Universi remoti, sconosciuti.
Pizzi, misteriose curiose vie:
vuoto spensierato di gioie e
densi fronti di lacrimose scie.
Or pensieri-fini come aiuti:
giorni di piena vita son perduti.
Dentro anni soli e risoluti,
vortici di preghiere o malie,
desideri di sogni, voglie e
sconfitte, ree vie: fiducie.
L’accettazione, l’esser accresciuti,
ed io e scopi son adempiuti.
Fragili corpi, di ego cocciuti,
in pace od in dì di ordalie.
Pazienti persi in abulie e
nella serenità di gaie dulie.
L’entropia: epilogo dei vissuti;
anima eterna: per contenuti.
Ribichesu Davide
Ribichesu Davide
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