Il mio sogno? trovare l'anima della corsa.. e della vita.

lunedì 25 ottobre 2010

I^ maratonina Gallurese (Mezza - 1h20'54'')


Finalmente ho il mio tempo sulla mezza: 1h20’54’’. All’inizio di quest’anno l’avevo corsa a Porto Torres, ma con il vento, il freddo e poca preparazione non avevo brillato. A Nurachi invece era in sterrato e nonostante avessi fatto 4’/km non si poteva dire bene che tempo valessi. Ieri alla prima edizione della maratonina gallurese invece ero arrivato dopo il trauma dalla 3 comuni ma per fortuna mi erano passati quasi completamente i doloretti delle discese. In settimana solo 30 km ma abbastanza ben fatti. Ero nel dubbio di riuscire a fare bene, non avevo nessun indizio su che prestazione potessi fare e speravo di fare i 4'/km. La 3 comuni però mi aveva dato anche coraggio per l’ottimo risultato cronometrico e l’ultimo allenamento in salita mi diceva che il fondo c’era e anche la spinta. Così nel riscaldamento pensavo a cosa fare ed a scaldare la base dei polpacci ancora leggermente indolenzita. La mattina però inizia con un piccolo problemino di pancia risolto al bar e che quindi non dava da pensare niente.
Parto molto cauto e nel primo km cerco di capire che passo tenere. Fortunatamente trovo un Tm che va del mio passo. So che è più forte di me ma provo a tenerlo e con lui arrivo fino alla fine del primo giro quando io inizio ad avere un bel fiatone e lui va via regolare e anzi accelera un poco. Primo giro che quindi viene fatto bello allegro. Passo ai 2km in 7’26’’, al 3° in 11’15’’ e poi vado regolare fino al 10° dove passo in 37’53’’.
Queste strade le avevo fatte anche ad inizio anno per la Straolbia e vedere la salita di Via Aldo Moro e il cavalcavia mi mette di buon spirito, sembra strano ma un po’ recupero. Cambiare terreno e passo mi piace e mi toglie la monotonia. Ciò mi fa respirare un po’ e mi invoglia a forzare nuovamente. Solitamente infatti patisco molto un percorso troppo piatto. Si arriva sotto metà gara con un buon tempo e qui dopo che ho bevuto un po’ d’acqua per la terza volta al ristoro, inizia il problema alla pancia. Mi si gonfia e inizia a gorgogliare. Oh cavolo, inizio anche a sentire più freddo e si irrigidiscono i polpacci, rimango solo e perdo molta strada dal Tm. Dietro, un gruppo folto e forte minaccia di superarmi. Dopo un po’ infatti mi raggiunge e mancano almeno 6km. Mi accodo e cerco di tenerli. Intanto il problema sembra risolto ma faccio fatica a tenere il passo, un po’ la 3 comuni si fa sentire. Dopo la salita però torniamo leggermente in discesa e sembro recuperare, mi avvicino di nuovo ma inizia di nuovo a farmi male la pancia e inizia anche la nausea. 2 o 3 volte mi viene quasi da pensare di fermarmi a vomitare quando le piccole fitte mi fanno venire da rimettere, sento la saliva che aumenta. Ma ho imparato a farmi passare il problema, rallento un poco ogni volta e vado avanti così finché la sensazione non passa. I reduci della coda del gruppo sono ancora a poche decine di metri, tengo duro e dopo la seconda salita del cavalcavia inizio la discesa trattenuto dall’ultimo attacco di nausea, accelero pian piano per arrivare all’ultimo km e provo ad accelerare ancor di più per raggiungere gli atleti più avanti. E’ un km che non finisce mai, poi intravedo finalmente il gonfiabile, arrivo un poco più vicino senza raggiungere nessuno ma con un bel passo. E’fatta!!
Guardo il tempo, sorrido tra me: Sotto il 21.. nuovo tempo. Tutto sommato nel secondo giro mi son difeso e non ho ceduto così come avevo pensato al 12° km. Mi dà solo fastidio che forse abbia sbagliato qualcosa la notte prima, ho mangiato un panino con del formaggio e della frutta verso le 20, poi più tardi della pasta. Di mattina, un caffè al bar. Niente di strano. Forse la frutta mi ha dato problemi o forse un po’ troppa acqua al ristoro, era un po’ fresca e non l’ho tenuta in bocca prima di berla. Sento che qualcuno ha avuto lo stesso mio problema. Pazienza, forse potevo guadagnare altri 30 secondi senza il problema. Ma nel piccolo problemino son stato fortunato, nel dopo gara durante la premiazione e il rinfresco i dolori sono aumentati e fino a ieri notte stavo abbastanza male e avevo freddo. Oggi tutto bene e ripenso alla bella giornata, con tante emozioni, tanta ottima gente, un bellissimo percorso che girava per tutta Olbia fino al porto dove ci si incrociava con gli altri e ci si scambiava un cenno, un incitamento. E poi lo stradone largo di via Aldo Moro, il passaggio vicino al parco Fausto Noce, il ritorno verso il mare e l’arrivo. Un ricordo anche non poter mangiare i dolci ed i panini del rinfresco per via dei problemini, la voglia di rimanere lì e non tornare a casa. Ed ancora, il calore del sole che mi bruciava il viso durante la premiazione, assistere a questa prima edizione e pensare, chissà magari il prossimo anno se fanno la maratona provo quella!! E poi le parole scambiate con Franco Ruiu della Pao che ci ha aggiornato su facebook su ogni dettaglio della gara!! Che giornata!! Sono proprio contento! Ora l’obbiettivo sarà quello di scendere l’anno prossimo sotto l’1h e 20. Per ora basta con le mezze, farò un po’ di riposo dalle gare per qualche settimana e penserò ad allenarmi con calma, ma devo dire che ho rivalutato la mezza. Questa volta tutto sommato la paura di questa distanza è stata minore e mi son sentito più forte anche verso il finale.
P.S. per concludere volevo sottolineare l’estrema comodità del grande parcheggio e la sua vicinanza alla partenza della gara. Un fattore molto importante. Devo dire che come prima edizione tutto è stato curato bene, dal pacco gara al percorso, che presentava inoltre molte difficoltà in quanto chiudeva praticamente tutta la città. Ottima manifestazione!

lunedì 18 ottobre 2010

X Maratonina 3 comuni (12,440Km - 51'25'')


Ieri mattina ultima tappa del Brooks Running Tour a Usini. Era la terza tappa che abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi anni, la 3 comuni, che è giunta ormai alla X edizione. Questa competizione mi ricorda tante cose, perché è stata la mia prima gara podistica ben 2 anni fa. Con oggi invece faccio la 60^ gara. Quindi mi capite se dico che tenevo particolarmente a partecipare. Oltretutto il percorso è uno di quelli tosti. Quest’anno era leggermente più lungo di circa 240 metri per poterci permettere di partire da Usini. Complessivi 12,440km che si snodano lungo strade interne che collegano i paesi di Usini, Tissi e Ossi. In mezzo una bella vallata e quindi ci si trova ad affrontare delle rampe in discesa e salita che mettono a dura prova i quadricipiti ed i muscoli inferiori delle gambe. Quest’anno poi anche un bel venticello in senso contrario al ritorno che mi ha fatto penare. Ma cominciamo dall’inizio.



Subito dopo la partenza si attraversava l’abitato di Usini e si arrivava alla prima discesa molto insidiosa per via della pendenza e per le gambe fredde. Davanti i primi 2 viaggiano da soli ed io avevo preso qualche decina di metri dal gruppo. In discesa però mi raggiungono altri 4 e con loro vado fino all’inizio della prima salita, la più dura del percorso. Qui faccio un piccolo errore e invece di lasciarli sfogare cerco di tenere il gruppo perdendo solo qualche manciata di secondi. Perderò però di più in seguito, nel tratto che arriva a Tissi. Lungo questo sali e scendi le gambe sono pesanti e devo fare i conti con il debito di ossigeno e quindi mi inchiodo o come si direbbe in gergo ciclistico rimango incatramato. Tengo duro e arrivo fino all’entrata di Tissi dove si ricomincia a salire. Si entra per la via principale del paese e ancora li vedo lì davanti a forse 15 secondi. Il terzo però incomincia ad allungare ed io fino ad Ossi mi difendo cercando sempre di cucire quei 100 metri che fanno l’elastico con il 4° ed il 5°. Dentro Ossi mi accorgo che dietro non ho nessuno e cerco di forzare ancora. Siamo all’inizio della seconda discesa ripida. Questa è leggermente meno insidiosa della prima ma molto più lunga. Qui scendo parecchio bene e forzo molto, trovo uno del gruppetto che procede camminando e mi incita. Vado avanti deciso ma non riesco a guadagnare niente, vanno piuttosto forte anche in questo terreno, più di me, che scendo al limite delle mie capacità. Nel piano però forse inizio a richiudere e provo a tenere alto il ritmo. Sto rischiando di saltare ma mi porto forse sotto i 10 secondi. Fatto sta che devo nuovamente rallentare e rimanere a distanza. Inizia quindi un tratto leggero di sali e scendi che ci porta ad una rampa in salita e ad una nuova discesa abbastanza lunga molto scorrevole. In questi km cerco di difendermi e di riprovare a raggiungerli nella lunga discesa. Loro vanno del mio passo e non mollano. L’elastico è di pochi secondi e son lì, sempre a circa 100 metri, il 4° ed il 5°. Sto iniziando a vederli come posizioni e come obiettivi di guerra e non più come podisti!!! Ahhhhhhh non riesco a prenderli!!!!!! Inizia l’ultimo strappo per Usini, provo a salire sempre al limite, ma loro mi controllano. Guadagnano dentro l’abitato e arriviamo come siamo stati per tutta la gara. Entusiasmante!!!!. Arrivo anche energico ma non potevo oltre, e stare lì a battagliare per cercare di raggiungere quelli davanti era un divertimento puro !!!!!
Ho corso veramente bene e dietro di me c’è stranamente il vuoto. Iniziano subito a sentirsi i dolori nelle gambe e vado a cambiarmi. Come tempo miglioro il 52’36’’ dell’anno scorso a cui aggiungere un minuto almeno del tratto di 240 metri. Sono contento e dolorante. Oggi addirittura non riesco a scendere bene le scale, ma fa niente, me lo fa ogni anno e passa in 2 o 3 giorni, domani vedrò di correrci sopra ^_^!! Ieri poi avevo pensato bene di farmi altri 5km a 5/km con mio padre e non so se mi ha fatto bene o male. Per il resto quindi il 4’08’’/km di media della gara mi mette di ottimo umore ed in più la mattinata è andata bene perché oltre al 1° posto di categoria, rientro primo di categoria anche nel Brooks Running Tour e tornano in mente la Sassari-Osilo e Stintino, le altre due tappe del circuito in cui avevo fatto delle belle gare. Per finire devo dire che il rinfresco che hanno preparato gli organizzatori era veramente enorme rispetto al numero dei partecipanti. Ringrazio gli sponsor dei 3 paesi, che come è stato detto, hanno gratuitamente concesso i prodotti dei premi della gara e il cibo del rinfresco!! Tutto ottimo, di qualità e fresco!! Quindi terza 3 Comuni chiusa bene!! Alla prossima!!

domenica 10 ottobre 2010

Luras - Memorial Domenico Foddai


Luras si è dimostrata per quel che doveva essere! Un paese molto accogliente e molto interessante! Peccato per il tempo atmosferico tendente a peggiorare, le giornate che iniziano ad accorciarsi e il venticello fresco che ci ha accolto appena scesi dalla macchina. Questo luogo è veramente bello e avrei proprio voluto fare un giro per il paese ed i dintorni prima della gara. Da queste parti inoltre sono ancora in vita degli olivastri millenari e la prossima volta non dovrò perdere l’occasione di andare lungo le sponde del lago Liscia a rivedere S’Ozzastru, il più vecchio albero italiano, che ha circa 3000-4000 anni di storia da raccontare. Quindi una toccata e fuga in un paesino che merita più di una visita, anche pensando all’organizzazione della corsa e al dopo gara. Infatti il tracciato di gara molto complesso e difficoltoso per il grande numero di cambi di ritmo e la variabilità delle pendenze e dei cambi di direzione era veramente ben segnalato e ciò rendeva la corsa molto facile mentalmente, si seguiva la scia delle frecce bianche con molta semplicità. Questo era il punto forte della manifestazione insieme al ristoro finale allestito in un ampia stanza in cui un folto numero di persone ha apprezzato tramezzini, pizzette, torte di verdura, mini panadas e tanti altri prodotti tipici che si possono trovare nei nostri paesi e poi soprattutto dolci. Veramente tanta generosità di pietanze e di bevande. Oja, sto iniziando a bere troppa birra, hihihihihihi. Comunque tornando alle corse, dopo tante velocissime gare delle categorie promozionali (esordienti, ragazzi e cadetti) e degli allievi, partiamo belli pronti dopo un minuto di raccoglimento per il memorial e la gara delle donne vinta dalla Bazzoni. Inoltre ci prepariamo allo start ricordandoci dell’Aliga Day (contro l’abbandono dei rifiuti sulle strade) e subito dopo un po’ il sindaco ci dà lo sparo della partenza.


Abdelkader in breve si avvia e mantiene la posizione fino alla vittoria finale.
Io invece difendo la mia decima posizione in questo circuito che sento molto pesante già dall’inizio ma che mi diverte parecchio. Sono anche molto contento perché dopo un giro, il leggero dolorino alla gamba sinistra, remoto e latente fastidio delle settimane passate, sparisce, ma il fatto di aver fatto solo 17 km in questa settimana dopo la gara di Bidderosa mi ha un po’ tolto il fiato. Anche la poca potenza che mi è rimasta e che ci vuole per ripartire nei vari punti lenti, mi manda i battiti molto in alto e all’arrivo sento il cuore battere sul torace. Le gambe son stanche ma non ho altri problemi, solo mancanza di spinta. Diciamo che ieri ero al mio 95% e quindi spero solo di salire o tenere la condizione per un altro po’. Vorrei parlarvi di più del percorso ma è veramente difficile descriverlo, quindi fidatevi se vi dico che gli aggettivi tecnico, divertente e da fare con esperienza descrivono bene questo tracciato. Il resto dei dati dice che erano circa 1500 metri da ripetere 5 volte per noi uomini e 3 volte per le ladies. Tutto sommato al 3 e al 4 giro inizio a ricordarmi i passaggi ed a trovare le buone andature per ogni punto ma ormai è già il 5° giro e cedo. Perdo 2 posizioni arrivando 12° assoluto in circa 27' (non sono riuscito ad avere un tempo preciso in quanto non si è bloccato il timer). Ai lati molte persone tra abitanti del posto e accompagnatori fanno il tifo e quindi arrivo con un bel sorriso che maschera la fatica.
Per il tifo dovrei ringraziare anche le donne della curva subito dopo la partenza. Ma oggi sono contento anche per il secondo posto di categoria dietro ad un fortissimo Francesco che tiene duro nonostante un bel problema e si sa che se viene dà sempre tutto se stesso. Anche per il resto la giornata è stata ottima, ho avuto il piacere di fare tante interessanti chiacchierate (ringrazio in particolare la gentilezza di signor Delizzos dell’atletica Luras) e di conoscere finalmente ufficialmente altri miei contatti di facebook tra i quali la solare Cristina e Gavino, cosa della quale sono molto contento!! In pratica alla mia prima partecipazione metto subito in agenda quest’appuntamento tra quelli da non perdere.

lunedì 4 ottobre 2010

6° Trofeo di corsa nelle oasi di Bidderosa



Ieri mattina si è svolto il 6° Trofeo “di corsa nelle oasi di Bidderosa”. La manifestazione aveva una grande componente turistico-sportiva e quindi quest’anno non potevo proprio mancare. Da queste parti avevo già fatto la mezza dell’Xterra e devo dire che ieri il caldo non era elevato come la scorsa volta ma l’ho sentito ugualmente nonostante fosse il 3 ottobre. Se non ci credete chiedete al mio sguardo da vampiro alla vista del primo rifornimento. A me non succede mai, però questa volta ho preso ben 2 bicchieri e al ritorno un terzo con la piena volonta di estinguere la sete più feroce!! E pensate che abbiamo trovato una così bella giornata in questa mattinata che la quantità di sudore degli atleti sembrava quella di una mezza sotto le 14 di agosto ma in metà percorso. In pratica sudati e felici! Ieri sono andato per fare principalmente allenamento. Il fatto che la gara fosse organizzata per una bella giornata di sport che prevale sull’agonismo mi aveva fatto pensare di andare relativamente piano!! Eja!!! Come no.. più si avvicinava la partenza e più rimpiangevo l’allenamento in pista del giorno prima. Mi dico: tento di stare con i primi finché riesco e poi come va, va! Così vado a indossare il pettorale. Noooo!!! e le spille?? Perdo tempo perché non trovo più le spille e quando riesco a mettermi il pettorale è già ora della partenza!! Appena arrivo in prossimità dello start mi riconosce per fortuna, Mapy, che avrò visto tante volte ma non mi ricordavo il suo viso (a proposito vi invito a vedere il blog appena aperto) e ci salutiamo, scambiamo poche parole ma in futuro ci sarà modo per scambiarne altre e sono sicuro che è molto simpatica!! Un po’ pensieroso per il riscaldamento, mi posiziono davanti e Stefanopoli (della società organizzatrice) addirittura mi posiziona in prima linea!! Lo ringrazio!! Ora devo fare proprio una bella gara. Partiamo e mi metto primo per le prime centinaia di metri perché mi hanno detto che c’è una discesa un po’ difficoltosa, quindi in questo modo riesco a vedere bene dove mettere i piedi. Devo dire però che la strada non è così impervia e anzi sono proprio contento perché questa volta avevo le gambe stanche e avrei potuto rimetterci. Comunque durante i primi chilometri vedo proprio che non c’è ne e cerco di tenermi intorno alla decima posizione. Inizia a darmi fastidio anche la pancia (non ne và bene una e arrivano pure tutte insieme) e mi prende un dolore alla gamba destra (forse perché non mi sono scaldato), rido e continuo a correre difendendo la mia posizione. Il dolore alla gamba però mi disturba e intorno al tendine d’achille destro la sensazione diventa più che fastidiosa e dopo il breve tratto di spiaggia e il ritorno nelle strade sterrate decido che è ora di rallentare di più. Durante questa fase mi viene il pensiero che ho messo delle scarpe scariche e troppo pesanti, avevo paura che ci fossero tratti molto più brutti e quindi avevo preferito correre con delle scarpe da distruggere ed invece non avrei dovuto prendere questa decisione. Comunque dopo qualche chilometro il dolore sparisce e tutto và meglio, per precauzione però ormai vado con un passo di cautela. Andando più piano mi accorgo che la strada è ricca di punti dove poter correre benissimo e si può sempre scegliere un tratto ottimo dove mettere i piedi e correre agevolmente. Inoltre essendo meno distratto dalla corsa posso ammirare anche il fascino della bellezza dello stagno Sa Curcurica di cui abbiamo percorso parte del perimetro. La vegetazione è abbondante e la bella giornata rende ideale fare anche una passeggiata e così si incontrano lungo il percorso anche dei turisti e parte degli accompagnatori che ci incitano. Fa sempre piacere e questo rende la manifestazione ancora più gradevole. E’ ora di arrivare, chiudo questi 12 km in poco più di 50 minuti. Non sono stanco ma lo sforzo sulle gambe già provate dalla settimana l’ho sentito oggi con una serie di dolorini. Devo dire che ora ho proprio bisogno di riposo e non andrò più a fare gare senza essere in buone condizioni. Tanto ho capito che ad andare troppo piano e non essere preso dalla competizione non ci riesco ed infatti arrivo comunque 16° e spesso andavo a forzare un po’ nelle salitelle del percorso. Si, infatti nonostante tutto abbiamo fatto proprio un bel giro molto vario, un po’ di discese, qualche rampetta in salita, la sabbia della spiaggia che gradisco sempre tanto, e dei bei pezzi in falsopiano in cui impostare un buon ritmo, tutto su terra, sabbia, in generale sterrato e anche aghi di pino. Un percorso di andata e ritorno molto suggestivo con un anello come giro di boa in cui posizionare all’inizio di esso uno strategico punto di ristoro che si incontrava quindi anche al ritorno, dopo qualche km. Chiudiamo anche il rinfreco con frutta e gatorade aspettando il pranzo!! Un ottimo pranzo con pasta, carne, formaggio, salsiccia e poi tanti dolci, con un organizzazione in piena forza che distribuiva i pasti con decine di persone e con gran parte che avevano appena corso!! Insomma cosa si poteva chiedere di più?? Con Paolo, Stefano e famiglie si và al mare per qualche ora, peccato che il tempo inizi a guastarsi. Mi bagno i piedi e l’acqua inizia a ricordare che l’autunno è già cominciato ed il vento ci ricorda che siamo in Sardegna. Ma ancora si stà bene e queste ore chiudono una giornata stancante ma molto rilassante. Torno a casa con molto sonno, indice di una intensa giornata di sport condivisa con tante persone. Vi lascio ad alcune foto degli arrivi.