Il mio sogno? trovare l'anima della corsa.. e della vita.

mercoledì 19 agosto 2015

Quasi nel mezzo del cammin di nostra vita..

Il tempo inesorabile, si fa finta di niente. Si perdono, come se fosse tutto infinito. Il cuore, nella egoistica distrazione, non sente. La morte ti riporta a pentito. Ad ogni grigia riunione, sei sempre più te stesso, rivisiti la tua storia, ed è come cambiare d'improvviso: di questa vita hai possesso? allora perché negatività e non un sorriso?


Ribichesu Davide

sabato 8 agosto 2015

I° Ediz. della Arzachena Corre - Memorial Famiglia Passoni - 9,9 km 41'11''


Post su una gara di qualche mese fa..

Il primo maggio 2015 ho partecipato a questa splendida gara, veloce ed impegnativa. In più molto molto calda, tanto che mi sono trovato particolarmente bene: ne avevo proprio bisogno! 
Devo dire che ho corso anche con molta serenità, nonostante una normalissima preoccupazione. Il 3 seguente avrei dovuto fare la faticosissima mezza di Chia, ma la condizione era in ascesa e i problemi quasi superati. Oltretutto durante il viaggio della mattina per arrivare a destinazione ci si era divertiti parecchio a gestire la nebbia nella zona del Coghinas, un'atmosfera che non ritrovavo da quando andavo da ragazzino a pescare. E poi quella strada con quelle belle curve, la SS125 da Olbia ad Arzachena, dove ancora ricordavo le sensazioni delle gare realizzate in bicicletta. Ed ora quel camion davanti a noi che le plasmava con evidente abilità, senza mai invadere la corsia opposta, che bravo autista!
Insomma, dopo qualche piccolo imprevisto si arriva allo Stadio Biagio Pirina. Si prende il numero, ci si cambia e inizio a fare un buon riscaldamento sulla pista, una bella pista, soleggiata e accogliente, con palcosceniche gradinate (se viste dal punto di vista delle corsie). Il percorso di gara partirà proprio da questo stadio e si comporrà di due giri di circa 5km, compreso il passaggio all'interno dello stadio durante il primo giro. L'arrivo sempre sulla linea utilizzata per la partenza. Il percorso inizia compiendo un giro della pista e poi, per passaggi tra i giardini adiacenti, prosegue per la SS427 e gira a sinistra per Via Ippolito Nievo. Da qui taglia per un piccolo sterrato e prosegue per Via Francesco Petrarca, dove la strada comincia a salire. Siamo alla fine del 2° km. Fino a qui me la cavo benino (4'01'' e 4'27''). Dopo si svolta nello strappo di Via Ruzittu e poi ci si butta verso Piazza Antonio Segni, si svolta due volte a destra per entrare in Via Azuni e svoltare subito dopo a sinistra in Via Goffredo Mameli. Dopodiché si prosegue sempre dritto in un lungo rettilineo con falsopiani, fino a girare a sinistra per Via Lorenzo Demuro (3,5 km dalla partenza). Poi nuovamente a sinistra in Via Nicola Columbano, alla fine della quale si gira due volte a destra entrando per stradine interne al complesso sportivo e rientrando allo Stadio. Il secondo giro è la fotocopia. Questo primo giro però lo faccio veramente benino, anche se inizio a sentire molta stanchezza sul finale, poco prima di entrare allo stadio: decido di mollare un po'. Infatti avevoo spinto nella ripida discesa di Piazza Antonio Segni e nei seguenti km, spendendo più del previsto (3'50'' - 4'15'' - 4'06'').


Il secondo giro sarà in difesa. Sentirò nelle gambe lo strappo di Via Ruzittu. Lo sentirò per bene. Le velocità di ogni km saranno tutte inferiori tranne quella dell'ultimo quasi 1000 (4'08'' - 4'42'' - 3'53'' - 4'20'' - 4'00/km). Devo dire che dopo aver visto la media finale ero molto contento, non correvo così da tanto tempo. Un gara magnifica! Un percorso molto divertente! E' un luogo, se si ha tempo di fare un giro, splendido.


Le premiazioni poi sono state fatte in un ampio spazio adiacente, dove sono stati offerti panini con carne, formaggi, bevande, dolci e tantissima gentilezza e ospitalità. Sono andato via veramente felice. In seguito ne approfitterò per rivedere alcuni luoghi e scoprirne di nuovi, ma questa è 'un'altra storia, che potrebbe rovinare il post con qualche critica sull'abuso perpetrato nel territorio del nord-est dell'Isola e vorrei, invece, far parlare qualche bella foto.

 



lunedì 3 agosto 2015

Nell'oceano in tempesta.

In fondo ti devo un favore,
richiesto nelle impotenti ore:
nell'oscuro dolore.
Ma spiegami ora il significato,
di uno sviluppo mancato,
di un bacio mai dato.
Che piano hai in mente?
perché il destino mente..:
esisti veramente?
Continuo a correre,
perché hai lasciato perdere.
Ma dai, ma sai:
ho imparato le lezioni,
o pensi che tradirei le sue emozioni?
Volgono al termine le ore:
cosa mi lascerai?
un momentaneo fiore?
o forse mi perderai.
 No, più semplice che l'invenzione abbia creato un'infinita illusione.

Ribichesu Davide

martedì 14 luglio 2015

Come non mai!

Neanche l'attrazione più grande riesce a superare le incomprensioni, di occhi distanti ed emozioni restie ad incontrarsi. Neanche un cuore che muore per amore riesce a battere la paura della felicità perfetta. Ma i pensieri, le sue pressioni, ti portano con me, metà eletta. Sono persino i dubbi e le false impressioni ad innamorarsi. Sono i momenti di vuoto che mi fanno cadere nel: sono solo? E' la sensazione di un incantesimo rotto che mi fa dire: sono l'unico nel volo? Un attimo e tutto mi distrugge, senza supporto, come tutto si strugge. Devo bruciare per potermi fidare, devo essere noi per essere insieme nel poi.

Ribichesu Davide

giovedì 9 luglio 2015

Stand by

Sbagliare pensando di migliorare, cercando non fai che allontanare. Allora tuffati sul quieto dai flutti smeraldo, non pensare di essere codardo. Lasciati andare sopra il mare, prova ad amare anche ignorando. Senti che puoi volare e poi galleggiare? Sprofondare, ma ora stai già nuotando? Verso la riva puoi ancora dare, ora si tocca. Seduto sulla rocca, quando vorrai potrai aspettare. Quando benvoluto sarai, saltare con il caldo: e avrai.

Ribichesu Davide

giovedì 2 luglio 2015

Il tempo che logora l'ottimismo.

Come le opere di certi artisti, come le storie degli antenati, che vengono apprezzate dopo centinaia di anni, così sono le emozioni che la vita ci porterebbe. Quando sono pronte per essere condivise tra le persone, quelle persone hanno lasciato questo mondo - a volte un mondo astratto, costituito da barriere temporali, spaziali, caratteriali.. - senza, purtroppo, trovarle o perdendo l'occasione. E le nuove generazioni subiranno nuovamente questo destino.

Ribichesu Davide

7^ Macomer corre nel centro storico 6,720 - 26'05''

Sabato 20 giugno ho deciso di partecipare a questa interessante gara. E' l'occasione per fare del mezzofondo prolungato tirato e per rivedere un vecchio percorso di una manifestazione a cui tengo. Lo spirito non è al 100%, sono in una giornata decisamente no, pensieri, forse anche un pochino stanco da un buon allenamento tirato fatto il mercoledì. D'altra parte, però, vengo coinvolto dai compagni della Podistica SS e scendiamo tutti insieme, un ottimo viaggio, divertente e interessante. Credo che a questo punto, sia il fatto di temere il percorso, sia la paura di problemi fisici, sia il voler fare una buona gara a tutti i costi, tutto si sia disciolto nella ventilata e non troppa calda serata macomerese.
Insomma, dopo breve riscaldamento, che talaltro avevo poca voglia di fare, si arriva allo sparo della partenza. Cambia tutto, mi concentro, due respiri in più e si scatta. Prendo subito posizione dietro quelli che arriveranno poco davanti a me e cerco di seguirli. Non voglio tirare troppo nei primi 2 giri dei 4 previsti. Eppure il primo km in piano e in discesa va via a 3'24''/km. E' un tratto anche piuttosto movimentato, con sinistra-destra e sali e scendi continui. Infatti dopo la partenza situata in Via Roma (Istituto Giannino Caria) si svolta a destra per due volte: in Via Vittorio Emanuele III e Via del Vascello. Da questo punto (300 metri dalla partenza) inizia un labirinto di vie dove si può correre veloci mentre si sfiorano i muri, mentre con classe si cambia direzione usando movimenti della schiena, usando addominali e gioco di gambe. Se non sbaglio si arriva dopo circa 1 km (passando, tra le vie principali, in Via Torino e Via Murenu) in Via Giosuè Carducci dove ci si trova a che fare con un tratto di circa 70 metri molto ripido (dove perderò preziosi secondi per paura di farmi male). Da lì, subito dopo, ci si trova  in salita, una salita un po' sconnessa nel primo tratto, dove prestare attenzione a dove si appoggiano i piedi, specie con delle A1. Si continua a salire per circa 300 metri. Si incontra anche con un vento leggermente fresco contrario. I più furbi riusciranno ad intravedere in mezzo alla stanchezza una striscia più liscia dove spingere per bene, evitando il basolato meno omogeneo. Alla fine della salita si gira a destra per raggiungere Via Regina Margherita e svoltare a sinistra in Corso Vittorio Emanuele II, e infine nuovamente a destra per concludere il percorso in Via Roma. Tutto questo ha letteralmente spinto il cuore degli atleti al limite, in soli 4 giri. Le transenne dopo l'arrivo sono stati il mio trespolo per almeno 1 minuto, mentre riprendevo fiato e sentivo il cuore che sbatteva, dopo aver provato a recuperare con quasi tutta la mia energia rimasta 2 posizioni in una volata. Purtroppo il secondo atleta, oltretutto della mia categoria, era troppo lontano. Ma non cambiava niente, arriverò 7° di categoria e mi limito a valutare la strada che ancora c'è da fare. Nonostante tutto penso di aver fatto un'ottima gara, anche con il mio modesto 3'53''/km di media finale. 
Il dopo gara vede un rinfresco luculliano, che apprezzo sempre tantissimo.. ehehehehe, è come aver vinto. Bisogna proprio prendere atto che la Fiamma Macomer ha veramente dato tanto in questo appuntamento, e sono contento di averci ripartecipato dopo tanti anni. Tanta gentilezza, ospitalità e un percorso molto bello, vario, insidioso, su cui gareggiare con tutto lo spirito e la concentrazione che si ha a disposizione!!

giovedì 25 giugno 2015

epilogo.. e se tornassi indietro, cambierei?

Quanto tempo nel vento, non dedicato al meglio.
Perso in astrattezza platonica, ridotto a vuoto oscuro.
Con quel cuore che diventa cemento, in un deserto miglio dopo miglio.
E la vita, beffarda, che si fa retorica, e ti vuole, testarda, fragile insicuro.

Ribichesu Davide