Il mio sogno? trovare l'anima della corsa.. e della vita.

lunedì 30 gennaio 2012

5^ Corrincentro 22 gennaio 2012 - 26'45''





Gennaio è ormai finito, mi aspettavo molto di più da questo mese, ed invece è il peggior mese degli ultimi 2 anni, come minimo. Speravo di iniziare l'anno con una forma migliore, magari con una velocità nelle gambe molto più elevata, ma così non è stato. Dopo l'influenza dei primi giorni del 2012 e pochi km di allenamento, vado alla 5^ edizione della bellissima Corrincentro con la speranza di migliorare un pochino il mio tempo. Peggioro di 6''/km la media di un percorso leggermente variato: faccio la peggior Corrincentro delle 4 edizioni da me disputate. Come se non bastasse dei dolori alle gambe, tutt'ora, mi rovinano un po gli allenamenti, non so bene a cosa siano dovuti, ma sicuramente sono dei fastidi che mi sono venuti il primo giorno di corsa (7 gennaio) dopo la sosta di circa 5 giorni a causa dei malanni di stagione. Ora va un po meglio e sicuramente un fatto positivo c'è, i dolori di questo tipo sono un cambiamento rispetto al fenomeno del “piede addormentato” che mi veniva ogni anno nel periodo invernale. Così, in un modo o nell'altro, vado avanti e sono riuscito a fare la Corrincentro e ad aumentare un tantino i km. Dal 24 al 29 gennaio ho anche migliorato su un percorso di 10,620km da 4'30''/km a 4'25''/km di media. Questo è un piccolo risultato che mi ha messo molto di buon umore. Ma torniamo indietro. Ho accennato alla Corrincentro, giunta alla 5^ edizione, per me è la quarta volta che la porto a termine, e ciò mi dà anche un po' fastidio. Mi piacerebbe molto pensare di averle fatte tutte, mi sarebbe piaciuto veramente tanto averle corse tutte e cinque, ma purtroppo ancora non correvo!! Anche quest'anno il Currichisimagna si è impegnato molto e ha potenziato ogni aspetto. Questa volta, in particolare, mentre arrivavo di buon mattino al ritrovo, mi hanno molto attirato ed entusiasmato i numerosi teloni degli sponsor e le azzurre tende dei volontari. Devo dire che il colore rende tutto più affascinante, e in una giornata leggermente uggiosa, avere a disposizione tanto materiale colorato aiuta tanto, rivedere quei momenti in foto mi fa riflettere molto sul potenziale di un buon contorno. Quest'anno questo aspetto mi ha proprio colpito. Anche la giornata sembra confermare questo calore dato dal clima sgargiante, è stata una mattinata ottima nonostante il cielo coperto. Mi dovete credere, alla fine non ho sentito molto freddo, non mi sono messo neanche i guanti, e chi mi conosce sa bene quando non sopporti le temperature rigide! Verso la fine della manifestazione è uscito anche un po di sole. Come sempre si fa il riscaldamento intorno a Piazza D'Italia, girando in mondo antiorario intorno alla statua di Vittorio Emanuele II (sarà l'effetto pista?). La partenza mi vede in svantaggio, parto già defilato per via della mia scarsa condizione, quando non sto bene mi dà fastidio cercare una posizione di partenza in avanguardia. Sono lì in seconda fila, su un lato, ma senza grinta. Ma lo svantaggio iniziale aumenta per via di un ragazzino molto più lento di me da cui mi lascio ostacolare durante la partenza, sono cose normali che con un po di attenzione avrei evitato dai primi metri, credo di aver fatto una delle peggiori partenze di sempre, anche sul lato destro, i veloci podisti, mi passano troppo celermente per poter pensare di tagliarli la strada per svicolare. Aspetto con pazienza di trovare il cammino libero. Giriamo in Via Cagliari e tra varie performance circensi riesco ad introdurmi leggermente più avanti, con strada aperta. All'inizio non accelero, ma subito dopo, a circa 600 metri dalla partenza, provo ad ampliare il passo, guadagno qualcosa. In poche centinaia di metri decido di non continuare con la stessa andatura, il fatto di conoscere già le mie condizioni pessime mi fa ragionare. Penso comunque di averne, il tanto di poter gestire facilmente una gara in linea con l'anno prima. Siamo arrivati a circa 1200 metri dalla partenza, in Corso Vico mi rendo conto che tutti mi superano come niente ed io, nonostante stia già forzando quasi al limite, sono fermo. La gara sarà un continuo calo, neanche portarmi sul filo delle mie capacità mi farà guadagnare qualcosa, neanche le salite in Corso Vittorio Emanuele II, effettuate con parsimonia e con attenzione, riescono a lasciarmi un briciolo di energia. Arrivo trascinandomi insieme alla mia pesantezza, sotto il traguardo il tempo finale è alto, mi stampa una smorfia sconfortata sul viso. Alla fine non me la prendo molto, l'unica cosa è il malumore che mi viene a pensare quanto questo sport ti regala e quanto ti toglie se non li dedichi quanto pretende. E' uno sport difficile, che non si fa domare, è severo, ma durante le delusioni ti incita sempre. In ogni caso la giornata finisce bene, entro 5° di categoria anche con un 4'05''/km di media su 6,550km di percorso. Mi diverto a guardare i felici podisti che hanno vinto la cassa di birra, un premio, a mio avviso, molto interessante, se l'integratore dei podisti è la birra, cosa c'è di meglio da vincere? In conclusione: mi sono divertito molto e devo alla Corrincentro una gara più brillante, sicuramente non mancherò alla prossima edizione, correre a Sassari è importante. Spero solo di non andare per migliorare ....e correrla a 4'10''/km... :) Un grazie veramente sentito al Currichisimagna e alla Podistica Sassari.

domenica 1 gennaio 2012

2011 - 3043

Il 2011 è finito con 3043km. E' stato un ottimo anno, nonostante nell'ultimo periodo abbia corso molto meno, ho tenuto una buona media che mi ha pienamente soddisfatto. Ho fatto molte centinaia di km in più rispetto all'anno scorso (nel 2010 sono stati 2349), sono molto felice di essere riuscito a farcela, a finire con questa ampia differenza. Anche i km di gara sono stati veramente tanti rispetto all'anno scorso, 427 rispetto ai 320, in 28 gare rispetto alle 31 del precedente periodo. Complici di tutto sono state le 2 ultra (Pistoia Abetone e le 2 tappe della Sardinia Ultramarathon) e la maratona di Cagliari. Ma ci sono state anche altre 4 mezze (Nurachi, Ploaghe, P. Torres e Usini) e la Gran Fondo del Sulcis di 25km. Discorso a parte poi è la Dal Mare alla Montagna, 17,7km che valgono come una difficile mezza! Soggettivamente è stato un anno pesante. Devo dire che mi sono gestito fino al limite e di più non potevo fare. Il mio margine quest'anno era nei dati che ho citato. D'altra parte sono super contento del fatto che l'anno prima tutto ciò mi sarebbe stato impossibile. Sono migliorato molto nel riuscire a destreggiarmi con un numero di km maggiore, il mio fisico recuperava prima ed era più resistente alla fatica e al lavoro che si scaricava con dosi maggiori sui muscoli e sulle articolazioni. Devo ammettere che un crescente numero di km non mi hanno migliorato nella velocità, anzi, sono diventato più lento. Le gare più corte, le classiche che faccio ogni anno, non mi hanno visto migliorare se non di pochissimo, normalmente ho solo peggiorato, tranne all'inizio dell'anno e dopo numerose gare in sequenza. In generale, però, sono entusiasta, ho ricevuto tante emozioni dalla corsa, e oltre alle gare più lunghe elencate in precedenza, i momenti di più forte intensità sono arrivati anche dagli allenamenti, su tutti il lunghissimo fatto dal cancello di casa alla cima di Monte Doglia! Che giornata, quella mattina mi sono sentito per qualche secondo come un piccolo Dio. Ero così fiero di me... una giornata che da sola vale la pazienza e la fatica fatta dal mio primo giorno di corsa fino ad adesso... se dovessi aspettare ancora 8602km per provare una sensazione così fantastica, allora ben vengano. Poi c'è la corsa sulle lunghe distanze, quest'anno ho capito che la mia scelta del 2008, di iniziare a correre per poter fare un giorno qualche gara nel deserto, la Marathon des Sables in particolare, non era così sbagliata. Come dicevo anche in un altro post, ora sono così tranquillo... che per ora tutto è rimandato, ho trovato qualcosa che mi interessava capire, se dentro c'ero ancora. Passano gli anni, alle volte non ti senti più te stesso, ma da qualche parte i tuoi sogni di ragazzino sono sempre lì, ciò che si è immaginato, i tuoi primi desideri quasi utopici, i primi che si creano, difficilmente ti lasciano... secondo il mio punto di vista, si vive per darli voce. Per ora fortunatamente posso seguire questo, adesso non voglio avere fretta, voglio girarci intorno e dare spazio ad altro.


Auguri a tutti per un 2012 ricco di salute, lavoro, serenità e tanto sport!