il più naturale possibile: un ottima scelta ambientalista! La cornice quindi è spettacolare ma la giornata, ahimè, è stata nuvolosa con un vento freddo che a quasi 500 metri s.l.m. mi ha piegato in due dandomi più problemi del previsto oltre a quelli della mia crisi nei tratti più duri. Ma il vento gelido, che mi ha fatto venire una mano quasi bianca e con leggeri toni blu e che mi ha reso il braccio sinistro dolorante, non è stato per niente negativo: era come parte del percorso. Ha dato durezza ad una prova già di per sé da non sottovalutare. Sono 25 km di strada sterrata al 90% (tranne il primo e l’ultimo km circa) tendenti sempre a salire con qualche cambio di pendenza in cui fare recuperi strategici e una prova di testa prima del 19° in cui le pendenze, non durissime, ma che inducono a spingere ti logorano e poi ti fanno tuffare verso l’arrivo. Subito dopo di queste delizie in salita, quindi, una bella discesa dove correre a tutta nei primi km. Si arriva alla mezza volando. Se si hanno gambe si può stravolgere in meglio la propria posizione in classifica e andare a guadagnare minuti. Si arriva verso il traguardo con le sensazioni che chiedono di fermarti e pensi che era meglio arrivare con la pendenza iniziale che ti porta giù da sola fin sotto il 25°. E invece bisogna spingere ancora e spingere tanto!. Da lontano si sente la voce del presidente regionale Fidal e la fanfara dei Bersaglieri: manca più di mezzo km. Intorno silenzio e natura. Arrivo con tanta voglia di festeggiare! Mi sembra quasi di aver ottenuto un podio assoluto ed invece sono 23°, spunto anche un 3° di categoria e un 4'16''/km di media. Però sono talmente contento di aver chiuso questa gara e aver tenuto stretti i denti che mi sembra di aver fatto un impresa. Dopo i 50 km è la mia gara più lunga. Per ora avevo fatto solo mezze! Che bello!


Ora mi ritrovo a bere avidamente molti bicchieri di tè caldo nel ristoro, poi torno indietro e aspetto Anna: passa e li dico: Brava Anna!!!. Trova le energie per ringraziarmi. Vince la gara e sarà contentissima di questo weekend!. Così si arriva anche alle premiazione. Mi prende un po’ di tristezza a salutare tutti, e nel voltarmi intorno e dare uno sguardo ai boschi e ai volti amici mi prende un po’ di nostalgia e di malinconia. Si torna a casa e si spera in nuove avventure e in nuovi momenti senza ne tempo ne pensieri. E’ stata una giornata magnifica!

lunedì 14 febbraio 2011

sabato 5 febbraio 2011

Un giro in bici...



E capita che certe volte di corsa non ne vuoi neanche sentire parlare. Ci sono giorni in cui è l'attività meno consigliata, meglio il riposo per scaricare qualche km di troppo. Ma la voglia di non stare fermo ti inquieta, soprattuto se fuori il sole brilla. Così per sfidare quella leggera brezza gelida vanno bene una maglia corta, una a maniche lunghe, i pantaloni lunghi per correre e una bici. La mia C40 aveva ancor più voglia di me di vibrare lungo l'asfalto e appena l'ho presa in mano mi ha regalato ciò che lei sentiva nei copertoncini. Cosi come un serpente, ci siamo avviati lungo le strade conosciute fino al mare, per vederlo calmo e addomentato, a notare i fidanzatini che già passeggiavano e le famiglie che prendevano un pò d'aria dopo le brutte giornate. Un attimo e si torna. Dopo la breve discesa con vista panoramica sul Golfo dell'Asinara si deve pagare il prezzo della visione sul filo dei 50 - 60 km/h, dono della discesa. Che salita al ritorno, ma anche: che libertà!! 1h e 9 minuti di volo sulle ali di uno sport fantastico. Oggi mi è pure venuta in mente una cosa: ma perché non ricambio sport? no, non tradirò la corsa per il primo amore (anche se a dir la verità è il secondo dopo il pattinaggio). La corsa trasmette altre profonde sensazioni, e son certo possono mancare anche quelle. Certo il primo bacio non si scorda mai, ma è grazie alla corsa se oggi non ho fatto quasi neanche fatica e son potuto tornare a casa molto allegro. Infatti, tornare a pedalare seriamente è un altra cosa, si fà fatica, ed è facile che certi giorni ci bisticci. Lo prova il fatto che nonostante la mia andatura fosse brillante grazie all'allenamento podistico, ho fatto 31km ad una media molto bassa: 26,9km/h. Le mie passeggiate erano nell'ordine di 120km a 30km/h o allenamenti solitari di 60 - 70 km tranquillamente a 34km/h. Ed anche allora non era niente di speciale. Comunque una bella soddisfazione: tornare a mettere quel 52 -21/19/17.. e tutti fino a giù, era una dolce musica, il pollice faceva tac tac tac e le corone sdeng sdeng sdeng... quanto tempo...


Cmq dopo questo allenamento strategico piazzato lì, si torna a parlare di corsa: in questo periodo corro e basta, gennaio è andato bene e si è chiuso con 124km in più dell'anno scorso... sarebbe bello continuare su questa quantità ma presto farò più giornate di riposo e sarà difficile. Nota particolare è quella di aver fatto qualche piccolo scatto in salita e di essermi riempito di dolori al gluteo sinistro: sembrano quei dolori di quando si andava a giocare a pallone con gli amici e si tornava a pezzi... qualche giorno e passerà. Nella resistenza sembra che un po del lavoro dell'anno scorso mi sia rimasto, ma per ora rimango ancora prudente su questo pensiero. Febbraio sarà molto interessante da affrontare.


Buone corse a tutti e spero che questo bel tempo ve ne faccia fare tante!!