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lunedì 21 marzo 2011

7° Trofeo Monte Acuto Marathon 11,790k 47'


Il 7° Trofeo Monte Acuto Marathon è stato una garanzia anche quest’anno! Il percorso, si sa, è veramente bello e in soli 11,790 km mette profondamente alla prova. Salita iniziale dove non dormire, prime rampe ripide in discesa dove usare un po’ di tecnica, seguente discesa dove spingere bene e poi i brevi tratti di relativa pianura con la conclusione delle salite finali: questo è il menù che ogni anno mi fa sempre più faticare! Ma non è solo il percorso che rende un ottima manifestazione il Trofeo Monte Acuto, è il clima di festa che mi aveva colpito il primo anno in cui ci partecipai, è una premiazione veramente ricca con tanti premi e bei cestini, è il pranzo finale come ogni anno.

Insomma, bisogna tornarci perché questa manifestazione lo merita e tutto è curato: dai ristori al pacco gara. Quest’anno purtroppo viene tutto lievemente rovinato da un meteo un po’ capriccioso prima della partenza: ha fatto tanta pioggia durante il ritiro dei pacchi gara e ciò metteva un po’ di pensieri. Il freddo e il vento mi hanno fatto scegliere di mettere la maglia lunga ed evitare qualche sorpresa. Durante la partenza però la giornata si apre e si scalda. Lascio addosso in ogni caso la maglia e mi rilasso. Comincio il riscaldamento ma poi vengo sorpreso dalla partenza mentre chiacchieravo, mi accorgo di aver fatto si e no 500 metri. Pazienza, mi muovo un po’ sul posto e dovrei essere pronto. Dopo lo sparo prendo qualche leggero colpo nella lotta per le prime posizioni e riesco ad inserirmi subito tra i 15 e imposto il passo per il tratto di salita che misura meno di 2km. Si sale veloci ed io entro come al solito in difficoltà. Non riesco a respirare e sentirmi sciolto ed energico come vorrei. Comunque mi difendo senza arrivare al temuto 100% e lascio andar via il gruppo che volevo tenere. Svoltiamo a sinistra e ci buttiamo in discesa: le prime rampe non fanno altro che agevolarmi come sempre: adoro queste pendenze abbastanza elevate con curve. Senza spaccarmi recupero qualche posizione e provo ad avvicinare degli atleti ancora più lontani. In poche centinaia di metri però la pendenza si fa sempre più bassa e non riesco più a recuperare metri a nessuno e sto lì a poche decine di metri senza pretendere troppo da me stesso. Se non sbaglio qualcuno che era vicino a me mi dice che eravamo sui 3’15’’/km: non mi sembrava.

Arriviamo in brevissimo tempo verso metà gara e la strada spiana in frazione di San Nicola. Inizia a fare caldo e dopo una rotatoria attendo il punto in cui vado in crisi. Sono già provato ma, al contrario, proprio in questo breve rettilineo quasi piatto mi sembra di poter dare qualcosa in più. Entriamo nelle vie del centro abitato e qualcosa inizia a non andare, le brevi salite mi mettono in difficoltà: mi accorgo solo ora che nonostante tutto ho dato troppo in discesa, forse con 3-4 secondi al km in meno, chissà. Comunque raggiungo qualche componente del gruppo che stava davanti a me e sto con loro. Svoltiamo ancora in altre vie, sono tutti sali e scendi e faccio molta fatica, nell’ultimo provo ad accelerare e a liberarmi della compagnia ma devo di nuovo rallentare e mi recuperano i pochi metri. Usciamo da San Nicola che mancano pochissimi km. Qui inizia un pezzo di strada larga in salita che riporta ad Ozieri e qualche folata di vento in più mi fa cedere di schianto. Mi sento fermo e ho voglia di camminare ma continuo, davanti a me non vanno molto più forte, sono in equilibrio tra la forza che mi danno le figure da seguire e lo scenario degli spazi più ampi. Mi supera qualcuno: il mio compagno di squadra e la prima delle donne. Li guardo allontanarsi. Entriamo nella strada mezzo sterrata che risale ormai sulle porte di Ozieri, se non sbaglio zona chiamata degli Orti. Non so perché mi ricordo che ci fosse della pianura dove riposare un po’. Le gambe invece capiscono meglio e non vanno, diventa un inferno. Ho quasi l’impressione di essere alla fine di una maratona piena di difficoltà, sono appesantito, senza fiato e con tanta voglia di fermarmi. Ma davanti non si sono allontanati molto, vanno quasi del mio passo, non mollo e continuo. Le brevi salite si susseguono senza pietà su momenti di tratti leggeri, ti vogliono mandare a terra, vincerti, consumarti come onde che si sbattono sulla fragile costa.
Manca poco e siamo arrivati. Vado avanti e manca solo l’ultima rampa che non è terribile ma quando sei stanco diventa lunghissima e 2 volte più pesante. Entro nuovamente nell’abitato e sulla strada principale. In poche centinaia di metri perdo ancora qualche secondo da chi ho davanti e vengo superato da qualche altro bravissimo runner tra cui un fenomenale MM60! Ho da fare la piazza e l’ultima salitella finale che diventa un ulteriore prova, ma quella non la senti particolarmente perché in fondo c’è il riposo. Mi guardo costantemente dietro in preda all’insicurezza: finisco, finalmente!

Sarà una buona prova, non pensavo, mi sentivo lento ed invece, come volevo fare, tolgo qualcosa alla prestazione dell’anno scorso: 47’ spaccati contro il vecchio 48’16’’. Devo dire che sono contento. Lavo la stanchezza con un buon frullato e mi cambio. Son contento anche di essere andato in premiazione, 3° di categoria, e come sempre qui ad Ozieri il premio in natura è sempre ricco e questa volta c’è in aggiunta anche un bel libro sulla storia del doping scritto da Mennea. Mi piace ricevere dei libri come premio!! Come sempre tutta la giornata passa in fretta perché ci si trova bene e siamo già al pranzo. Serviti e riveriti e con buon cibo e vino-birra a volontà passiamo un bellissimo pomeriggio prima di tornare a Sassari. L’anno prossimo farò di tutto per esserci di nuovo e tentare di migliorare il 47’ e magari anche il 19° posto assoluto. Alla prossima!!

9 commenti:

Grezzo ha detto...

La sensazione che ho avuto io era di un "a tutta birra" che non ti lasciava respirare, insomma, zone tranquille proprio non ne trovavi. Qualcosa di simile a quello che ho provato a Villanova, anche se non così estremo. Comunque concordo in pieno sulla buona riuscita della manifestazione, malgrado l'arrabbiatura degli organizzatori che si sono visti tagliare un buon numero di partecipanti per la decisione della fidal di mettere in calendario una gara concomitante un campionato.

Grezzo ha detto...

A proposito della gara, mi è dispiaciuto molto per l'assenza di un master importante, ho saputo che Ivan Pulina si è infortunato e non si sa quando potrà rientrare, un vero peccato!

Rocha ha detto...

Bella corsa e bel racconto, complimenti !

Davide R. ha detto...

X Grezzo: si leggevo sull'Amatori Nuoro il post di Zara! Si il circuito è così... stesse sensazioni ogni anno... quest'anno però pensavo di trovarmi meglio come l'anno scorso.. invece...
Caspita mi dispiace per Ivan... per quello che ieri mi è sembrato di vederlo in abiti civili.
X Rocha: Grazie!!!

Anonimo ha detto...

Il percorso di Ozieri non lascia scampo! Mi spiace perdermi gare come queste.. Comunque bel racconto :-) Faustok9

Davide R. ha detto...

Ciao Fausto, grazie!! La tua presenza manca!! ma su stai sempre correndo??? gare ne stai facendo?? che mi racconti???

Anna LA MARATONETA ha detto...

ma complimenti, sei un continuo crescendo!!!
Ma...niente piantine???

Lucky73 ha detto...

non ti posso lasciare un attimo che vai sempre forte e soprattutto ti ritrovo più sacchettaro che MAI :-))

Davide R. ha detto...

X Anna: no però c'erano i fiori per le women :)A proposito Eleonora ha fatto come sempre una bellissima gara!! :)
X LuckY: tra poco mi definirò un sacchettaro professionista!!!hahahahahahaha. A parte gli scherzi è sempre durissima ma me la cavo quasi sempre ^_^